AIR FRANCE PRONTA A SALIRE IN ALITALIA: POSSIBILI 2.000 LICENZIAMENTI
LA COMPAGNIA FRANCO-OLANDESE PRESENTERA’ UNA PROPOSTA MA NON VUOLE SUPERARE IN OGNI CASO LA SOGLIA DEL 50% PER NON CONSOLIDARE LE PASSIVITA’
Air France presenterà proposte per una ristrutturazione del debito di Alitalia, ritenendo che le necessità finanziarie di Alitalia non siano colossali.
“Per limitare i rischi, Air France-Klm sarebbe pronta a partecipare a una ricapitalizzazione di Alitalia e ad acquistare i titoli che non trovano acquirenti, in modo da assicurarsi il controllo della compagnia ma senza passare la soglia del 50%, al fine di non dover consolidare il debito di Alitalia” afferma il quotidiano Les Echos citando alcune fonti, secondo le quali la proposta sarebbe accompagnata da condizioni precisa in termini di ristrutturazione del debito.
Un’ipotesi confermata anche dall’ad di Air France-Klm, Alexandre de Junica secondo cui l’aumento della quota in Alitalia è un obiettivo “alla portata” del vettore: “Le necessità finanziarie di Alitalia non sono colossali e sono alla portata di Air France-Klm, per quanto non sia certo il momento migliore. Il problema e come risollevare Alitalia e a quale prezzo, su un mercato nazionale fortemente penetrato dalle compagnie low-cost e del Golfo, alle quali il governo italiano ha concesso parecchi diritti di traffico”. Minimizza per il momento il ministro Flavio Zanonato, che puntualizza: “Non c’è nulla di concreto”.
A queste notizie si levano le prime paure e gli allarmi, come quello lanciato da Antonio Divietri, presidente di Avia, l’associazione degli assistenti di voli italiani, che paventa il rischio di duemila licenziamenti con il passaggio ai francesi.
Non si tratterebbe, tornando all’operazione, di cancellare il debito ma di renderlo più sopportabile.
Sugli 1,1 miliardi di euro di debito, due terzi sono legati all’acquisto di aerei e – mette in evidenza Les Echos – potrebbero essere rinegoziati a condizioni più favorevoli nel quadro di un’integrazione in seno a Air France-Klm.
Una tale revisione implicherà la revisione degli accordi conclusi nel 2008 con la società AP Fleet di Carlo Toto, con base in Irlanda, divenuta il maggiore fornitore di aerei Alitalia.
E così dopo mesi di quasi ostentato disinteresse (per lo meno nelle dichiarazioni ufficiali) per la partita italiana, giustificato con il problematico andamento dei conti del gruppo franco olandese, Oltralpe “è maturata un’apertura su Alitalia” che metterebbe all’angolo ogni pretesa di preservare l’italianità della compagnia tanto sbandierata fin dalla costituzione della cordata che rilevò l’ex compagnia di bandiera in dissesto, cinque anni fa. Air France-Klm, che ha chiuso il primo semestre 2013 con quasi 800 milioni di perdite, è però impegnata in un piano di riduzione del proprio indebitamento, mentre un’altra incognita è costituita dall’atteggiamento della componente olandese del gruppo, “più reticente” a un rafforzamento in Alitalia, che invece trova maggiore consenso presso la compagine francese.
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