ANONYMOUS ATTACCA E RENDE IRRAGGIUNGIBILE IL SITO DEL GOVERNO RUSSO
DIFFUSI 40.000 DOCUMENTI DELL’ISTITUTO DI SICUREZZA NUCLEARE DI MOSCA
Lo avevano promesso nei giorni scorsi e l’offensiva nei confronti di principali portali legati al governo e alle istituzioni prosegue a spron battuto. L’ultima rivendicazione di Anonymous è arrivata poco prima della mezzanotte. A essere colpito è stato il sito ufficiale del governo russo che risulta irraggiungibile da diverse ore.
Il collettivo di hacker che si è unito alla “guerra” telematica e informatica nei confronti del Cremlino dopo l’invasione dell’Ucraina da parte dei russi, ha colpito – dunque – anche il portale di riferimento dell’esecutivo. Dalle 23.30 di domenica 27 febbraio, infatti, quel sito non è più irraggiungibile. Né nella sua versione in lingua russa, né in quella inglese. La rivendicazione è arrivata attraverso uno dei tanti profili Twitter relativi ad Anonymous e si aggiunge ai tanti altri attacchi che si sono susseguiti negli ultimi giorni.
Prima il sito ufficiale del Ministero della Difesa, poi quello alla televisione di Stato russa: trasmissioni interrotte per qualche secondo per mandare in onda bandiere e canzoni ucraine.
Negli ultimi giorni però il collettivo hacker Anonymous ha deciso di alzare il tiro. Ieri gli attivisti hanno dichiarato una guerra totale contro Putin che non avrebbe risparmiato nemmeno i suoi dati personali.
Ora il passo in avanti: l’account Twitter @Doemela_X ha rilanciato un link pubblicato su Anonfiles.com, il portale in cui gli hacker della rete Anonymous diffondono i file sensibili trafugati durante le loro azioni. Da questo link è possibile scaricare circa 40 mila documenti attribuiti all’Istituto di Sicurezza Nucleare di Mosca.
econdo le informazioni pubblicate sul sito dell’Istituto, questa struttura è stata fondata nel novembre del 1988 e si occupa di fare ricerche per migliorare e monitorare la sicurezza degli impianti nucleari in Russia.
Non è chiaro cosa ci sia in questi documenti: al momento infatti nel file originale ci sono solo testi e tabelle scritti in russo. La paternità dell’azione è ricondotta al gruppo Battalion 65′, legato ad Anonymous.
L’account che ha rilanciato l’attacco ha poco più di 5 mila follower ma è stato ripreso anche dal profilo Twitter @YourAnonNews da oltre 7 milioni di follower. Per prassi Anonymous non ha un profilo ufficial su Twitter ma gli attivisti che contribuiscono a queste azioni rilanciano tutto dai loro canali. @YourAnonNews raccoglie e ripubchtlica tutte queste segnalazioni.
L’attacco all’agenzia di stampa russa Tass
Nelle ultime ore Anonymous ha messo a segno anche un altro attacco. Questa volta il bersaglio è stato il sito dell’agenzia di stampa russa Tass. Il portale del sito è stato cancellato ed è apparso un messaggio con scritto: «Tra qualche anno vivremo come in Corea del Nord. Che cos’è per noi? Mettere Putin nei libri di testo? Questa non è la nostra guerra, fermiamola! Questo messaggio verrà eliminato e alcuni di noi verranno licenziati o addirittura incarcerati. Ma non ce la facciamo più…».
Il messaggio era sigillato dal logo di Anonymous e firmato con questa formula: «Indifferent journalists of Russia». Dopo l’attacco, il sito è rimasto irraggiungibile per diverso tempo.
(da agenzie)
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