Destra di Popolo.net

ADDIO RENDICONTI, TRAMONTA IL MITO DELLA TRASPARENZA DEL M5S

ARCHIVIATI GLI SCONTRINI, AUMENTATE LE SPESE, MOLTIPLICATI I BILANCI… IL MOVIMENTO DIVENTA ASSOCIAZIONE: MENO STELLE E PIU’ ROUSSEAU… I GRUPPI PARLAMENTARI HANNO INCASSATO E SPESO 32 MILIONI DI EURO

Alla faccia della sua pur notevole carica istituzionale, Paola Taverna ti accoglie nel suo video con l’aria nasale e compiaciuta di una annunciatrice: «Sabato e domenica ci sarà  una nuova tappa di Rousseau City Lab. Il mouse di Rousseau arriva a Livorno, alla rotonda di Ardenza».
È vicepresidente del Senato, sembra un navigatore satellitare, una signorina buonasera, la voce del supermercato: «Entra su Rousseau alla voce Activism. Scopri l’evento che è più vicino a te».
L’incredibile video non è isolato: è pieno trend a Cinque stelle. Meno movimento, più Associazione Rousseau. Meno vaffa, più azienda.
Riguarda un po’ tutti i volti noti: dal ministro dei Trasporti Danilo Toninelli che si dedica con passione ai video della “Rousseau open Academ” – la più recente creatura del team di Davide Casaleggio- fino al Guardasigilli Alfonso Bonafede, intento a spiegare tutto de «lo scudo della rete», cioè il pool di avvocati cui rivolgersi, come grillini.
Così, anche così, col salto al governo il mito dell’anticasta si è tradotto, più che in politica, in tecnica, strategia mediatica e opacità .
Slittamenti che si svolgono su vari livelli.
La famosa trasparenza diventa qualcosa di sempre più rarefatto, la piazza viene rinchiusa e stipata nel mega mouse gonfiabile della Associazione Rousseau, il tecnoaziendalismo sopravanza insieme con la macchina di Casaleggio.
Le Cinque stelle diventano sempre più Rousseau: c’è anche un dominio che lo esemplifica, l’indirizzo web «rousseau.movimento5stelle.it», che porta dritto nel futuro.
E ci sono significative mosse mediatiche: a giugno, per distogliere l’attenzione dal caso di Luca Lanzalone — che fra l’altro aveva incontrato Davide Casaleggio a una cena poco prima del suo arresto – Luigi Di Maio ha dato grande spolvero alla pubblicazione del bilancio dell’Associazione Rousseau.
Non una parola su quello (rimasto peraltro riservato) della Associazione Gianroberto Casaleggio che pure aveva organizzato l’evento al centro delle polemiche.
E, soprattutto, Di Maio non ha dato alcuna pubblicità  – come avrebbe fatto fino a poco tempo fa – al mero conto finale delle spese del comitato elettorale presieduto da suoi fedelissimi, che pure aveva raccolto «64 mila euro nei primi due giorni», «quasi cinquecentomila» all’inizio di febbraio e alla fine boh (nel 2013, le polemiche per la mancata pubblicazione partirono a neanche due settimane dal voto — e Grillo si precipitò a raccontare dove stavano i soldi).
Ci sono mosse giudiziarie: è la Rousseau e non il Movimento ad aver tirato fuori, in febbraio, i soldi per risarcire una causa persa da M5S.
Mosse commerciali: il sito tirendiconto.it ha addosso tutti i segni di un prossimo smantellamento, mentre è già  statuito che i 331 deputati e senatori eletti con M5S verseranno ciascuno 300 euro al mese all’Associazione di cui Casaleggio jr è socio fondatore, tesoriere, dominus (totale: quasi 6 milioni in un quinquennio).
E ci sono mosse politiche: il più recente bilancio presentato in Parlamento alla Commissione preposta non è quello del partito, ma quello di una Associazione che, per quanto definita «cuore del Movimento», non è quella che ha presentato le liste e depositato il contrassegno elettorale, nè nel 2013 nè nel 2018; così, i rendiconti non sono più firmati nemmeno da Beppe Grillo, ma da Davide Federico Dante Casaleggio e Pietro Dettori.
Sembrava fosse un partito, invece era un calesse.
Ma conviene cominciare terra terra, dagli scontrini. Nel M5S non se ne vede più uno da un pezzo. Gli ultimi risalgono alla fine del 2017.
Bisogna andare nella preistoria grillina, per ricordare che la scorsa legislatura era cominciata addirittura con espulsioni comminate ai parlamentari per carenze sul fronte della presentazione delle prove di spesa .
In piena campagna elettorale 2018, l’esplodere del caso dei finti bonifici ha fatto il resto. E la nuova legislatura è cominciata con il presidente della Camera Roberto Fico che si è visto rinfacciare i rimborsi taxi, quando si è fatto fotografare sull’autobus. Perchè mai continuare a prestare il fianco a tutto ciò? Cade così il mantra degli scontrini.
I parlamentari saranno tenuti a restituire 2 mila euro al mese, oltre ai 300 destinati alla Rousseau, e avranno diritto a un forfait per le spese di soggiorno, vitto e trasporto di tremila euro, senza dover presentare prove.
Non proprio da buttar via, visto che nel 2013 la regola era tenere al massimo tremila euro, non limitarsi a restituirne 2 mila (a «i nostri terranno 2500 euro al mese», proclamava Grillo al tempo dello Tzunami tour).
Nel partito mugugnano, ma intanto il famoso “tirendiconto” è in disarmo.
Fermo alla scorsa legislatura: ancora col faccione di Alessandro Di Battista, che invece è a zonzo per l’America, o dello stesso Di Maio, che ormai sta a via Veneto tra i ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro. I rendiconti ancora fermi alla scorsa legislatura, a Dicembre 2017: ma nel 2018 li hanno presentati in due.
Insieme agli scontrini, faremo più fatica ad avere i minuziosi rendiconti che – soprattutto al Senato – i gruppi parlamentari M5S fornivano.
C’è da dire, anzi, che il gruppo Camera si è già  aggiornato. Tutt’ora, in ritardo vistoso, non ha ancora fornito il link ufficiale al bilancio 2017, si è limitato a dare anticipazioni all’agenzia di stampa Adnkronos: e in effetti sono bastati a far venire i brividi.
Non volevano i soldi pubblici, anzi lo scrivono tutt’ora sul sito: «Non riceve alcun finanziamento pubblico». Ma attraverso i contributi di Camera e Senato ne hanno presi eccome. E tanti: 32 milioni di euro, complessivamente, in un quinquennio.
Soldi incassati dal movimento, attraverso i gruppi parlamentari, e poi spesi. Tutti. Tanto da finire in rosso.
Osservando l’andamento, si vede che nel quinquennio le spese sono esplose, a partire dal 2015. E hanno finito per rosicchiare i soldi messi da parte nel primo biennio, più virtuoso.
Il gruppo della Camera ha certificato un quasi un milione in rosso per il 2017, 803 mila euro per la precisione. Il francescanesimo, totalmente abbandonato .
E dove sono andati questi soldi?
Oltre che nella sempre crescente numero di dipendenti, in collaborazioni, consulenze e incarichi esterni. Per la “comunicazione” e non solo.
Già  nel 2016, solo il comparto era lievitato del 375 per cento, superando il mezzo milione di euro di spese. Per il 2017, il caso più notevole è anche il più curioso: quello Domenico De Masi, il sociologo forse più amato – e di certo più pagato – dai Cinque stelle (almeno prima che passasse nel comitato promotore di Leu).
Le due ricerche da lui svolte (insieme con un team di 14 persone, ha poi precisato), sono la voce più pesante della spesa di 183 mila euro devoluti in servizi (il restante è andato alla Ipsos, per due sondaggi). Un’enormità .
Nella nota al rendiconto, si precisa che i risultati della prima ricerca sono stati presentati, quelli della seconda mai, perchè dovevano essere il cuore di un convegno organizzato per febbraio 2018, e «successivamente rimandato a causa delle imminenti elezioni» (evidentemente non preventivabili).
La spesa sempre crescente – a fronte di donazioni degli attivisti grillini che si aggirano attorno a una media fissa di 27-29 euro a testa – è del resto un dato comune nei molti bilanci presentati dai Cinque stelle. E si dice “molti” non a caso.
Pur non volendo accedere ai contributi pubblici (cioè ai rimborsi elettorali e al meccanismo del 2 per mille), infatti, il Movimento Cinque stelle ha presentato almeno il triplo dei bilanci necessari, in una moltiplicazione di numeri che (per paradosso) si traduce in mancata chiarezza.
Secondo quanto risulta pure alla commissione per la Trasparenza, detta Commissione Calamaro dal nome del suo presidente, e alla quale i partiti debbono presentare i loro rendiconti, il Movimento sembra essere uno e trino: cioè per ognuno dei primi tre anni della scorsa legislatura (unici dati finora disponibili) ha presentato tre bilanci.
Quello del Comitato elettorale per le elezioni politiche 2013, quello per le europee del 2014, e infine, quello dell’Associazione MoVimento Cinque stelle che si è presentata alle elezioni (si tratta dell’Associazione tra Grillo, suo nipote e il commercialista Nadasi, costituita nel 2012; quella che si è presentata alle ultime elezioni e che ha Di Maio come capo politico ancora non ha presentato bilanci).
A tutti questi bilanci si aggiungono i due dell’Associazione Rousseau (nata a metà  2016). Il risultato complessivo rasenta un Picasso nel periodo cubista.
Ci sono molti più bilanci di quelli che dovrebbero esserci, perchè per la legge l’obbligo a trasmettere i rendiconti è di chi ha ottenuto il 2 per cento dei voti o ha almeno un eletto (ma non hanno obblighi i comitati elettorali, e tanto meno le Associazioni come la Rousseau che formalmente si occupa solo della piattaforma on line di M5S).
E si finisce per avere un quadro incongruo: l’unico organismo che dovrebbe aver soldi, cioè il Movimento cinque stelle, non li ha.
In compenso, in tutte le sue molteplici incarnazioni, finisce in passivo: non c’è n’è uno che nel giro di un paio d’anni non abbia almeno 4 mila euro di rosso.
Per converso, in tanta moltiplicazione, mancano tasselli che logicamente sarebbero fondamentali: manca ad esempio il primo rendiconto del comitato elettorale 2013, cioè quello dei fondi raccolti per le politiche che videro per la prima volta M5S diventare titolare di un quarto dei voti degli italiani.
Qualcosa si ricava nel rendiconto successivo, quello del 2014, nel quale si dichiara che l’anno prima c’erano stati un totale di 737 mila euro di contributi (di cui 41 mila dall’estero), e uscite per complessivi 626 mila euro.
In compenso, il Movimento vero e proprio conta nello stesso periodo sulle sole quote associative: 600 euro, poi 800, poi mille. Il suo massimo di spesa riguarda la registrazione del simbolo (4 mila euro).
Molti più soldi si ritrova a gestire il comitato per le elezioni europee del 2014. Parte con 617 mila euro di contributi (di cui 39 mila dall’estero) ne spende per la campagna elettorale 413 mila. I restanti 200 mila circa vengono in parte girati alla causa del mai celebrato referendum no euro (45 mila nel 2014, 30 mila nel 2015), altri in spese per lo più non specificate.
Intorno ai soldi raccolti per le europee si verifica peraltro un caso di strani conteggi: nel counter collocato sul sito del Movimento, in alcuni momenti aumenta il numero dei contribuenti senza che aumenti il totale, in altri momenti accade l’inverso.
Come se fossero numeri a caso, il che quantomeno non è estetico: ufficialmente vale alla fine il rendiconto (dove il numero dei contribuenti non c’è).
Nel quale si segnala come quello di Beppe Grillo, 54 mila euro circa, sia in pratica l’unico ad aver superato i 10 mila euro. Il tutto, comunque, è niente rispetto ai 32 milioni che arrivati via Parlamento, e ancor meno rispetto a quelli che arriveranno: basti pensare che i parlamentari sono più che raddoppiati da 126 a 331.
In questo delirio di bilanci, ecco sorgere l’Associazione Rousseau.
Fondata l’8 aprile 2016 da Davide e Gianroberto Casaleggio (quattro giorni prima della sua morte), alla fine di quell’anno era in attivo di 79 mila euro, nel 2017 è già  in passivo secondo la solita tendenza: 135 mila euro il disavanzo di gestione.
Dice Davide Casaleggio che la maggior parte dei soldi (89 mila euro) sono serviti a rendere i dati degli iscritti più sicuri, dopo che il sistema è stato bucato più volte dagli hacker. Di certo, 31 mila e spicci la Rousseau li ha messi a bilancio nel 2017 prevedendo che le sarebbero serviti, al centesimo, nel febbraio 2018 , per pagare una causa persa contro espulsi romani da M5S.
Più ancora che i soldi, tuttavia, è il sistema in crescita a dover essere messo sotto la lente.
Alcuni fattori mostrano infatti come il sistema Casaleggio sia sempre più attivo ed operante. Il Rousseau City lab che si citava all’inizio ne è un tassello. Casaleggio e i suoi soci girano l’Italia per mostrare come funziona il sistema della democrazia diretta. La tecnodemocrazia.
Dentro un bianco mouse gonfiabile, spiegano il futuro. E a illustrarlo, non c’è Luigi Di Maio, capo politico di M5S. C’è Enrica Sabatini, socia di Rousseau.
Che parla di «nuovi modelli di partecipazione», «democrazia diretta, invece che delegata», una «rivoluzione culturale» rispetto alla quale «in Italia ci sono pregiudizi», anche se «i risultati ci danno ragione, essendo arrivati al governo di questo Paese». Eccolo, il link, persino spudorato: è la Rousseau, ad essere arrivata al governo. I risultati le danno ragione.
Lo stesso Casaleggio, parlando durante la serata de “il mio voto conta” l’ha detto ancora meglio: «La consapevolezza dei propri diritti di cittadinanza digitale si sta alzando, un nuovo tipo di diritti e di strumenti . Oggi gli strumenti per esercitare questi diritti non sempre accessibili, ma quando lo diventano poi si pretendono, proprio come quelli che abbiamo creato con Rousseau».
Insomma l’accesso alla rete è «un diritto», persino sancito nel contratto di governo tra lega e cinque stelle, e questo è «un primo passo verso il riconoscimento di nuovi diritti, che stiamo cominciando a costruire anche grazie a Rousseau».
Ecco Davide che recupera il padre, le sue direttrici, e le porta su nuovi orizzonti. Senza dimenticare pure l’aggancio con il mito olivettiano: «In un certo senso siamo figli di Adriano.
E oggi la sua idea di comunità  è il faro che ci indica la strada al centro di Rousseau», scrive Davide su Facebook a inizio luglio. Il mondo che gli gira attorno, del resto, funziona in maniera sempre più integrata. Tra echi olivettiani, e gli approdi più contemporanei.
Come quello di Edoardo Narduzzi, amico di Gianroberto Casaleggio, che lavorò con lui alla WebbEgg e costruì la Netikos, esperto di startup, criptovalute e blockchain, è stato uno degli investitori di Pipero, ristorante nel quale si sono incontrati Davide Casaleggio e Luca Lanzalone, pochi giorni prima del suo arresto. Un’altra società  di Narduzzi, la Mashfrog, è nella partnership degli organizzatori del master sulle criptovalute organizzato dalla Link University, l’ateneo privato che ha un rapporto privilegiato coi Cinque stelle.
L’università  che adesso sta per aprire una nuova sede a Napoli. Proprio nell’area della ex Olivetti, ma sarà  certamente un caso.

(da “L’Espresso”)

This entry was posted on giovedì, Luglio 19th, 2018 at 22:06 and is filed under Costume. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

« L’ALLARME DEI MAGISTRATI SULLA RIFORMA DELLA LEGITTIMA DIFESA: “COSI’ SI RISCHIA DI LEGITTIMARE L’OMICIDIO”
BOERI IN TRE MOSSE STENDE DI MAIO SULLE POLEMICHE PER I NUMERI INPS FINITI NEL DECRETO DIGNITA’ »

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.849)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Luglio 2025 (147)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Luglio 2025
    L M M G V S D
     123456
    78910111213
    14151617181920
    21222324252627
    28293031  
    « Giu    
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • L’ASSALTO SOVRANISTA ALLE POLTRONE: FRATELLI, CUGINI, VECCHI ARNESI E SCONOSCIUTI CON IL CURRICULUM DEBOLE: L’ULTIMA NOMINA È QUELLA DI MICHELE SCISCIOLI, FEDELISSIMO DI GIORGETTI, ALLA ZECCA DELLO STATO (AL POSTO DI UN ALTRO COCCO DEL MINISTRO, FRANCESCO SORO, DIVENTATO DG AL MEF)
    • PER GIORGIA MELONI IL PARLAMENTO È SOLO UN INGOMBRO: IL GOVERNO DEI SEDICENTI PATRIOTI HA CENTRALIZZATO A PALAZZO CHIGI E NEI MINISTERI L’ATTIVITÀ LEGISLATIVA, HA UNA MEDIA DI 2,9 VOTI DI FIDUCIA AL MESE, E HA FATTO REGISTRARE IL RECORD DI DECRETI: IL 37% DELLE 211 LEGGI APPROVATE
    • SI METTE MALE IN SICILIA PER LA MELONIANA ELVIRA AMATA, L’ASSESSORE REGIONALE AL TURISMO FINITA NELLA MEGA INCHIESTA SUL PRESUNTO SISTEMA DI CORRUZIONE E SPARTIZIONE ALLA REGIONE
    • SEQUESTRATA LA SEDE DEL MOVIMENTO DI ESTREMA DESTRA “AVANGUARDIA TORINO” I CUI MEMBRI “ESALTAVANO METODI FASCISTI E NAZISTI”
    • E TI PAREVA: SI È SUICIDATO IL MINISTRO DEI TRASPORTI RUSSO ROMAN STAROVOIT: DOPO 14 MESI AL SUO POSTO, QUESTA MATTINA IL 52ENNE ERA STATO RIMOSSO DA PUTIN
    • UNO SPETTRO S’AGGIRA PER L’EUROPA, L’EMERGENZA ABITATIVA: DA DUBLINO A BARCELLONA FINO A MILANO, LE PERSONE NON RIESCONO PIÙ A PERMETTERSI UNO STRACCIO DI CASA
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA