“BOIA CHI MOLLA” SU FACEBOOK, ESPULSI IN DUE DAL PD
TRA POST OMOFOBI E SLOGAN DEL VENTENNIO: ORMAI NEL PD RENZIANO C’E’ DI TUTTO
“Boia chi molla” e “Neri come la morte”. Galeotto fu Facebook e ritenute gravi le esternazioni da parte di quattro giovanotti per il semplice motivo che erano iscritti al Partito democratico o ai Giovani democratici.
Due di loro – Giuseppe Bongiovanni e Alessio Boi – sono stati espulsi e gli altri due – Umberto Raschi e Francesco Sergiampietri – chiamati ad affermare pubblicamente la loro fede antifascista, pena l’espulsione.
La commissione di garanzia provinciale del Pd, presieduta da Maria Angela Lazzoni e composta da Fabrizio Dellepiane, Rosita Piscopo e Maria Vicari, ha deliberato sul ricorso presentato qualche settima fa dall’iscritto Alessandro Biggi che aveva fatto presenti le reiterate irregolarità da parte dei suoi compagni di partito chiedendo fossero assunti provvedimenti disciplinari nei loro confronti da parte dei garanti. Biggi, peraltro, non era stato affatto tenero nei confronti degli organi dirigenti del Pd, accusati di aver tenuto un “silenzio assordante” sulla vicenda.
Delle esternazioni su Fb si era occupato proprio il Secolo XIX sollevando vibranti proteste da parte di alcuni degli interessati e la piccata reazione del segretario provinciale dei Giovani democratici, Riccardo Delucchi, che, nel difendere Raschi (segretario Gd della Val di Magra) e Bongiovanni (membro del direttivo) se l’era presa, come spesso succede, con la stampa.
Ora a fare chiarezza sulla vicenda è arrivata la pronuncia della commissione di garanzia provinciale – inviata anche al commissario regionale del Pd, David Ermini – a fare chiarezza.
Riportiamo testualmente. «Dagli allegati post su Facebook risulta quanto segue. Bongiovanni Giuseppe: nel 2010 scrive post inneggianti al fascismo, che proseguono nel 2012 e sono reiterati il 16/03/2014, quando scriveva “Neri come la morte”. Boi Alessio: i suoi post omofobici sono del marzo 2014 e del 3 febbraio 2015. Da segnalare anche l’accostamento del “Giorno della memoria” con l’uscita del nuovo disco di JAx. Raschi Umberto: risalgono al 2010 i suoi post inneggianti al fascismo. Sergiampietri Francesco: i suoi post inneggianti al fascismo risalgono al 2010”.
Di qui la “sentenza” dei garanti.
«Per gravi ed evidenti violazioni dell’articolo 1 del codice etico, le iscrizioni di Bongiovanni e Boi sono da ritenersi “nulle” (in pratica espulsi dal partito) mentre Raschi e Sergiampietri sono stati richiamati ad affermare pubblicamente (non è specificata la modalità , ndr ) la loro fede antifascista, pena l’espulsione dal Partito democratico e dai Giovani democratici».
Non manca il monito finale da parte dei garanti agli organismi dirigenti del partito e dell’organizzazione giovanile affinchè vigilino sul tesseramento allo scopo di scongiurare il ripetersi di fatti simili a quelli condannati e puniti.
(da “Il Secolo XIX“)
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