SANGIULIANO “STREGATO”
NON BASTAVA LA DISGRAZIA DI AVERE SGARBI COME SOTTOSEGRETARIO, GLI VANNO PURE A CHIEDERE CHE COSA PENSA DEI FINALISTI DEL PREMIO STREGA
Povero ministro della Cultura, non bastava la disgrazia di avere Sgarbi per sottosegretario: gli vanno pure a chiedere che cosa pensa dei finalisti del premio Strega. E lo sventurato rispose, in diretta tv: «Sono tutti libri che ti prendono e ti fanno riflettere… Proverò a leggerli».
Se Gennaro Sangiuliano, lettore famelico (ma forse non di romanzi Strega), si fosse fermato lì, avrebbe ancora potuto spacciarla per una battuta. Come quando Riccardo Barenghi, alias Iena, strinse la mano a un collega nel corridoio del giornale esclamando: «Hai scritto un pezzo magnifico, dopo lo leggo!».
Invece il ministro della Cultura si è improvvisamente reso conto di essere un giurato del premio, oltre che il ministro della Cultura. Così, da vero superuomo nietzschiano, si è lanciato in una temeraria arrampicata sugli specchi: «Li ho letti, perché ho votato. Però voglio… come dire… approfondire questi volumi…» «… oltre la copertina», ha chiosato implacabile la conduttrice Geppi Cucciari, e a lui non è rimasto che abbozzare un sorriso imbarazzato che chiedeva e meritava solidarietà umana.
Povero Sangiuliano: già immaginava le prese in giro, puntualmente arrivate sui social, da parte di lettori accaniti come Matteo Renzi, del quale non tutti conoscono la passione per l’opera omnia di Alda Merini, la cui raccolta di poesie splendeva in bella vista nel suo ufficio di sindaco di Firenze, ancora avvolta nel cellophane.
(da Il Corriere della Sera)
Leave a Reply