FI-RENZI CAPITALE
IL SOLENNE FRANCOBOLLO DA 0,80, OMAGGIO ALLA GRANDE RIFORMA DEGLI OTTANTA EURO
Vergini di servo encomio, ma patriotticamente dedite a celebrare la Città Natia di cotanto Premier, le Poste Italiane hanno virilmente emesso uno speciale annullo filatelico per ricordare l’ingiustamente negletto 150° anniversario dell’erezione di Firenze a Capitale d’Italia.
Il solenne francobollo, subito andato a ruba fra i migliori collezionisti, effigia con la dovuta evidenza un rigoglioso e pettoruto Giglio Rosso, accanto al Palazzo Vecchio — che per cinque anni ebbe l’onore di ospitare l’Augusto Sindaco — circonfuso di un’aureola tricolore.
La scritta “150° Firenze Capitale d’Italia 1865-2015” sovrasta nettamente quella che, in corpo minore, rammenta l’ingiusto scippo del titolo già nel 1870 a vantaggio della più provinciale Urbe capitolina.
E l’importo di 0,80 euro è un omaggio alla Grande Riforma degli Ottanta Euro.
Ora s’impone un Regio Decreto dal titolo “Firenze Capitale 2015-in saecula saeculorum” per riparare al torto subìto dalla Predappio renziana e riportare la Capitale sulle ubertose rive dell’Arno.Sarà poi cura del Comitato Olimpico Roma 2024 riconvertirsi in “Firenze 2024”, con speciali discipline che andranno dal calcio storico fiorentino al salto nel cerchio di fuoco, dalla marcia al passo dell’oca al sollevamento pesi con la lingua, con unico concorrente — il Caro Premier — e unico arbitro: Gianni Riotta.
Il quale, stando a Renzi come Emilio Fede stava a B. e Achille Starace a M., potrà ripetere i fortunati omaggi testè sperimentati al Forum Ambrosetti di Cernobbio. Nell’ordine: “Potete dare il benvenuto al Presidente del Consiglio Matteo Renzi.Siete testimoni del Suo debutto qui al Forum di Villa d’Este. Poi un domani ai vostri nipoti potrete dire: io c’ero, quella volta!”.
E ancora, siccome le mani degli astanti restavano gufescamente immobili, il piccolo rinforzìno gravido d’empito patrio: “Siamo qui con il Presidente del Consiglio: era detto perchè voi faceste un applauso!”.
E infine, dopo la spontanea standing ovation, l’ultimo slancio gonfio di trasporto nazionale: “Non sono il portavoce di Renzi, ma del suo portavoce Filippo Sensi!”.
E giù un altro applauso, al portavoce e pure al portavoce del portavoce.
L’Impero dei Sensi. Salutiamo nel Premier il Rifondatore del Senato! Saluto al Premier! Eja eja alalà !
Più problematico appare, per ragioni di tempo, il trasferimento nella Città Natìa dell’imminente Giubileo della Chiesa Cattolica, ma all’inconveniente si potrà agevolmente ovviare con una straordinaria indulgenza plenaria per tutti i fiorentini il cui nome inizi per M e il cognome per R,estensibile a congiunti e conoscenti.
Per l’occasione, il Caro Premier incederà pancia in dentro e petto in fuori fra due ali di bambini festanti che spontaneamente lanceranno petali di rosa: i Balilla Democratici dell’istituto elementare Raiti di Siracusa che il 5marzo 2014, anno I dell’Era Renzista, ebbero l’onore di accogliere in coro Sua Eccellenza nella sua prima ispezione scolastica sulle note del nuovo Inno Nazionale, “Clap and Jump per Matteo Renzi”, adattamento di un noto motivetto a opera degli insegnanti e del preside, precursori della Buona Scuola: “Facciamo un salto/ battiam le mani/ ti salutiamo tutti insieme. / Presidente Renzi/Muoviam la testa,/facciamo festa. / A braccia aperte ti diciamo: / benvenuto al Raiti! / I bambini,gli insegnanti,/i bidelli e poi l’orchestra / lasceremo improvvisar così./Siamo felici e ti gridiamo: / da oggi in poi, / ovunque vai, / non scordarti di noi… / Le ragazze, i ragazzi, / tutti insieme / alle tue idee e al tuo lavoro/affidiamo il futuro…/ sempre a tempo di blues”.
Particolare attenzione, durante le celebrazioni, andrà prestata alla Sua Famiglia.
Stante l’indisponibilità di Donna Agnese, schiva, riservata e frugale almeno quanto Donna Rachele, si suggerisce massima considerazione per il più presenzialista Padre Tiziano,di cui nei giorni scorsi l’apposita Unità , nel solco del Popolo d’Italia, riproduceva col dovuto rilievo una gigantografia — comodamente staccabile a uso di poster murale — che lo ritraeva in cordiale e affettuosa stretta di mano con Sua Eccellenza Luca Lotti.
Si raccomanda altresì l’istituzione della speciale figura istituzionale di Padre del Premier, con erezione di monumenti equestri anche in vita, intestazione di strade, piazze, colonnati e rotatorie al Suo Nome e trasformazione del Suo Genetliaco in Festa Nazionale da solennizzare nei cinegiornali delle principali emittenti radiotelevisive, a cura del nuovo Direttore Generale dell’Eiar Antonio Campo Dall’Orto.
Raifiction e Raicinema sono sin d’ora comandate a produrre, sceneggiare e distribuire film e serie tv dedicati all’avventurosa vita del Caro Premier, della Sacra Famiglia e dei Suoi Ministri, nonchè alla Santa Maria Elena da Arezzo, titolare delle Grandi Riforme e Presidentessa Onoraria delle Massaie Rurali, già paragonata dall’ottimo Bruno Vespa a “Santa Teresa d’Avila che, scolpita dal Bernini per Santa Maria della Vittoria a Roma, acquista sensualità nel momento in cui la trafigge la freccia dell’estasi divina ” (Panorama , 21.7.2014).
Massima diffusione in prima serata, onde evitare spiacevoli incidenti come quello occorso l’altra sera, quando il Vespa ha inopinatamente ospitato a Porta a Porta i membri di un’altra famiglia, i Casamonicas, consentendo loro di superare in ascolti il Divin Matteo.
Marco Travaglio
(da “il Fatto Quotidiano“)
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