AUDIZIONE DI GHIZZONI: “COLLOQUI CON LA BOSCHI, MA NESSUNA PRESSIONE DA PARTE SUA”
“FU UN INCONTRO CORDIALE, SI PARLO’ DI UNA EVENTUALE INTERVENTO SU BANCA ETRURIA DA PARTE DI UNICREDIT, MA NULLA DI PIU'”
«Alla fine la ministra Boschi mi chiese se era possibile un intervento da parte di Unicredit su Banca Etruria, per un’acquisizione o una partecipazione nel capitale. Risposi che non ero in grado di dare una risposta nè positiva nè negativa, ma che stavamo esaminando il dossier. Ci lasciammo a fine meeting con questo accordo: l’ultima parola spettava a Unicredit, che avrebbe agito esclusivamente nel suo interesse»: Federico Ghizzoni conferma la versione di Ferruccio De Bortoli sulla storia di Maria Elena Boschi e Piazza Cordusio, escludendo “pressioni” da parte della ministra.
Poi Ghizzoni parla di una mail inviata da Marco Carrai in cui quest’ultimo gli chiede della banca, a cui lui rispose dicendo: “Ti confermo che stiamo lavorando, quando avremo finito contatteremo i vertici di Etruria per una risposta. La risposta alla banca gliel’abbiamo data il 29 gennaio 2015”.
Sulla Boschi Ghizzoni ricorda: “Fu un colloquio cordiale, non avvertii pressioni da parte del ministro Boschi e ci lasciammo su queste basi. Da quel momento in poi non ci sono stati ulteriori contatti, le strutture continuavano a lavorare su un’ipotesi di acquisizione” di Etruria.
La Boschi ha annunciato un’azione civile di risarcimento danni nei confronti di Ferruccio De Bortoli perchè nel suo ultimo libro, “Poteri Forti (o quasi)”, aveva raccontato la vicenda.
Il colloquio con la Boschi si svolse il 12 dicembre 2014. Alla richiesta di confermare quanto scritto nel libro di De Bortoli, Ghizzoni risponde: “L’incontro fu nel 2015 e nel 2014, non ho spiegato che un’altra delle ragioni per cui la ministra mi chiese se potevo valutare un ingresso in Banca Etruria erano le dimensioni della banca. Fu una richiesta che considerai abbastanza normale, ma soprattutto un CEO di una banca come Unicredit deve essere in grado di mettere in chiaro che è la banca che prende la decisione”.
«Da Boschi nessuna pressione»
Poi Ghizzoni racconta che l’analisi fu fatta dai tecnici della banca, senza alcuna pressione: alla fine si decise per il no viste le condizioni dell’istituto di credito.
(da agenzie)
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