BERLUSCONI, CHAPEAU! E MARCHINI E’ MEGLIO DI MELONI E GIACHETTI
ALTRO CHE REGALO AL PREMIER, ELIMINEREBBE DALLA CORSA IL RENZIANO GIACHETTI E LA “MAI STATA FASCISTA” GIORGIA… E ALLA FINE SE LA GIOCHEREBBE ALLA PARI CON LA RAGGI
Passare da Bertolaso a Marchini, da parte di Berlusconi, è stato un regalo a Renzi? Che lo dicano, per propaganda, Raggi, Meloni e Giachetti è comprensibile.
Ma che lo sostengano giornali e osservatori politici appare assai avventato, si tratterebbe semmai di un regalo avvelenato.
Non solo perchè, a differenza di Marchini — e a parte l’ormai modesto apporto degli ultimi moicani del berlusconismo a Roma — l’ex-capo della protezione civile di suo non aveva, e non ha, un voto.
Non solo perchè Bertolaso non ha aspettato il breve tratto di questa campagna elettorale, percorso come candidato, per rivelarsi un formidabile gaffeur
Non solo perchè la scelta di Berlusconi a favore del “Ridge de noantri” mette effettivamente in ambasce Meloni e Salvini, isolandoli su posizioni di destra estrema, lepenista e “trumpista”.
Non solo perchè oppone, alla marcia inarrestabile della “cittadina” Raggi e al recupero sondaggistico di Giachetti e del Pd romano travolto da Mafia Capitale, quello che è stato sinora oggettivamente un marciatore solitario, “libero dai partiti” e unico, vero oppositore — insieme al movimento cinque stelle — degli amministratori che hanno aiutato e comunque non si sono accorti di Mafia Capitale…
Ma passare da Bertolaso a Marchini, da parte di Berlusconi, è stato tutt’altro che un regalo a Renzi soprattutto perchè dell’imprenditore romano tutto si può dire fuorchè sia o possa essere un docile strumento nelle mani o a disposizione di Berlusconi, delle sue trame revansciste o, peggio, del suo interesse a far regalie elettorali a Renzi per ottenerne in cambio regalie aziendali e/o affaristiche.
Così come una cosa è prendere atto che sul Marchini “libero dai partiti” convergeranno Berlusconi e a quanto pare Storace, magari con proprie liste e simboli, altra è dare per scontato che il civico Marchini si faccia fagocitare, diventi succube dei partiti e comunque si faccia trasferire di peso nel centrodestra o centro-destra.
Staremo a vedere. Peraltro a breve. Si vedrà da subito, dagli sviluppi della campagna elettorale di questi giorni, se Marchini confermerà la capacità di resistenza sinora messa in campo. l’identità civica e laica, la sua “libertà dai partiti” e la sua storia
E qui vanno ricordate le risorse economiche personali e familiari che lo hanno aiutato notevolmente a rimanere (sinora) “libero”: nel 2013 ha ottenuto alle elezioni amministrative a Roma 114.169 voti, pari al 9,48%.
E oggi i sondaggi dicono, che con l’appoggio di Forza Italia Marchini potrebbe raggiungere il 23% delle preferenze e ottenere così il ballottaggio.
Presumibilmente con Raggi, eliminando dalla corsa la “non sono mai stata fascista” Meloni e l’ultras renziano Giachetti.
Un regalo a Renzi? Non sembra proprio.
Beppe Lopez
(da “il Fatto Quotidiano”)
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