BOSTON, IN 40.000 PER MANIFESTARE CONTRO IL RAZZISMO
TRUMP SEMPRE PIU’ RIDICOLO: PRIMA CRITICA POI SI CONGRATULA: “C’E’ BISOGNO DELLA PROTESTA PER GUARIRE”
In quarantamila contro il razzismo. E’ la risposta di Boston alle violenze di Charlottesville di una settimana fa.
Molte associazioni hanno invitato a partecipare alla protesta dopo che un gruppo di nazionalisti bianchi ha organizzato una manifestazione nel centro di Boston per difendere la “libertà di espressione”.
Inizialmente erano circa 4.000 i dimostranti antirazzisti che hanno iniziato a sfilare lungo Tremont Street verso Boston Common, una delle piazze più famose della città del nord-est degli Stati Uniti, roccaforte del partito democratico.
Polizia e autorità municipali hanno moltiplicato gli appelli alla calma dopo gli scontri di sette giorni fa che avevano provacoto la morte di una persona e a 19 feriti.
“Non tollereremo alcuna violenza, di nessun genere – ha scritto su twitter il sindaco di Boston – chiedo a tutti di rimanere pacifici e di rispettare la nostra città . Noi siamo uniti contro l’intolleranza”. Circa 500 gli agenti coinvolti per mantenere l’ordine
Il numero dei manifestanti è poi cresciuto di metro dopo metro e alla fine erano circa 40.000 a rispondere allo sparuto gruppo di ultradestra, costretto poi ad abbandonare frettolosamente il suo “Free Speech rally” e ad evacuare a bordo di furgoni della polizia.
Gli attivisti del gruppo avevano preso pubblicamente le distanze dai neo-nazisti, dai suprematisti bianchi e da altri movimenti di estrema destra che hanno fomentato la violenza a Charlottsville ma i contro manifestanti li hanno sommersi di cori e slogan anti razzisti costringendoli a battere in ritirata.
Ci sono stati anche alcuni tafferugli con la polizia, sfociati in almeno otto arresti.
Si tratta del primo ‘duello’ tra estremisti di destra e anti razzisti dopo i tragici fatti di Charlottsville e le polemiche scatenate dall’equiparazione fatta da Trump fra le due fazioni, che hanno riaperto in America la mai sanata ferita del razzismo. La Cnn riferisce che a Boston sono state fermate 27 persone
In precedenza il presidente Donald Trump aveva twittato: “Sembra che ci siano molti agitatori anti polizia a Boston. Ma la polizia ha dimostrato di essere tenace e intelligente. Vi ringrazio. Grande lavoro di tutti gli agenti delle forze dell’ordine e del sindaco di Boston (il democratico Marty Walsh, ndr)”.
Parole destinate ad alimentare ulteriormente la tensione ad una settimana dalla tragedia in cui il neonazista, James Field, si è scagliato con l’auto contro una folla di manifestanti di sinistra, uccidendo una donna di 32 anni, Heather Heyer.
Sono bastati pochi minuti e il presidente Usa si è corretto sempre su Twitter esprimendo il suo plauso “ai molti manifestanti che a Boston stanno facendo sentire la loro voce contro l’intolleranza e l’odio. Il nostro Paese presto sarà unito!”.
“Il nostro grande Paese è stato diviso per decenni. Qualche volta c’è bisogno della protesta per guarire e noi guariremo e saremo più forti che mai!”
(da agenzie)
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