CON BARCA O SENZA BARCA
NON CI SEMBRA CHE FICO SIA BRIATORE
Detto che siamo forse l’unico Paese al mondo nel quale “avere la barca” è considerata una
sciccheria da ricchi (in tutto il Nord Europa, e anche in Francia, la navigazione da diporto è una pratica di massa, quasi popolare), non direi che il gozzo di seconda mano di Roberto Fico, candidato alla presidenza della Campania, possa apparentarlo a Briatore.
Male ha fatto Fico — se lo ha fatto e se non fosse consentito come invece pare— a ormeggiare la sua barca presso un circolo dell’Aeronautica militare, usufruendo di un privilegio ormai (fu presidente della Camera). Ma la piccineria delle polemiche social, alimentate da un esagitato fratello d’Italia locale, è di uno squallore senza eguali.
Si legge che sulla barca di Fico possono «dormire comodamente quattro persone». Ben altra cosa sarebbe se i quattro dormissero scomodamente: forse allora lo stigma per lo sfrenato lusso del diportista Fico potrebbe mitigarsi. Se poi qualcuno facesse notare che il costo di quel cabinato usato equivale a quello di un bilocale su un qualunque lungomare italiano (se ne conoscono parecchi dove “dormirebbero comodamente quattro persone”), forse il moralismo nautico degli avversari politici di Fico sarebbe inquadrabile, con tutta evidenza, per quello che è: un ridicolo pretesto.
Spiace dover concludere che l’ambiente politico di provenienza di Roberto Fico, il grillismo, è uno dei più evidenti responsabili di questa devastante deriva demagogica, occhiuta, inquisitoria e soprattutto scema. La classe dirigente, per definizione, dovrebbe essere al di sopra delle piccinerie del popolino. Se la classe dirigente diventa tutt’uno con il popolino, siamo fottuti. Con barca o senza barca. Popolino compreso.
(da Repubblica)
Leave a Reply