ASSISTENTI CIVICI, PIOVONO CRITICHE
L’EX QUESTORE SERRA: “DILETTANTI MANDATI ALLO SBARASGLIO, A RISCHI DI INSULTI E LEGNATE, NON HANNO ALCUN POTERE, SI METTONO QUESTE PERSONE A REPENTAGLIO”
E’ polemica sulla “carica” dei 60mila assitenti civici che il governo intende mettere a disposizione dei Comuni per gestire gli ingressi negli spazi pubblici, facendo rispettare il distanziamento sociale.
E così, mentre i sindaci sono favorevoli all’iniziativa, nel mondo politico fioccano le critiche e i dubbi sulla reale utilità di una tale misura, anche all’interno della maggioranza.
“Se apri i locali nei luoghi dove ci sono i locali le persone ci vanno. Se non vuoi che ci vadano o vuoi che ci vadano in numero limitato, organizzi prima afflusso, modalità e controlli. Non servono assistenti civici. Servono ministri che facciano i ministri e amministratori che facciano gli amministratori”, scrive su Facebook il deputato del Pd Matteo Orfini.
Anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi si dichiara d’accordo con Orfini: “Come spesso accade la penso come Matteo @Orfini #assistenticivici”, scrive su Twitter, rilanciando il post del democratico.
“#assistenticivici Per cosa? Perchè? Con quali compiti? Ma davvero dopo la bufala dei navigator dobbiamo subire anche questa sciocchezza?”, aggiunge il deputato di Italia viva Gennaro Migliore su Twitter.
“La proposta degli assistenti civici è sbagliata – commenta il senatore di Leu Francesco Laforgia – perchè riflette un’idea di lavoro povero, poco o per nulla retribuito e destinato a percettori di un qualche sostegno dello Stato che devono sentirsi perennemente in debito con lo stesso”
Dubbi vengono espressi anche dall’ex questore, prefetto e politico Achille Serra: “Le ‘guardie civiche’ incaricate, tra le altre cose, di controllare la movida, sarebbero dilettanti allo sbaraglio – dice – privi di ogni esperienza, a rischio di un ‘vaffa’ o di legnate. Si mettono queste persone a repentaglio. Non hanno nessun potere -continua – hanno una casacca addosso, vanno in mezzo alla movida di ragazzi pieni di birra e, se gli va bene, si pigliano qualche cattiva parola, se gli va male pure le botte”.
Il ministero guidato da Francesco Boccia ha chiarito che gli assistenti civici non avranno un potere di intervento immediato. La loro attività di controllo si esaurirà al massimo nella segnalazione ai vigili e alle forze dell’ordine di eventuali situazioni di assembramento. Gli assistenti civici, inoltre, non saranno retribuiti.
(da agenzie)
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