ARRIVA LO SPOT DELLO SGOMBERO DEI BIVACCHI SUL LUNGOTEVERE, ORA I CLOCHARD SI TRASFERIRANNO ALTROVE
VIGILI URBANI, AMA E AGENTI MOBILITATI PER CACCIARE I BARBONI SOTTO IL PONTE FABRICIO DOVE E’ CADUTO IN ACQUA LO STUDENTE AMERICANO… MA NON FUNZIONA COSI’: SE NON SI DANNO ALTERNATIVE SERVE SOLO A SPOSTARE IL PROBLEMA ALTROVE
E’ iniziato lo spot a Cinquestelle: “Non ci possono essere baraccopoli nè sugli argini del Tevere, nè da nessun altra parte”. Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi che stamani ha partecipato a un’operazione mediatica (con più telecamere che disperati) di sgombero e di bonifica dai rifiuti sulle banchine del Tevere, cui hanno preso parte polizia, vigili urbani e Ama. Gli agenti hanno cominciato dal ponte Fabricio, all’altezza dell’isola Tiberina, a poche centinaia di metri dal punto in cui lo studente americano Beau Solomon è stato gettato in acqua, dopo aver reagito a una rapina.
Gli agenti hanno rimosso i primi insediamento abusivi di senza fissa dimora che da tempo occupano le sponde del Tevere. Presente sul posto anche l’assessora all’Ambiente Paola Muraro, che ha seguito il blitz iniziato alle 8 di questa mattina.
“Bisogna ripristinare legalità : stiamo dando risposte ai cittadini – ha detto Muraro – a Roma sono saltate le regole, oggi qui stiamo ripristinando le regole. Senza rispetto delle regole non c’è legalità . Con i presidenti di municipio si sta predisponendo un intervento massiccio sui rifiuti. Stiamo lavorando anche sulle telecamere in prossimità delle zone dei rifiuti. Ma sono i cittadini i primi a dover intervenire” ha concluso.
Fino a che qualcuno ha posto alla Raggi la domanda più logica e semplice: “Che ne sarà dei senzatetto?”
Solitamente quando si interviene è già pronta una soluzione alternativa, accade così nelle città civili, in modo da evitare che il problema si sposti semplicemente da un luogo ad un altro.
La Raggi si è arrampicata sugli specchi: ” Bisognerà trovare una soluzione, non possiamo accettare una baraccopoli, nè qui sugli argini del Tevere nè da nessuna parte”.
Appunto: i servizi sociali di un Comune servono a questo, a programmare gli interventi dopo aver trovato una soluzione per i senzatetto.
Non a tappullare un buco in una condotta sotto pressione per poi farla esplodere altrove.
Dio ci salvi dagli apprendisti stregoni.
(da agenzie)
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