A MANDURIA E’ FUGA DI MASSA DI IMMIGRATI: IL GOVERNO NE HA GIA’ FATTI SCAPPARE 1.000, COSI’ RISOLVE IL PROBLEMA
ERANO ORMAI 2.000 LE PERSONE OSPITATE NEL CENTRO PUGLIESE, ARRIVATE CON DUE NAVI DA LAMPEDUSA…LA SITUAZIONE E’ TESA: “VOGLIAMO PARTIRE, VOGLIAMO LA LIBERTA'” GRIDANO GLI IMMIGRATI, MENTRE SI MOLTIPLICANO LE FUGHE DAL CENTRO…5 POLIZIOTTI PER 827 IMMIGRATI
Il primo carico di esseri umani partiti da Lampedusa era appena arrivato quando è scoppiata la rivolta, seguita a una vera e propria fuga di massa.
Perchè chi è in gabbia da giorni cerca la libertà .
La urla e prova a prendersela.
Tensione nel campo profughi di Manduria dove si è accesa la protesta degli immigrati che gridano “vogliamo partire, vogliamo la libertà “.
Hanno appeso alcuni striscioni ai cancelli della tendopoli.
C’è scritto “vogliamo le vostre promesse”.
Sono gli ospiti del centro di identificazione e accoglienza giunti nei giorni scorsi, quando sono arrivati in 1300, per poi rimanere meno di 800, per alcuni solo 300, viste le fughe e gli allontamenti.
Con i nuovi, il copione si ripete.
Sotto gli occhi di autorità in visita e delle forze dell’ordine.
Altri immigrati sono arrivati con i pullman dal porto di Taranto: stranieri imbarcati ieri su due navi.
La prima, con 1716 persone a bordo è arrivata intorno alle 8 del mattino, una sconda con altri 600 immigrati, già arrivata nel porto di Taranto.
Un varco che si trova all’altezza di un cancello della piccola recinzione, alta non più di due metri.
E’ da lì che se ne vanno dal campo.
Il varco è stato fatto nelle scorse ore dai vigili del fuoco che stanno compiendo lavori nell’area.
Gli immigrati lo hanno scoperto e lo stanno utilizzando per fuggire: si nascondono per alcuni minuti in vecchi ruderi diroccati di ex dormitori di quello che era un aeroporto militare e che ora ospita la tendopoli e poi vanno via nelle campagne dopo aver attraversato la strada provinciale che collega Manduria con Oria.
Le reti sono molto basse.
Le scavalcano quelli che sono qui da giorni e chi è arrivato solo qualche ora prima. E le hanno scavalcate già circa 1000 profughi, arrivati nei loro disperati viaggi anche fino a Milano, dove alla stazione sono stati ‘riacciuffati’ in quaranta.
Attorno al Centro di accoglienza e identificazione è in costruzione una nuova recinzione con reti più alte.
Alcuni profughi lamentano di non aver mangiato e bevuto.
Grida, slogan, e le voci dei migranti che chiedono libertà .
Un ragazzo di 27 anni che parla in italiano, spiega: “Io non voglio scappare, ma voglio subito la carta che mi permetta di trovare un lavoro in Italia. Perchè sono venuto in Italia e resterò in Italia”.
Un gruppo ha protestato a gran voce all’arrivo di alcuni politici, chiedendo di andare via e il rilascio dei permessi di soggiorno.
In molti si sono arrampicati sulla rete di protezione del campo, altri hanno issato un lenzuolo all’esterno del cancello.
E appena possono scappano, destinazione Francia e Germania.
Il segretario nazione dell’Ugl Polizia Di Stato Valter Mazzetti accusa il governo: “Il modo con cui si sta procedendo allo sgombero di Lampedusa è contraddistinto da superficialità e approssimazione e ciò rischia di mettere a rischio non solo la riuscita dell’operazione ma anche l’incolumità dei pochi poliziotti che stanno operando per attuare lo sgombero”.
“Due giorni fa – dice Mazzetti – è accaduto infatti che, nelle more del parapiglia generato dall’eseguire, secondo i dettami del più assoluto pressappochismo, lo sgombero delle migliaia di profughi indegnamente accampati sull’isola, il servizio di scorta ad una massa di 827 immigrati sulla nave con destinazione Taranto, siano stati comandati solamente cinque poliziotti. E si è navigato tutta la notta poichè non erano stati approntati i servizi di accoglimento e di sicurezza connessi all’arrivo del natante”.
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