ATTENTATO A RANUCCI: ROBERTO SAVIANO PUNTA IL DITO CONTRO MELONI E FRATELLI D’ITALIA: “AVETE TRASFORMATO REPORT IN BERSAGLIO”
IL RIFERIMENTO E’ AI MANIFESTI AD ATREJU CON IL VOLTO DI RANUCCI INDICATO COME NEMICO
Roberto Saviano ha lanciato accuse pesanti al governo di Giorgia Meloni e anche al suo partito
Fratelli di Italia e ai giovani organizzatori della festa di Atreju identificati come responsabili del clima che ha consentito l’attentato al conduttore di Report, Sigfrido Ranucci. Saviano anche se non ha citato nomi e nemmeno sigle di partiti, ha alluso chiaramente a loro mentre era ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, insieme al regista Luca Guadagnino, alla giornalista di Repubblica, Annalisa Cuzzocrea e per brevissimo tempo anche allo stesso Ranucci.
Il j’accuse di Saviano diretto al governo in carica per l’attentato a Ranucci
Saviano ha esordito dicendo infatti: «Quello che oggi sta facendo la politica, soprattutto in questo momento la politica al governo è bersagliare la persona. Non criticare il suo lavoro o l’inchiesta. Ma considerare come un rivale o un nemico il giornalista fisicamente, usando il viso o usando il nome. Qualcuno da potere spendere sui manifesti in campagna elettorale, all’apertura dei loro festival. Come ci fosse un concetto per noi passato come
naturale, ossia che quando qualcuno si espone facendo il suo lavoro, raccontando il potere, debba fatalmente accettare che questa cosa gli comprometta la vita, che lo rende un bersaglio. Report è stato massacrato, continuamente. Intendo non criticata, perché la critica è necessaria al tuo lavoro. Ma non quando inizia ad esserci un continuo sospetto sulla tua persona: ti arricchisci, manipoli. Oppure: vota noi perché così lui sarà triste, lui sarà sconfitto…».
Lilli Gruber lo ha interrotto sorridendo: «È un esempio reale… siamo finiti…». E Saviano: «Reale, certo. Questo significa isolare quella persona soprattutto. Il messaggio che la politica manda quale è? Se prendete posizione, ne pagherete le conseguenze».
(da agenzie)
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