REFERENDUM: 15 MILIONI DI ITALIANI DICONO NO ALLE TRIVELLE E ALLE LOBBIES
LA PERCENTUALE DEI VOTANTI E’ DEL 32%, I SI’ ALL’84%… I FAUTORI DEL NO SI SONO NASCOSTI PER PAURA DI PERDERE, TUTTO IL RESTO E’ FUFFA E TEATRINO DELLA POLITICA
Ognuno la può pensare come gli pare: personalmente sono tra coloro che ha votato un convinto Sì per la mia personale formazione ambientalista, non certo per mettere in difficoltà Renzi.
A quello ci pensa il premier da solo, non ha bisogno del mio aiuto.
La sua arroganza e le balle con cui ha cavalcato l’astensionismo e le sue dichiarazioni di pochi minuti fa confermano la malafede di un servo delle lobbies che non a caso è divenuto presidente del Consiglio grazie a loro e non a un voto degli elettori.
La più meschina balla di Renzi è quella degli “11.000 lavoratori che avrebbero perso il posto”: erano 5.000 poche settimane fa, sono raddoppiati per miracolo.
Peccato si sia dimenticato di citare le migliaia di posti di lavoro persi dal turismo grazie a scelte sconsiderate, le decine di migliaia di posti di lavoro che in altri Paesi sono generati dallo sfruttamento delle energie alternative.
Peccato si sia dimenticato di quantificare i milioni che ha fatto risparmiare ai petrolieri evitando di smantellare le piattaforme non più operanti.
Parla di soldi buttati in un referendum inutile colui che per mania di grandezza ha fatto sperperare milioni di euro per il suo nuovo aereo presidenziale.
Comunque sia, Renzi ha ben rappresentato la “furbizia” di tanti italiani: di fronte a un quesito si vota Si o si vota No, non si diserta per poi sommare i pochi No agli astensionisti (alle Europee votò il 56% degli italiani, forse che il 44% era sommabile a qualcuno?).
Renzi vuole fare per una volta una riforma seria?
Elimini il quorum nei referendum e si misuri ad armi pari con chi non è d’accordo con lui.
Chi non è vigliacco si comporta così.
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