AL CAMPIDOGLIO SI PREPARA L’ADDIO AD ADRIANO MELONI: “SOLO UN TECNICO CHE COLLABORA CON CASALEGGIO, NON E’ DEL M5S”
SECONDO IL “NEMICO” ANDREA COIA “PUO’ ESSERE SOSTITUITO”… SI ERA RIBELLATO ALL’INCIUCIO DELLA GIUNTA CON IL CLAN DEI TREDICINE
L’assessore al Commercio e Turismo di Roma, Adriano Meloni, può essere sostituito? “Secondo me sì, ma non decido io”. Così il presidente della commissione Commercio di Roma, Andrea Coia, ha risposto, interpellato dai cronisti al suo arrivo in Campidoglio, secondo quanto riporta l’agenzia Omniroma.
“Meloni è un tecnico — ha aggiunto Coia -, che ha qualche collaborazione con Casaleggio, non è del M5S”.
Qualche giorno fa Meloni, a colloquio con il Messaggero, aveva accusato il M5S di essere legato ai Tredicine, coniando, a proposito del consigliere Coia, il neologismo “Coidicine“. Poi l’assessore, in una comica dichiarazione su Facebook, si era scusato con Coia accusando i giornali. Ora Coia gli dà ufficiosamente il benservito in attesa delle decisioni della sindaca Virginia Raggi, che sarebbe orientata a sostituirlo.
Rispondendo a una domanda sulle scuse dell’assessore, poi, Coia ha detto: “Una cosa sono le scuse e un’altra le smentite”.
E ancora: “Ci sono novanta giorni per la querela”, ha aggiunto a chi gli chiedeva se avesse intenzione di querelare l’assessore.
Infine rispetto a un chiarimento con l’assessore Meloni ha risposto: “Ci ho parlato prima” delle dichiarazioni a mezzo stampa “tante volte, dopo no, non c’è stato un confronto. Bisogna distinguere il piano personale da quello lavorativo, noi dobbiamo portare avanti il nostro lavoro”.
Rispetto alla data per l’apertura della festa, qualora si raggiungesse un accordo con gli operatori sui costi per la sicurezza, Coia ha spiegato: “Non prima dell’otto dicembre”. I costi per la sicurezza, a carico degli operatori, così come emerso da una precedente riunione di venerdì scorso ammonterebbero a circa 450mila euro più iva, da suddividere tra i circa 50 vincitori del bando.
“Noi andiamo avanti per realizzare la festa della Befana a piazza Navona, è una scelta degli operatori se ritirare il titolo o no”, ha concluso Coia.
(da “NextQuotidiano”)
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