ALL’UNIVERSITÀ SI TRAVESTIVA DA DONNA, ORA È DIVENTATO L’OLTRANZISTA ANTI LGBT CANDIDATO VICE DI TRUMP
LA FOTO IMBARAZZANTE DI JD VANCE CON PARRUCCA BIONDA E GONNELLONA: L’IMMAGINE È STATA SCATTATA A YALE NEL 2012 ED È STATA RICONDIVISA DAGLI ACCOUNT DELLA “BESTIOLINA” DEMOCRATICA, CON HASHTAG #SOFALOREN…. VANCE È NOTO PER LA SUA CONTRARIETÀ ALL’ABORTO E AI DIRITTI LGBT
Un’immagine di JD Vance vestito da donna e con una parrucca bionda è stata postata su X, precedentemente noto come Twitter, domenica. L’immagine si è rapidamente diffusa e ha iniziato a fare tendenza con l’hashtag #SofaLoren, un riferimento all’iconica attrice italiana Sophia Loren e alle false affermazioni secondo cui il senatore repubblicano avrebbe fatto sesso con un divano.
Un portavoce del candidato repubblicano alla vicepresidenza non ha negato l’autenticità della foto quando è stato contattato dal Daily Beast e non ha offerto ulteriori commenti.
La fonte che ha diffuso la presunta foto, Travis Whitfill, afferma che l’immagine è stata scattata da un compagno di classe di Yale nel 2012, quando Vance frequentava la facoltà di legge dell’università, e gli è stata inviata da un altro amico. Whitfill l’ha poi inviata al conduttore del podcast Matt Bernstein, che l’ha pubblicata su X.
“Proviene da una chat di gruppo di compagni di classe di Vance ed è di un amico di un amico”, ha dichiarato al Daily Beast. “Credo sia stata presa da Facebook e scattata a una festa di Halloween”. Whitfill ha anche scritto del suo ruolo nel portare alla luce la foto, condividendo gli screenshot della conversazione di testo in cui ha ricevuto la foto per la prima volta.
Molti commentatori online hanno collegato la presunta storia di travestitismo di Vance con la sua storia legislativa, da tempo motivo di preoccupazione per i gruppi di difesa LGBTQ+.
Il senatore dell’Ohio ha introdotto il “Protect Children’s Innocence Act”, che mira a criminalizzare le istituzioni mediche che forniscono cure per l’affermazione del genere ai minori.
Il candidato repubblicano alla vicepresidenza sostiene anche misure volte a limitare la discussione in classe dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere e ha definito “battipista” i critici della cosiddetta legge “non dire gay”
(da agenzie)
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