BOCCIATA AL CONCORSO MINISTERIALE, DOCENTE VIENE POI CHIAMATA A FARE IL COMMISSARIO DELLO STESSO CONCORSO
IL MIUR INGAGGIA DOCENTI PRECARI PER UNA MANSIONE RISERVATA A CHI E’ DI RUOLO
Si può essere bocciati a un concorso pubblico per poi essere chiamati a diventare parte della commissione giudicante del concorso medesimo?
Sembra paradossale e invece è proprio quanto accaduto alla selezione per l’assunzione di quasi 64.000 docenti di ruolo nel triennio 2016/2018.
A raccontare l’incredibile vicenda è stata proprio la professoressa che ha ricevuto la proposta.
Bocciata – come altri suoi colleghi – alla prova scritta della selezione, la donna è stata poi contattata dall’Usr (Ufficio scolastico regionale) competente per entrare nella commissione giudicante del concorso medesimo.
La docente ha già molti anni di esperienza alle spalle nel mondo della scuola e attualmente insegna con un contratto da precaria.
Per questo ha tentato, così come centinaia di migliaia di colleghi, di stabilizzare la propria posizione attraverso il concorso indetto dal Miur.
L’inverosimile episodio si è verificato in quanto molti commissari già selezionati in passato si sono dimessi dal proprio incarico e i sostituti non si sono rivelati abbastanza numerosi.
Così il Miur ha dovuto allargare i requisiti che regolamentano l’accesso alla commissione e si è addirittura arrivati al paradosso di ingaggiare docenti precari per una mansione che dovrebbe essere riservata solo a chi è di ruolo.
Altra polemica nata in questi giorni intorno al concorso delle scuola è inerente all’altissimo numero di bocciature alla prova scritta, causata – secondo chi ha tentato di sostenere la prova stessa – dall’eccessivo peso dell’aspetto informatico sulla valutazione finale.
La donna – per coerenza con i risultati della prova scritta, che la vedevano nella lista dei non ammessi – ha rifiutato la proposta dell’Urs, ma non si è tirata indietro nel denunciare quanto sia debole la politica del Miur nei confronti dei docenti e dei loro contratti.
(da “Huffingtonpost”)
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