CON LA SCUSA DELLA “PEDALATA ASSISTITA”, LE BICI VENGONO TRASFORMATE IN MOTORINI : A VERONA, SU 78 E-BIKE CONTROLLATE, IL 32% È TRUCCATO E SUPERA IL LIMITE DI VELOCITA’ (IMPOSTO A 25 CHILOMETRI ORARI)
LE BICI TOCCANO I 50 CHILOMETRI ORARI, PRATICAMENTE DEI MOTORINI…A MILANO I CARABINIERI HANNO SEQUESTRATO 54 MEZZI IN UN GIORNO. A PESCARA 36 IN DUE SETTIMANE… PER CHI MODIFICA IL MEZZO, OLTRE ALLA CONFISCA, È PREVISTA UNA SANZIONE CHE VA DAI 5 MILA AI 7 MILA EURO
Nel dedalo che porta al monumento a Cavour si avverte un ronzio lontano, come un
avviso. Gli agenti della polizia locale lo colgono al volo. Un cenno basta: un mezzo avanza troppo veloce per essere una bici. La paletta sale, il ciclista si ferma. Bastano pochi secondi: pedali finti, manopola trasformata in acceleratore.
In modalità boost il display corre fino a 49 all’ora. L’agente dice: «È stata “truccata”. Non è più una e-bike, ma un ciclomotore. E va sequestrata». Il guidatore, un rider, si agita:
«Me l’hanno venduta così… e ora come faccio a lavorare?».
Qualche ora dopo, sul piazzale dello stadio Bentegodi, il banco prova mobile della Motorizzazione civile di Bari leva ogni dubbio. Tra il rumore dei rulli e l’odore di gomma riscaldata, il sistema certifica la doppia vita di quel mezzo finito sotto sigilli: la velocità massima è superiore ai 25 km/h consentiti, la pedalata assistita esiste solo sulla carta. A pochi metri, altri mezzi attendono il loro turno: i funzionari parlottano indicando portatarghe improvvisati, sensori staccati, acceleratori.
La legge è chiara. L’articolo 50 del Codice della strada stabilisce che una e-bike è bici solo se assiste mentre si pedala, si disattiva oltre i 25 km/h e resta sotto i 250 watt. Se uno di questi paletti salta, il mezzo diventa ciclomotore: servono targa, immatricolazione, assicurazione, patente e casco.
«Chi le altera rischia una sanzione di 5.100 euro — spiega il comandante Luigi Altamura — e si può arrivare a oltre 7mila. In più c’è il sequestro finalizzato alla confisca». A Verona, su 78 mezzi controllati, il 32% è stato messo sotto sigilli. Multe per 162 mila euro. Altamura osserva le bici sequestrate:
«C’è chi ha mostrato patenti false comprate online: è scattata la denuncia. Altri hanno firmato quello che credevano fosse un regolare contratto d’acquisto: il loro legale sostiene che si trattasse invece di una liberatoria e, ora, vuole denunciarlo per truffa. E poi c’è chi le usa perché la patente l’ha persa: alcol, droga, punti esauriti».
Una bici alterata non è più una bicicletta: è un ciclomotore capace di superare anche i 50 all’ora con il guidatore che viaggia senza casco, assicurazione e targa. E Verona non è un caso isolato. A Milano i carabinieri hanno sequestrato 54 mezzi in un giorno; a Pescara 36 in due settimane; a Bolzano 15 in un pomeriggio; a Torre Annunziata i sequestri sono stati 31 e sulla Pontina una bici ha toccato i 60 all’ora.
(da Corriere della Sera)
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