CAPOTRENO MOLESTATA? BALLE, SOLO UNA DISCUSSIONE ACCESA, TRENITALIA E QUESTURA SMENTISCONO IL SINDACATO
RAZZISTI IN LUTTO, NESSUN BRANCO DI NEGRI ASSATANATI… TANTO NESSUNO RISPONDE MAI PER AVER DIFFUSO UNA NOTIZIA FALSA
“Nessuna denuncia. La capotreno ha chiesto i titoli di viaggio ad un gruppo di extracomunitari sul convoglio Porto Torres Sassari. C’è stata una discussione, seppur accesa perchè qualcuno non aveva il biglietto. La dipendente ha poi proseguito nel suo lavoro e ha chiesto alla Polizia Ferroviaria, come da prassi, l’identificazione dei responsabili, com’è avvenuto”.
E’ la spiegazione di Trenitalia Sardegna, che, tramite l’ufficio stampa, ricostruisce l’episodio della presunta aggressione ad una capotreno da parte di un gruppo di extracomunitari sul convoglio Porto Torres-Sassari.
Stessa ricostruzione fatta dalla Questura di Sassari che ha spiegato il fatto: non risulta che sia stata presentata alcuna denuncia o querela agli uffici di polizia sassaresi.
Gli otto nigeriani sono stati tutti identificati e al momento nessuno di loro risulta gravato da provvedimenti di espulsione o allontanamento dal territorio dello Stato. Sempre secondo quanto si apprende dalla Questura nessuna donna si è presentata al posto fisso di polizia dell’ospedale di Sassari per denunciare aggressioni in merito.
La notizia era stata data con grande enfasi dal sindacato Fit Cisl, secondo cui la capotreno era stata aggredita fisciamente e palpeggiata da alcuni giovani nigeriani sprovvisti di biglietto.
Trenitalia oggi precisa in primo luogo che la donna non ha ancora presentato alcuna denuncia. Quindi riporta quanto ricostruito sentendo la stessa protagonista: si è trattato di una aggressione verbale, un diverbio. La capotreno stava controllando i biglietti quando ha raggiunto il gruppo di stranieri, circa una decina di persone, molti dei quali erano sprovvisti del titolo di viaggio; solo alcuni si sarebbero agitati, iniziando a inveire contro la donna e in queste fasi concitate, la capotreno sarebbe stata sfiorata su un braccio o su una gamba. Nessun palpeggiamento quindi, fa presente Trenitalia riferendosi alla ricostruzione fornita dai sindacati.
La donna è poi andata in cabina dal macchinista e ha avvertito, come avviene sempre in queste occasioni, la Polizia ferroviaria affinchè provedesse all’identificazione dei passeggeri sprovvisti di biglietto. Aggiunge Trenitalia CHE non è stata presentata alcuna denuncia e che la capotreno non si è fatta visitare in ospedale.
Nessun branco di negri assatanati quindi, la notizia è servita solo a montare un caso utile alla fogna razzista sempre a piede libero.
(da agenzie)
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