BOSSI NON VUOLE SPARARE SUI CRIMINALI DI GUERRA, PER IL TIRO AL BERSAGLIO PREFERISCE IMMMIGRATI E MERIDIONALI
BOSSI E’ IL VERO CLANDESTINO DEL NOSTRO PAESE: CON TUTTE “LE ARMI CHE HA IL NORD” SE LA FA SOTTO QUANDO SI TRATTA DI GARANTIRE LA LIBERTA’ DI UN POPOLO DA UN FEROCE DITTATORE.. SI SENTE ORFANO DI CHI AFFOGAVA GLI IMMIGRATI PER CONTO TERZI E PENSA SOLO AGLI AFFARI, COME IL PIU’ SQUALLIDO DEGLI SPECULATORI FINANZIARI
L’operazione ‘Odissea all’alba’ è cominciata.
Obiettivo “distruggere la contraerea libica”, ha detto il Pentagono.
A maldigerire l’intervento militare, però, in Italia c’è la Lega di Umberto Bossi, con il Senatur che torna a ribadire la linea di cautela (stile Germania) chiesta dal Carroccio.
Bossi inizia con un affondo: ”Berlusconi non l’ho ancora sentito, non so come l’hanno accolto a Parigi: il Consiglio dei ministri aveva però rallentato l’appoggio con una posizione cauta di non partecipazione diretta. Poi ci sono ministri che credono di essere più del premier e parlano a vanvera”.
E se la prende con la “sinistra” che, per il segretario della Lega, ”sarà contenta, perchè basta che si portano qui un sacco di immigrati per dargli il voto che è l’unico modo che ha la sinistra per vincere le elezioni”.
Il chiodo fisso è rappresentato dall’”onda di immigrati” che, secondo il ministro delle Riforme arriveranno in Italia: ”Io spero che alla fine si trovi una soluzione giusta per mettere in pace il nord Africa, anche perchè a pagare siamo solo noi”.
Oltre all’arrivo degli immigrati a spaventare la Lega è “il terrorismo”: “Prima o poi la gente inizierà a chiedersi — ragiona ancora Bossi — “Se siamo in Afghanistan a combattere Al Qaeda, come mai Al Qaeda arriva qua da noi? A pagare siamo solo noi — insiste — come in Afghanistan, dove siamo andati a fare la guerra ad Al Qaeda con tanti uomini e poi ce la troviamo in casa.
Ovviamente Bossi può permettersi di raccontare queste palle grazie al pubblico che si trova di fronte: in altri consessi sarebbe spernacchiato e smentito da semplici dati di fatto.
Qua siamo di fronte a un criminale di guerra, quindi o si sta con il popolo che chiede libertà o con un boia che fa ammazzare anche i bambini indifesi.
Se Bossi preferisce non prendere posizione, i casi sono due: o è un vigliacco o è complice di un assassino, a lui la scelta.
Cita la posizione della Merkel, ma non legge i giornali tedeschi: la cancelliera tedesca è stata massacrata dalla stampa, sia di destra che di sinistra del suo Paese, per aver assunto una posizione “indegna per la Germania”, accanto a Cina e Russia e distante dai Paesi occidentali.
La Merkel lo ha fatto perchè ci sono elezioni a breve in Germania e non può permettersi dei morti, ma rischia di ottenere l’effetto contrario.
Fa specie poi che Bossi abbia riluttanza a sparare contro il boia Gheddafi, mentre in altre circostanze non abbia avuto altrettanti riguardi verso quegli immigrati che Gheddafi affoga per conto terzi, grazie al famigerato trattato che l’Italia ha firmato con un assassino, allegando anche un assegno di 5 miliardi per il killer.
Bossi si dispiace che un criminale di guerra possa venire deposto da forze democratiche e prevede le solite ondate di immigrati in arrivo: stronzate, quella è gente che vuole restare nel proprio Paese, garantendo loro condizione di vita non disumane.
Basterebbe che l’Occidente intervenisse, aiutando a far crescere la democrazia: la Libia è un Paese più ricco del nostro, ma la ricchezza se la fottono da decenni Gheddafi e la sua famiglia.
Bossi parla poi di pericolo per gli affari italiani in Libia, come il peggiore sfruttatore finanziario internazionale.
Sembra uno che accetterebbe anche di trattare con il cartello di Medelin, basta fare affari.
Che bel leader vicino al popolo ha la padagna del magna magna: disposto a trattare anche con un assassino di bambini per un barile di petrolio.
Anche qua Bossi non capisce una mazza: nulla ci vietava di fare come Sarkozy e di prendere subito posizione per gli insorti.
Noi, grazie al suo compagno di merenda dei lunedì ad Arcore, passiamo per amici del rais, non certo del popolo libico.
Lo abbiamo omaggiato, ci siamo prostrati ai suoi piedi, gli abbiamo baciato le mani insanguinate di criminale e ora abbiamo paura che un nuovo governo ci tagli due barili di petrolio.
Bastava avere dignità e prendere posizione da subito, cosa sconosciuta a questo governo di cortigiani.
Ora i ribelli, se prenderanno il governo della Libia, sapranno che in Italia c’è un partito che sta sui coglioni al 90% degli italiani perbene, ma che è stato portato al governo dal sultano del bunga bunga d’importazione da Tripoli, che preferiva Gheddafi a loro e che avrebbe fatti volentieri trucidare i loro bimbi di pochi anni in cambio di qualche profugo affogato e di qualche barile di petrolio.
E Bossi lasci perdere Al Qaeda che con la rivolta non c’entra nulla: l’argomento serve solo alla Lega e ai giornali fintodestri del premier per far spaventare il tranquillo borghese destrorso che vede terroristi islamici anche sotto il letto, non accorgendosi che si tratta solo dell’amante della moglie.
Che becerodestra, che vecchiume, che ipocrisia, che viltà , che concezione economicistica della vita senza patria e valori, senza umanità e solidarietà .
“Ci sono ministri che parlano a vanvera” ha detto ieri Bossi: su questo almeno concordiamo.
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