ABUSI SESSUALI DI GRUPPO SU UNA TREDICENNE
IL GIUDICE DI ANCONA CONDANNA 11 MINORENNI AD ANDARE BENE A SCUOLA E A…TANTE COCCOLE
Nel 2006, in un parco di Ancona, avevano in 12, di età compresa tra i 15 e i 17 anni, stuprato una 13 enne e avevano pure immortalato la scena coi loro videotelefonini, per farne motivo di vanto con gli amici. Si sono presentati, qualcuno con piercing, qualche altro con pettinature originali, all’udienza fissata dal tribunale di Ancona; il giudice avrebbe potuto processarli per violenza sessuale singola e di gruppo, lesioni psicologiche gravissime, detenzione di materiale pedopornografico. Ha deciso invece di dar loro la possibilità di evitare il processo, concedendo “la messa in prova” per un periodo tra i 6 mesi e 1 anno. Se si atterranno al “percorso” suggerito, eviteranno ogni conseguenza ulteriore, basta “rigare dritto”, secondo i canoni del Tribunale. Ovviamente tutti gli imputati hanno aderito alla proposta ( strano eh?), salvo un diciassettenne che nel settembre scorso è precipitato dalla finestra della sua abitazione e che il buon Dio ha richiamato a sè, risparmiandoci la sua presenza terrena.
I vincoli “severi” stabiliti dal tribunale sono i seguenti. Rientrare a casa prima delle 22 dal lunedì al giovedì, estensione alle 24 per venerdì, sabato e festivi, in modo da non impedire di andare a divertirsi il fine settimana. Se accompagnati dai genitori nessun limite di orario per il rientro (non vorrete mica costringere i genitori a rientrare di corsa dalla discoteca… meglio la famiglia unita nel divertimento). Secondo vincolo “severo”: non effettuare riprese con i telefonini. Peccato, magari c’e’ un bel paesaggio da immortalare e niente, nessuna immagine, bisognerà che se lo ricordino solo con la memoria. E la torta del compleanno, la spiaggia delle vacanze? Dovranno usare una macchina fotografica digitale, ma mai un video telefonino…col tribunale di Ancona non si scherza. Ultimo vincolo “severo”: fare volontariato e andare bene a scuola. A parte che non è precisato cosa si intenda in concreto per ” fare volontariato” ( forse basta una autocertificazione di aver frequentato la parrocchia e di aver preparato la festa del patrono?) , è importante ribadire il concetto di ” frequentare con profitto la scuola”. A dei ragazzi maestri “nell’approfittare” di una 13enne, cosa volete che sia avere “profitto a scuola”? Uno degli avvenimenti che avevano colpito e turbato in profondità la città di Ancona due anni fa è stato brillantemente risolto dal giudice: bastano sei mesi di “coccole giudiziarie” e si può far finta che nulla sia successo e la bella famiglia che ha curato così bene l’educazione dei propri figli, facendone dei modelli di comportamento, potrà vivere sogni sereni.
Dimenticavo: la ragazzina 13enne, stuprata da questi ” giovani bisognosi di coccoline giudiziarie”, nel frattempo ha dovuto trasferirsi dal luogo dove abitava ed è tuttora in cura dagli psicologi. Per lei non c’è stata pietà , tenerezza e rispetto. Poteva essere la figlia di ciascuno di noi. No, per noi, i bastardi rimangono tali, la pietà si prova per le vittime, non per i carnefici.