ARRIVA LA BOMBA: LA PROCURA DI MILANO AVREBBE APERTO UN FASCICOLO DOVE SI IPOTIZZA IL REATO DI CONCUSSIONE NEI CONFRONTI DI DUE MEMBRI DI PRIMO PIANO DEL GOVERNO, SULLA VICENDA MPS-MEDIOBANCA
“LETTERA43”: “I MAGISTRATI MILANESI SI SAREBBERO MOSSI DOPO LA PRESENTAZIONE DI UN ESPOSTO DA PARTE DI UN SOCIO. VI SAREBBERO REGISTRAZIONI IN GRADO DI DOCUMENTARE PRESSIONI ESERCITATE AI MASSIMI LIVELLI SU ALCUNI SOCI DI PIAZZETTA CUCCIA PERCHÉ ADERISSERO ALL’OFFERTA DELLA BANCA SENESE E NON PARTECIPASSERO ALL’OPS DELLA MERCHANT BANK MILANESE SU BANCA GENERALI”
Nuovo terremoto in vista sulla vicenda Monte Paschi-Mediobanca. Secondo indiscrezioni
raccolte daLettera43, la Procura di Milano avrebbe aperto un fascicolo dove si ipotizza il reato di concussione nei confronti di due membri di primo piano del governo.
I magistrati milanesi si sarebbero mossi dopo la presentazione di un esposto da parte di un socio. Secondo fonti qualificate, vi sarebbero registrazioni in grado di documentare pressioni esercitate ai massimi livelli su alcuni soci di Piazzetta Cuccia perché aderissero all’offerta della banca senese e non partecipassero all’Ops della merchant bank milanese su Banca Generali. Ops che infatti è stata respinta il 21 agosto dall’assemblea dei soci.
L’inchiesta sull’acquisto di azioni Mps vendute dal Mef
L’operazione Mps su Mediobanca rischia di uscire dal mero ambito finanziario per assumere connotazioni politiche inquietanti. E di acuire lo scontro in corso tra magistratura e
governo.
A ciò si aggiunge il fascicolo già aperto dalla stessa Procura sul presunto “concerto” tra Caltagirone, Delfin, Anima e Bpm nell’acquisto di azioni Mps vendute dal Mef e intermediate da banca Akros. Un’ipotesi di reato che, intrecciata con la pista della concussione, potrebbe aprire scenari inediti su un’operazione che è destinata a cambiare la fisionomia della finanza italiana.
(da .lettera43.it)
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