AL “FOCONE” ESPLODE LA LEGA LIGURE: ELETTO IL NUOVO SEGRETARIO, MA MANCAVA IL NUMERO LEGALE E PARTE IL RICORSO DELLA VECCHIA GUARDIA
SALVINI PENSA BENE DI NON FARSI VEDERE COSI’ EVITA LE DOMANDE SU BELSITO A PROCESSO… L’ELEZIONE PILOTATA DA CHI A PROCESSO PER PECULATO CI ANDRA’ A BREVE
Nelle vecchie armi da fuoco, il focone era un piccolo foro praticato nella culatta, attraverso il quale
il fuoco dell’innesco si comunicava alla carica di lancio.
Sarà stato forse un segno del destino che la Lega Nord di Genova abbia scelto proprio il “Focone”, una pizzeria di Sturla, come sede dell’elezione del nuovo segretario cittadino.
Perchè l’annuncio del lancio c’è stato, ma l’arma ha fatto cilecca.
La storia è questa: andava rinnovata la carica di segretario cittadino del partito e, tra molti malumori della base, il “candidato unico” è stato imposto dal segretario regionale Rixi, colui che a giugno dovrà rispondere di peculato di fronte al tribunale di Genova per le spese pazze in Regione (scontrini per oltre 80.000 euro di spese personali addebitate all’Ente).
Mentre una parte del partito era orientato per Alessio Piana (inviso a Rixi), è stato imposto Stefano Garassino “per acclamazione”.
Il problema nasce proprio dal fatto che “acclamazione” pare non ci sia stata.
Quando è iniziata la conta per fare la votazione erano presenti solo 51 dei 126 iscritti con diritto al voto. Mancava quindi il numero legale.
Telefonate struggenti con preghiera di raggiungere la pizzeria e alle 23 finalmente si è potuto votare.
Ma all’interno il malumore è rimasto. Nel partito dei (cosiddetti) duri e puri sono in tanti a chiedersi perchè il segretario Matteo Salvini ha ritirato la costituzione di parte civile nei confronti dell’ex tesoriere della Lega. L’ha mica fatto perchè ogni tanto Francesco Belsito minaccia di presentare un dossier alla magistratura? E chi avrebbe paura di questo dossier?
In molti speravano che Salvini fosse arrivato al “Focone” (come aveva promesso) per chiederglielo direttamente.
Ovviamente se ne è ben guardato.
A quel punto accade l’imponderabile: la metà più uno si dissolve perchè oltre venti iscritti escono e fanno mancare il numero legale, ma gli altri procedono lo stesso nella votazione.
Il neoeletto non fa in tempo a dire che “il voto unanime dimostra quanto la Lega Nord sia compatta nelle scelte importanti” che parte la lettera per via Bellerio in cui ben 25 esponenti della Lega ligure chiedono al segretario federale Matteo Salvini di annullare il congresso per mancanza del numero legale: “molti se n’erano già andati prima della votazione e non è stato fatto l’appello che avrebbe dimostrato che non era presente la metà degli aventi diritti più uno.”
Meno male che erano compatti…
Alla peggio Garassino potrà sempre tornare al Civ di piazza della Vittoria dove si era distinto per richiedere al Comune più cestini per i rifiuti.
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