ASSOLTI I DUE MIGRANTI CHE NON VOLEVANO TORNARE IN LIBIA, DIECI MESI IN GALERA DA INNOCENTI GRAZIE AL GOVERNO: “HANNO AGITO PER LEGITTIMA DIFESA, OPPORSI A ESSERE RISPEDITI IN LIBIA NELLE BRACCIA DEGLI AGUZZINI NON E’ REATO”
SALVINI E TONINELLI CHE LI AVEVANO CHIAMATI DELINQUENTI SONO STATI DENUNCIATI ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA PER VIOLAZIONE DEI DIRITTI DELL’UOMO
Salvini, garantista con i bancarottieri di casa sua, è sempre stato giustizialista a priori con i poveri e i migranti, colpevoli a prescindere e sempre descritti come malfattori o potenziali terroristi
Ma le cose non sono così: verranno depositate fra 15 giorni le motivazioni con cui il giudice Piero Grillo ha assolto il ghanese Ibrahim Amid e il sudanese Ibrahim Titani Bichara.
Erano accusati di violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per i fatti dell’8 luglio 2018, quando il rimorchiatore Vos Thalassa dell’armatore olandese Vroon Offshore ha soccorso e tentato di riportare in Libia 67 migranti soccorsi nel Mediterraneo su di una barca in difficoltà vicino a una piattaforma petrolifera nella zona Sar libica
Il capitano fu costretto a chiamare la Guardia costiera parlando di “ammutinamento” a bordo da parte dei migranti e di rischi per la sicurezza dell’equipaggio, salvo poi ridimensionare l’accaduto nei giorni successivi.
In totale vennero tratte in salvo 67 persone che poi vennero trasbordate sulla nave Diciotti della Guardia costiera che sbarcò a Trapani
I due sono stati assolti dai reati a loro ascritti in concorso perchè “il fatto non costituisce reato, essendo scriminati dalla legittima difesa” ha scritto il giudice dell’Ufficio Gip del Tribunale di Trapani nel dispositivo della sentenza 112/19 rilasciato il 23 maggio per il procedimento celebrato con rito abbreviato, disponendo la scarcerazione immediata dei due migranti dopo dieci mesi di detenzione
L’esito inedito del procedimento, con il richiamo alla “legittima difesa”, può avere conseguenze su altre due vicende in corso: il pubblico ministero Andrea Tarondo, prima di chiedere una condanna a due anni, ha infatti proposto al gup di “sollevare davanti alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea in Lussemburgo una questione pregiudiziale circa la compatibilità tra la zona di ricerca e salvataggio autodichiarata nel 2018 dalla Libia e le norme europee sul divieto di respingimento”
Mentre gli avvocati Marina Mori e Paolo Oddi hanno presentato un ricorso alla Corte di Strasburgo “sulla violazione da parte dell’Italia dell’art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo circa l’equo processo, violato quando ad anticipare dichiarazioni colpevoliste su chi ancora debba essere processato sono autorità pubbliche”.
Nei giorni del caso Vos Thalassa i ministri Salvini e Toninelli hanno infatti dichiarato a più riprese che i migranti in questione fossero “violenti dirottatori” che devono “scendere in manette” e “finire in galera”, apostrofandoli come “delinquenti” “facinorosi” da “punire” e “senza sconti”.
(da agenzie)
Leave a Reply