DEBITO PUBBLICO: IL 2020 SI CHIUDE CON UN BALZO PASSIVO DI 160 MILIARDI
A FORZA DI RISTORI A TUTTI AUMENTA IL DEBITO SULLE SPALLE DELLE FUTURE GENERAZIONI: E’ COME SE OGNI FAMIGLIA ITALIANA AVESSE UN DEBITO DI 98.000 EURO… QUANDO LA BCE CHIUDERA’ IL RUBINETTO SARANNO DOLORI
L’anno senza precedenti per la crisi pandemica e i 108 miliardi di sussidi, ristori, paracadute vari iniettati nell’economia si è chiuso con un picco del debito pubblico altrettanto inedito: secondo i dati aggiornati dalla Banca d’Italia, al 31 dicembre del 2020 il debito delle Amministrazioni pubbliche era pari a 2.569,3 miliardi; a fine 2019 il debito ammontava a 2.409,9 miliardi (134,7 per cento del Pil).
Via Nazionale spiega che lì’aumento del debito nel corso del 2020 (si parla di ben 159,4 miliardi) ha riflesso “sia il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (152,4 miliardi) sia l’incremento delle disponibilità liquide del Tesoro (9,6 miliardi, a 42,5); gli scarti e i premi all’emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione del cambio hanno complessivamente diminuito il debito per 2,6 miliardi”.
Quasi tutto lo stock di indebitamento viene dal centro del Paese: “Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito consolidato delle Amministrazioni centrali è cresciuto di 160,1 miliardi, a 2.484,9, mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 0,8 miliardi, a 84,2; il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente stabile”.
Come più volte sottolineato da diversi osservatori, a tenere in linea di galleggiamento i conti pubblici – in attesa che arrivino i soldi dell’Europa – è stato l’Eurosistema, ovvero gli acquisti da parte della Bce – mediati da via Nazionale – nell’ambito del piano anti-pandemico.
“Nel corso del 2020 la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è cresciuta per effetto degli acquisti di titoli pubblici nell’ambito dei programmi decisi dall’Eurosistema, collocandosi al 21,6 per cento (dal 16,8 per cento della fine del 2019)”, spiega infatti Banklitalia. Lo scorso dicembre la durata media del debito era pari a 7,4 anni, da 7,3 del 2019.
Sul peso del debito arriva il conteggio dell’Unione nazionale consumatori. “Anche se a dicembre il debito in valore assoluto è inferiore rispetto al precedente primato di ottobre, quando era pari a 2.587,471 miliardi calcolando il debito per ogni italiano si raggiunge un record storico – dice il presidente Massimiliano Dona dell’Unc – Se, infatti, consideriamo la popolazione residente secondo i dati ufficiali Istat relativi al 1° gennaio di ogni anno, nel 2020 è come se ogni italiano avesse un debito di 43 mila e 78 euro.
Un valore superiore al precedente primato del 2019 quando era pari a 40 mila e 288. A famiglia si tratta di un debito pari a oltre 98 mila euro, 98.091 euro per la precisione”.
(da agenzie)
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