Destra di Popolo.net

A SALVINI LA MELONI HA PROPOSTO IL MISE E IL LAVORO PER FARLO DESISTERE DALL’OSSESSIONE DI TORNARE AL VIMINALE

UNO CHE NON HA MAI LAVORATO AL MINISTERO DEL LAVORO E’ FANTASTICO

Giorgia Meloni ha deciso di bruciare i tempi, accelerando la sua salita a palazzo Chigi. «D’accordo con il Quirinale», spiegano a Domani fonti vicine a Sergio Mattarella «la leader di Fratelli d’Italia farà di tutto per ottenere la fiducia del nuovo governo da lei presieduto già il 18 ottobre. Un’operazione difficile, ma non impossibile».
Il 18 è un martedì che Meloni ha già cerchiato in rosso. Un guizzo che secondo Giorgia è plausibile grazie ad alcune buone notizie che le sono arrivate da Francoforte, e necessario affinché la presidente del Consiglio in pectore raggiunga due obiettivi che si è prefissata. Cioè chiudere il totoministri, che da giorni provoca fibrillazioni nella litigiosa maggioranza di destra.
E presenziare come neopremier italiana al Consiglio europeo di Bruxelles del 20 ottobre, quando i capi di stato e di governo della Ue dovranno discutere e decidere sulle proposte della Commissione sulla crisi energetica, compresa la richiesta italiana e di altri partner di un tetto al prezzo del gas russo.
In molti hanno dato per scontato che sarà ancora Mario Draghi a rappresentare il paese, visto che le nuove camere si riuniranno solo il 13 e il 14 per eleggere i due nuovi presidenti di Montecitorio e di palazzo Madama.
«Ma se il blitz di Giorgia riuscisse davvero, quello di Bruxelles sarà il suo debutto internazionale. Noi sherpa stiamo lavorando affinché ce la faccia», conferma un dirigente di FdI. «Anche perché i lavori per la composizione della squadra di governo non sono in alto mare come sembra dalla lettura quotidiana dei giornali».
Una settimana fa abbiamo riferito come Meloni stesse lavorando notte e giorno al puzzle dell’esecutivo, spiegando che se alcuni suoi candidati avevano eccellenti possibilità di fare davvero i ministri (come Elisabetta Belloni agli Esteri, che Giorgia non intende mettere in discussione nonostante le pressioni di Antonio Tajani, o il presidente del Copasir Adolfo Urso, dato quasi certo alla Difesa o in subordine allo Sviluppo economico), altre caselle chiave erano ancora vacanti. Sette giorni dopo qualcosa è cambiato, e la lista di Giorgia si sta definendo.
La poltrona che preoccupava di più la leader era, ovviamente, quella che fu di Quintino Sella. Risulta a Domani che Fabio Panetta, ex direttore generale di Banca d’Italia e dal 2019 nel board della Bce, pochi giorni fa abbia finalmente sciolto la riserva e dato per la prima volta un sì di massima a Meloni per sedere sulla sedia del ministero dell’Economia.
Non sappiamo se il presidente della Repubblica abbia operato o meno una moral suasion sull’economista riluttante, ma di certo il tecnico ha fatto a Meloni un’apertura significativa alla proposta di nomina che finora aveva sempre rifiutato. Unica condizione: che il resto della compagine sia di alto livello.
Fino al giuramento tutto può ancora accadere, ma Meloni è fiduciosa che l’uomo che ha corteggiato strenuamente per due mesi, stimato da Mario Draghi, dalla burocrazia europea e da Christine Lagarde, sarà titolare del dicastero chiave del suo esecutivo. Maurizio Leo, come anticipato da Domani due mesi fa, sarà il vice con la delega al fisco.
È noto che Panetta avesse riserve perché consapevole che – una volta accettato il Tesoro – sarà più difficile coronare il sogno di ogni dirigente di Via Nazionale, quello di diventare un giorno governatore della Banca d’Italia. Né Meloni né altri hanno potuto garantire al banchiere che prima o poi riuscirà a sedersi nella stanza che oggi è di Ignazio Visco, ma è probabile che Panetta in futuro potrà giocarsi con le istituzioni un credito importante.
Anche perché non è un segreto che il Quirinale preferisca al Mef un profilo come il suo rispetto a quelli degli ex ministri Domenico Siniscalco (stimatissimo da Guido Crosetto, non perderà la speranza di un ritorno fino all’ultimo secondo) e l’altro papabile Giulio Tremonti.
L’altro motivo per cui Panetta non aveva sciolto la riserva era dovuto alla posizione di membro del board della Bce. Un piedistallo strategico da cui provare a difendere gli interessi italiani in merito alle politiche monetarie dell’istituto di Francoforte. Se Panetta tornasse a Roma, non è affatto sicuro che il Consiglio europeo sceglierà un altro connazionale al suo posto.
Una figura che potrebbe avere voce in capitolo nella sostituzione dell’economista in seno alla Bce è Paolo Gentiloni, ex premier e attualmente commissario europeo agli Affari economici. Con Meloni non ci sono rapporti diretti, ma Antonio Funiciello – capo di gabinetto sia con il piddino sia oggi con Draghi – ha sempre fatto da trait d’union in via ufficiosa tra le rispettive cerchie: non è impossibile che sia lui a organizzare un incontro in tempi brevi tra i due leader.
UN LAVORO PER SALVINI
L’apertura di Panetta ha tranquillizzato Meloni, anche perché la soluzione dell’enigma Mef scioglierebbe parecchi nodi.
La vincitrice delle elezioni proverà a venire incontro ad alcune delle richieste dei suoi alleati, ma non intende stravolgere i suoi piani iniziali. Silvio Berlusconi e Matteo Salvini fanno filtrare da giorni i loro desiderata sui media (l’ex Cavaliere ha chiesto la Farnesina per Antonio Tajani, il leghista vuole il Viminale, ed entrambi vorrebbero essere pure vicepremier), insieme a velate minacce contro l’eccesso di tecnici nel governo che vogliono «più politico».
La realtà è che il 25 settembre Lega e Forza Italia hanno perso milioni di voti dimezzando i risultati del 2018, e che in tempi di guerra tra occidente e Russia i loro due leader sono considerati da Bruxelles e Washington pericolosi filo putiniani. Meloni al contrario ha dalla sua numeri in parlamento e consenso, mentre la sua strategia di mischiare figure di rilievo ed esperti d’area con profili politici ha l’appoggio del Quirinale, di un peso massimo come Draghi e soprattutto della diplomazia americana ed europea.
«È vero, i nostri alleati possono fare come Ghino di Tacco e impedire il varo del governo», dice un importante senatore meloniano. «Ma poi dovrebbero spiegare ai loro parlamentari e ai loro elettori perché non hanno dato vita al primo governo di centrodestra eletto dal popolo dal 2008. Perché non hanno avuto le poltrone che chiedevano? Andrebbero al 2 per cento».
Insomma, Meloni accetta il braccio di ferro, convinta che le intimidazioni e le armi dei due alleati siano a salve. Dunque, nonostante le richieste, a oggi la presidente di FdI non ha alcuna intenzione di fare alcun vice premierato. Non solo.
Salvini avrà un posto di rilievo al governo ma non al Viminale, dove c’è il divieto della nomenclatura di mezzo occidente per via dei precedenti burrascosi del governo Conte I (il Capitano è imputato in un processo per via dei respingimenti considerati illegali dai pm) e dei rapporti suoi e dei suoi collaboratori con i russi.
Salvini ha davanti tre strade alternative percorribili. La prima, più scontata ma non banale visto il ricco portafogli del dicastero, è quella dell’Agricoltura, che però Matteo considera una diminutio eccessiva, e dove punta a rimettere l’amico Gian Marco Centinaio. Restano così due caselle libere: quella dello Sviluppo economico (Mise) e quella del Lavoro.
Il Mise è un ministero importante, ma con un big come Panetta al Mef i margini di manovra di Salvini sarebbero limitati alle sole crisi aziendali. Così come per l’uscente Giancarlo Giorgetti che, stretto tra il ministro Daniele Franco, il Mef e il potere di Cassa depositi e prestiti, non ha quasi toccato palla. «Il Mise ha poca cassa, un’autonomia finanziaria minima, ma staremo attenti ai contratti di sviluppo industriali e al Pnrr», ha detto riservatamente un uomo della Meloni a coloro che in Confindustria temono che dando il timone in mano a Salvini di un dicastero a loro caro possa deragliare.
Anche il dicastero del Lavoro ha budget minimo, ma potrebbe affatto non dispiacere al leghista per via della tradizione sindacal-laburista che la Lega ha sempre vantato, senza dimenticare la passione per quota 100 e la volontà di superare l’odiata legge Fornero. Come ha suggerito già a fine agosto Susanna Turco sull’Espresso, alla fine Salvini potrebbe seguire la strada di Luigi Di Maio e chiedere entrambe le poltrone.
Potrebbe essere un punto di caduta onorevole per il capo del Carroccio, uscito tramortito dalle elezioni e criticato ogni giorno da pezzi del partito e gran parte della base.
Se Salvini dovesse accettare una delle proposte della premier in pectore, il resto delle caselle governative si riempirebbe rapidamente. Il leghista Edoardo Rixi è in pole per le Infrastrutture (ma qualche delega come quella sui porti andrebbe divisa con il neonato ministero del Mare), mentre Giulia Bongiorno a oggi sta perdendo il derby con Carlo Nordio per la Giustizia e finirebbe alla Funzione pubblica.
Considerando cosa probabile il ritorno di Elisabetta Belloni agli Esteri (ne è stata per anni apprezzato segretario generale), la presidente post fascista sta pensando seriamente di offrire il Viminale a Tajani. L’aspirazione a salire alla Farnesina del coordinatore di Forza Italia sarebbe da accantonare, ma il vice di Berlusconi sarebbe adeguatamente ricompensato. «È la soluzione migliore che abbiamo in tasca», dice una fonte vicinissima alla Meloni.
«Noi di Fratelli d’Italia e lo stesso Quirinale preferiremmo un tecnico, ma capiamo gli alleati che chiedono sul tema sicurezza e ordine pubblico una figura politica. Salvini si irriterebbe? Se non lo fa lui, preferisce non lo faccia nessuno dei suoi, compreso un fedelissimo come Nicola Molteni che potrebbe continuare a fare il sottosegretario».
Sul tavolo di Meloni per il ruolo c’è anche il nome del prefetto di Roma Matteo Piantedosi, civil servant che stima molto, e che ha fatto il capo di gabinetto quando Salvini era all’Interno.
Dovesse andare il Viminale a Tajani, e se la Belloni giurasse come nuovo ministro degli Esteri, Piantedosi con buone probabilità non resterà in prefettura, ma verrà promosso direttore del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza che coordina le nostre due agenzie di intelligence Aise e Aisi.
A cascata, Meloni dovrà decidere chi si occuperà dell’autorità delegata oggi in mano a Franco Gabrielli. Ovvio che se mantenesse le deleghe nelle sue mani, il vero capo dei servizi sarebbe il capo del Dis, che riporterebbe direttamente al premier.
Meloni, però, preferisce trovare un sottosegretario tecnico che si frapponga tra lei e il comparto. Per un motivo semplice: crede che in caso di tensioni o scandali (come quello che colpì Giuseppe Conte all’epoca del Russiagate) lo scudo di un esperto possa proteggere il suo premierato da polemiche potenzialmente rovinose
Per questo ha incaricato alcuni suoi uomini (come lo stesso Leo) di mettersi a cercare un prefetto all’altezza del compito. Risulta a Domani che emissari di Giorgia abbiano chiesto consiglio soprattutto a Gianni De Gennaro, ex capo della polizia, già capo dei servizi e autorità delegata ai tempi del governo Monti. A ora, il prescelto non è stato ancora trovato.
La mossa, però, sembra allontanare da palazzo Chigi Guido Crosetto, i cui rapporti altalenanti con Meloni sono stati già raccontati da questo giornale qualche giorno fa. Il suo nome per ora non è nell’elenco dei ministri preferiti da Giorgia, che forse premierà il cofondatore di FdI con un incarico importante (presidente di Leonardo?) alla prossima tornata di nomine nelle partecipate.
Così a palazzo Chigi potrebbero seguire Giorgia solo Giovanbattista Fazzolari, ministro dell’Attuazione del programma in pectore, e Ignazio La Russa. Qualcuno dà l’ex missino possibile nuovo presidente del Senato, ma ora il terzo big di FdI è in pole per fare il sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
Nel caso, chiederà una delega importante, quella dello Sport: La Russa è un terminale importante di un pezzo imprenditoriale di quel mondo (è amico di Adriano Galliani, che insieme a Barbara Berlusconi chiamò nel 2014 il giovane Geronimo La Russa a fare il consigliere di alcune società della galassia Milan), e il suo rampollo è dal 2020 influente presidente di Aci Milano, il club che gestisce l’autodromo di Monza dove si organizza il gran premio di Formula Uno.
Altro nome a cui Meloni aveva pensato per il dipartimento oggi retto da Valentina Vezzali è quello del manager d’area Andrea Abodi. Presidente dell’Istituto di credito sportivo, considerato serio e competente anche a sinistra, qualcuno in Fratelli d’Italia teme sia un eccellente battitore libero, ma poco propenso a fare gioco di squadra. Così preferirebbe che Meloni lo promuovesse a capo della Fondazione Milano-Cortina che deve organizzare le Olimpiadi invernali, piuttosto che averlo membro nel Consiglio dei ministri.
Si vedrà. Intanto se l’ex infermiera Licia Ronzulli anela ancora alla Salute (Meloni la considera inadeguata, e preferirebbe tecnici d’area come il presidente nazionale della Croce rossa Francesco Rocca), e se per l’altra forzista Anna Maria Bernini le porte di un ministero di peso medio sembra possano aprirsi senza troppi veti, c’è un altro dicastero chiave che non ha ancora il suo titolare designato. Quello della Cultura.
Una pedina che Meloni vuole usare anche per accontentare qualche scontento. Le quotazioni di Federico Mollicone (il meloniano s’è distinto di recente per un’intemerata contro il cartone animato Peppa Pig, reo di aver mostrato in una puntata «due mamme») e della leghista Lucia Borgonzoni («non leggo un libro da tre anni», si vantò una volta in radio) sono in netto calo. Così come quelle di Giampaolo Rossi, ex consigliere di amministrazione della Rai dato invece papabile come futuro dirigente (presidente o amministratore delegato) della Rai stessa.
Al contrario, salgono le possibilità del critico Vittorio Sgarbi, spendibile in quel ruolo come indipendente di Forza Italia. Qualcuno ha suggerito per il feudo di Dario Franceschini anche il nome di Giulio Tremonti, in questi giorni frustrato perché l’aspirazione di un ritorno al Mef rischia di rimanere tale, soprattutto dopo il sì condizionato di Panetta.
«Non sappiamo se alla fine Meloni gli offrirà davvero la Cultura per ammansirlo, ma fosse saggio Giulio metterebbe l’orgoglio da parte, e chiederebbe la presidenza della commissione Bilancio alla Camera. È un ruolo centrale e di raccordo tra Mef e parlamento, e Meloni gli direbbe sicuramente di sì», dice una fonte di Forza Italia che conosce benissimo l’ex ministro dell’Economia.
Meloni confida che in contemporanea all’elezione dei presidenti di Camera e Senato tutte le tessere del domino governativo possano incastrarsi a dovere, in modo da presenziare lei stessa a Bruxelles al posto dell’uscente Draghi.
In molti sostengono che i suoi calcoli sono eccessivamente fiduciosi, e che per piegare Salvini, Berlusconi e Tajani le servirà maggior tempo di negoziazione. «Anche perché», aggiungono i pessimisti, «Meloni non ha ancora in tasca il team che l’accompagnerà a Chigi: le selezioni per il capo di gabinetto e per i vertici degli uffici tecnici e legislativi sono in alto mare».I tempi sono stretti, anche perché Funiciello e il sottosegretario Roberto Garofoli hanno negato qualsiasi possibilità di rimanere con la destra.
Per la cronaca i due, insieme ad altri collaboratori, hanno donato qualche giorno fa a Draghi (come regalo d’addio) la celebre copertina dell’album dei Beatles Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, quella in cui la band viene immortalata insieme ai suoi personaggi preferiti della politica e dello spettacolo.
Ovviamente, la copertina è stata riveduta e corretta: al posto delle facce dei quattro musicisti, ci sono quelle di Draghi, di Garofoli e dello stesso Funiciello, il consigliere economico Francesco Giavazzi (al posto di Ringo Starr).
Dietro di loro Franco Gabrielli, Roberto Chieppa – che è segretario generale a palazzo Chigi – il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli e la portavoce Paola Ansuini. Un album di famiglia degli uomini di punta di un governo che per mezzo mondo e gran parte degli italiani ha fatto bene, e che Meloni dovrà rimpiazzare con figure di livello, se vuole che la sua nuova avventura parta senza intoppi.
(da Domani)

This entry was posted on mercoledì, Ottobre 5th, 2022 at 15:07 and is filed under Politica. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

« ORMAI SULLA TELEVISIONE DI STATO RUSSA PARLANO APERTAMENTE DI COME L’ARMATA LESSA STA PERDENDO UNA GUERRA CHE PUTIN NON PUÒ VINCERE
ALESSIA PIPERNO È STATA FERMATA DALLA POLIZIA IRANIANA CON L’ACCUSA DI AVER PARTECIPATO A UNA MANIFESTAZIONE CONTRO IL REGIME. E PER QUESTO È STATA PORTATA NEL CARCERE DI EVIN, QUELLO DEI PRIGIONIERI POLITICI »

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (234)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.222)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.588)
    • criminalità (1.403)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.533)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.079)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.790)
    • governo (5.804)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.394)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.413)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (543)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.188)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (35.871)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.685)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Novembre 2025 (521)
    • Ottobre 2025 (651)
    • Settembre 2025 (662)
    • Agosto 2025 (669)
    • Luglio 2025 (671)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (641)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (307)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (436)
    • Giugno 2014 (391)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (287)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (207)
    • Giugno 2011 (263)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (233)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Novembre 2025
    L M M G V S D
     12
    3456789
    10111213141516
    17181920212223
    24252627282930
    « Ott    
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • GIORGIA MELONI È IL CAVALLO DI TROIA DI TRUMP IN EUROPA, LA DUCETTA SI SMARCA DALLA LINEA EUROPEA SULL’UCRAINA (FRANCIA, GERMANIA, REGNO UNITO VOGLIONO PROPORRE UNA CONTROPROPOSTA PER LA PACE ALTERNATIVA A QUELLA USA): “HA SENSO LAVORARE SULLA PROPOSTA CHE C’È”. CHE SAREBBE QUELLA MEDIATA DAGLI UOMINI DI TRUMP E MOSCA SENZA COINVOLGERE L’UE
    • I CONTRIBUENTI SARANNO FELICI DI SAPERE CHE LE GITARELLE DI FRANCESCO ROCCA E COMPAGNIA NEGLI STATI UNITI SONO COSTATE 170 MILA EURO : LA CIFRA HA COPERTO IL DOPPIO APPUNTAMENTO DEL BUSINESS FORUM DI NEW YORK E LA PARTECIPAZIONE ALLA CENA DI GALA DELLA FONDAZIONE DEGLI ITALO-AMERICANI “NIAF”
    • IL COLMO PER IL MINISTRO DELLA PROTEZIONE CIVILE? CONFONDERE IL TERREMOTO IN IRPINIA CON QUELLO DI AMATRICE: LA VERGOGNOSA GAFFE DI NELLO MUSUMECI CHE HA POSTATO UN MESSAGGIO PER COMMEMORARE I 45 ANNI DAL SISMA IN IRPINIA, PUBBLICARE PERÒ UNA FOTO DI CIÒ CHE RESTA DI AMATRICE NEL 2016
    • I SOVRANISTI PROVANO A INGLOBARE PASOLINI NEL LORO PANTHEON: LA FONDAZIONE AN GLI DEDICA UN CONVEGNO DAL TITOLO “PASOLINI CONSERVATORE”, A CUI PARTECIPERÀ ANCHE IGNAZIO LA RUSSA
    • LEGGETEVI L’ESILARANTE INTERVISTA AD AGOSTINO GHIGLIA, MEMBRO IN QUOTA FDI DEL COLLEGIO DELL’AUTORITHY PER LA PRIVACY, CHE NON CI PENSA PROPRIO A MOLLARE LA POLTRONA, NEANCHE DOPO L’AUDIO DI “REPORT” IN CUI IL SEGRETARIO DIMISSIONARIO FANIZZA AFFERMA DI ESSERE STATO AUTORIZZATO DAL COLLEGIO A SPIARE LE MAIL DEI DIPENDENTI
    • NELLA MENTE DI STEVE WITKOFF, L’ANIMA NERA DI TRUMP: L’IMMOBILIARISTA, STRETTO AMICO DEL TYCOON, SENZA ALCUNA ESPERIENZA POLITICA E DIPLOMATICA, HA NEGOZIATO IL PIANO IN 28 PUNTI SULL’UCRAINA, CON LA LOGICA DEGLI AFFARI, IGNORANDO IL DIRITTO INTERNAZIONALE, LE COMPETENZE DELLA NATO, LE PREROGATIVE DELL’UE
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA