LOLLO & ARIANNA ARE ON THE TABLE: I MELONES “COSTRETTI” A IMPARARE L’INGLESE
PER PREPARARE POSSIBILI CANDIDATURE ED EVITARE FIGURACCE, LA PREMIER HA IMPOSTO CORSI ACCELERATI PURE A URSO E SANTANCHE’
“Noio volevam savuar l’indiriss”. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni vuole evitare che i suoi ministri e collaboratori a Bruxelles diventino tanti piccoli Totò di fronte al poliziotto di Totò, Peppino e la malafemmina. Per questo da inizio anno ha dato un’indicazione precisa: tutti a lezione di inglese. Ministri, sottosegretari, staff di Palazzo Chigi e dei ministeri. Tra i più noti che stanno prendendo lezioni ci sono due volti di primo piano del melonismo: la sorella Arianna e il compagno e ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
Non è un ordine casuale. È un’indicazione dietro la quale si cela un obiettivo politico: la possibile candidatura al Parlamento europeo o, nel caso di Lollobrigida, la corsa per un posto da commissario all’Agricoltura in Ue dopo le elezioni. D’altronde sapere l’inglese è un requisito essenziale nei palazzi del potere di Bruxelles o Strasburgo. E quindi meglio prepararsi per tempo.
La premier Meloni, infatti, è una delle pochissime persone nella sua cerchia ristretta a parlare bene diverse lingue: fluentemente l’inglese, francese e spagnolo. Lollobrigida ha iniziato a prendere lezioni di inglese da qualche mese, dopo essere diventato ministro, un mestiere che lo porta a girare il mondo per incontri bilaterali e riunioni con i propri omologhi europei in cui deve poter sfoggiare la sua conoscenza della lingua britannica. L’ultima trasferta del titolare dell’Agricoltura è stata proprio a Cape Canaveral, in Florida, per il lancio della missione spaziale Axiom 3 e la candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’Unesco.
§La sorella della premier, Arianna, che invece partiva da zero nella conoscenza dell’inglese, ha iniziato a prendere lezioni da inizio anno condividendo l’insegnante con il compagno Lollobrigida.
Arianna, che da agosto è stata promossa a capo della segreteria di Fratelli d’Italia, potrebbe candidarsi al Parlamento europeo nel caso in cui la sorella Giorgia alla fine dovesse rinunciare. Ipotesi improbabile – la premier deciderà solo a maggio ma ha fatto capire di voler correre – ma ancora possibile: senza il nome della premier, servirebbe una “Meloni” sulla scheda elettorale per trainare la lista di Fratelli d’Italia nelle urne. A ogni modo, sempre meglio essere poliglotta.
Ma Lollobrigida e Arianna Meloni non sono gli unici a dover migliorare il proprio english: la premier ha ordinato a mezzo governo di farlo. Sono stati coinvolti altri ministri – tra questi i candidati in pectore sono quello delle Imprese Adolfo Urso e del Turismo Daniela Santanchè, mentre il titolare degli Affari europei Raffaele Fitto l’inglese lo conosce benissimo – ma anche tutto lo staff di Palazzo Chigi e di altri ministeri. Escluso solo Giovanbattista Fazzolari, potente sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e responsabile comunicazione del governo, che conosce bene l’inglese e il francese essendo figlio di un diplomatico e avendo studiato al liceo Chateaubriand di Roma.
Staff di Palazzo Chigi (ufficio stampa e consiglieri) e dei ministeri invece devono prendere lezioni per gestire meglio i bilaterali all’estero, le missioni internazionali e soprattutto il G7 di cui l’Italia ha assunto la presidenza dall’1 gennaio. Da qui ai prossimi mesi il governo italiano accoglierà capi di Stato e ministri delle grandi potenze mondiali in molte città (l’evento clou sarà a Borgo Egnazia dal 13 al 15 giugno) e quindi è bene evitare figuracce e scivoloni sull’inglese.
Insomma, Meloni vuole evitare di replicare la gaffe del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin che a novembre a Bruxelles si confuse tra “compromise” (compromesso) e “compliments” (complimenti), ma anche il celebre “shish” di renziana memoria o il maccheronico “please, visit Italy” di Francesco Rutelli. L’effetto Totò è sempre dietro l’angolo.
(da ilfattoquotidiano.it)
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