VERDINI NON BASTA PIU’, RENZI IMBARCA PURE ALFANO
NCD NEL PD: GIA’ PROMESSI POSTI IN LISTA PER GLI ALFANIANI ALLE PROSSIME ELEZIONI
A Palazzo Madama è ormai tempo di guerra finale per le riforme.
Lo scouting renzian-verdiniano impazza e ieri è persino resuscitata l’Italia dei Valori di dipietrista memoria con due senatori ex grillini, Romani e Bencini.
I bersaniani, riferendosi a livello generale, parlano di qualcosa di più pesante di un semplice scouting. In mezzo a questo caos, in ogni caso, sta prendendo forma il Partito della Nazione immaginato dal presidente del Consiglio.
E una colonna, un pilastro della nuova costruzione si chiama Angelino Alfano
La conferma di un ex ministro
Rivela un ex ministro del centrodestra alle otto di sera: “Alfano ha l’accordo con Renzi per le prossime elezioni politiche, è tutto vero ed è tutto confermato”. L’indiscrezione circola da una settimana ma a questo punto sono in tanti, e autorevoli, a darla per certa.
Dai bersaniani agli stessi ribelli di Ncd, il partitino alfaniano, noto per aver un’altissima densità di inquisiti parlamentari e un numero bassissimo di voti (ma non di ministri).
Fa impressione soltanto a scriverne: Alfano, l’ex guardasigilli ad personam di Berlusconi, alleato del Pd (qualora Renzi dovesse cedere sul premio di coalizione dell’Italicum) o addirittura Alfano capolista del Pd (se dovesse rimanere il premio di lista)
Lo sbigottimento della Ditta
Da giorni, nei corridoi di Palazzo Madama, i bersaniani vanno ripetendo attoniti: “Renzi dovrà spiegare ai nostri elettori perchè non mette in lista noi ma Alfano e i suoi inquisiti sì”.
Nelle liste che girano si parla infatti dai dieci ai quindici seggi promessi a Ncd e che comprendono nell’elenco anche due sottosegretari indagati, entrambi siciliani: Simona Vicari e soprattutto Giuseppe Castiglione.
Potrebbe essere ripescato persino Maurizio Lupi, che è sì un centrista filoberlusconiano ma è legato ad Alfano sin dalla fondazione di Ncd, quando per fare la scissione da Forza Italia ci volle bisogno anche di finanziamenti
La fronda guidata da Formigoni
La frase “Alfano va con Renzi nel Pd” è ormai il mantra delle riunioni della fronda di Ncd. Dopo i dissidenti della minoranza dem, ecco un’altra rogna per il premier e i suoi due mastini dello scouting per i voti alla riforma Boschi: il fedelissimo Luca Lotti e l’ex forzista Denis Verdini, esperto della materia.
L’ex ministro già citato giura che al momento “sono otto i senatori che stanno con Roberto Formigoni”.
Sì, lui l’ex governatore lombardo a processo per il suo sistema di potere ventennale. Formigoni è rimasto tagliato fuori dai giochini di Alfano, sente che gli stanno sfilando il seggio e la relativa immunità , e adesso è uno dei più fieri oppositori della riforma Boschi. Idem, Carlo Giovanardi.
Ma è un po’ tutto il partito che si ritiene ingannato da Alfano. Dal gruppo del calabrese Gentile e del lucano Viceconte alla corrente di Renato Schifani e a tanti altri semplicemente abbandonati a se stessi.
Fabrizio D’Esposito
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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