BERSANI E SPERANZA ENTRANO DALL’INGRESSO SECONDARIO PER EVITARE LA CONTESTAZIONE
SOLO BOCCIA SFIDA LA BASE RENZIANA E SI PRENDE UNA SCARICA DI URLA E FISCHI
“Monetine? No, non lanciamo monetine anche perchè non le abbiamo. Ma Renzi deve mandare via la minoranza”.
Una renziana della prima ora, appostata sotto la sede del Pd prima dell’inizio della Direzione, aspetta il premier dimissionario per applaudirlo e per chiedergli di restare segretario del Pd.
Nello stesso tempo però una cinquantina di persone si sono radunate per contestare i democratici “che hanno voltato le spalle al partito” votando No alla riforma costituzionale.
Sono pronti a farsi sentire, ma la gran parte della minoranza dem entra dall’ingresso secondario e non si fa vedere.
Pier Luigi Bersani a bordo della sua auto dribbla i manifestanti appostati a largo Nazareno. Stessa mossa viene messa in atto da Roberto Speranza e Guglielmo Epifani che evitano l’entrata principale.
Anche Davide Zoggia, presente alla riunione della Direzione, riesce ad evitare i fischi. Solo il presidente della commissione Bilancio Francesco Boccia non si sottrae alle proteste: “Andate via, andate via, a casa, vergogna”, urla la folla mentre si sente anche qualche fischio.
Proteste anche al passaggio del bersaniano Nico Stumpo. “Elezioni, elezioni”, è invece il grido che si leva – con qualche applauso – al passaggio di Gianni Cuperlo, che nelle ultime settimane si è allineato al partito e al quale qualcuno ha detto: “Continua cosi'”.
Poco prima era stato invece l’esponente della maggioranza Emanuele Fiano a intrattenersi con alcuni militanti che gli chiedevano di andare subito alle urne: “Noi dimostriamo al Paese che abbiamo senso della responsabilità , adesso vediamo gli altri”.
Boccia tuttavia replica a chi poco prima lo ha contestato: “Io ci metto sempre la faccia e non intendo iniziare adesso a passare da una porta secondaria per entrare nella sede del mio partito a causa di ultrà che non vogliono il congresso. È lesa maestà ? Pazienza, ce ne faremo una ragione. Io voglio solo il congresso come tanti altri democratici”.
Ma i peones continuano ad esporre cartelli con su scritto: “Renzi resta segretario”.
(da “Huffingtonpost”)
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