BRESCIA, IL CONSIGLIERE COMUNALE CALOVINI (FRATELLI D’ITALIA) INDAGATO NELL’INCHIESTA SU FIDANZA E ACRI
ACRI AVREBBE LASCIATO IL SUO INCARICO DA CONSIGLIERE COMUNALE A FAVORE DI CALOVINI, VICINO A FIDANZA, OTTENENEDO IN CAMBIO L’ASSUNZIONE DEL FIGLIO
Brescia. Anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Giangiacomo Calovini, che
siede a Palazzo Loggia nelle file dell’opposizione, è indagato nell’inchiesta della Procura di Milano che vede accusato per corruzione «per atti contrari ai doveri d’ufficio», l’eurodeputato di Fratelli d’Italia Carlo Fidanza e l’ex consigliere comunale cittadino Giovanni Acri.
L’accusa sostiene che Acri avrebbe lasciato il suo incarico, il 25 giugno 2021, dimettendosi da consigliere comunale a favore di Calovini, politicamente vicino a Fidanza, ottenendo in cambio l’assunzione del figlio, Jacopo Acri, come assistente dell’europarlamentare.
Dall’analisi di messaggi sul telefono di Jacopo Acri risulterebbero contatti con Calovini.
Nella giornata di oggi, martedì 19 luglio, uomini della Guardia di Finanza di Milano hanno effettuato anche perquisizioni presso terzi, cioè persone non indagate.
Si tratterebbe di una stretta collaboratrice e segretaria di Fidanza, di Giuseppe Romele, vicecoordinatore lombardo di Fdi ed ex deputato bresciano, di Andrea Turra, esponente della sezione giovanile di Fdi e di un commercialista.
L’indagine è guidata dal sostituto procuratore Maurizio Romanelli e dai pm Cristiana Roveda e Giovanni Polizzi
(da agenzie)
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