QUEL CORO MEDIOCRE CHE CELEBRA IL CAVALIERE COME PADRE DELLA PATRIA
MENTRE LA BBC DEFINISCE BERLUSCONI: “ESUBERANTE MILIARDARIO SOPRAVVISSUTO A SCANDALI E ACCUSE DI CORRUZIONE”
Tramortito da un’orgia di superlativi, alluvionato a reti unificate –
servizio pubblico ed emittenti private – da un’agiografia da Istituto Luce, il Paese si sarà chiesto ieri, durante un’interminabile maratona informativa (si fa per dire) dai toni della beatificazione laica, per quale diavolo di motivo a un uomo celebrato in punto di morte come un padre della Patria e uno statista di rara fattura, un’istituzione del giornalismo mondiale come la britannica Bbc abbia dedicato un assai più asciutto “obituary” in cui lo si definiva più sinteticamente “esuberante miliardario ed ex primo ministro italiano sopravvissuto a scandali sessuali e accuse di corruzione” (e a una condanna definitiva per frode fiscale, aggiungiamo noi).
Ebbene, a meno di non voler concludere che la ragione sia nella diversa percezione del rispetto che si deve a chi muore, o maledire la perfida Albione, la risposta è nel divorzio dal principio di realtà e nella sua costante manipolazione ad uso politico che il ventennio berlusconiano hanno trasformato in cifra del discorso pubblico (il nostro Parlamento, del resto, certificò con il suo voto che Karima el Mahroug, alias Ruby rubacuori, era “effettivamente” la nipote di Mubarak). È così che la dismisura del ventennio berlusconiano si è riproposta nel racconto del suo ultimo atto. E questa volta non per mano del suo divisivo protagonista, ma di un mediocre e interessato coro che, purtroppo, con il cordoglio, con la storia recente di questo Paese e persino con la vicenda personale e politica di Silvio Berlusconi non hanno nulla a che fare.
(da La Repubblica)
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