BRESCIA, LA VERGOGNOSA GESTIONE DELL’ORDINE PUBBLICO CHE HA PERMESSO ALLA TEPPAGLIA ULTRAS LOCALE DI AGGREDIRE TIFOSI AVVERSARI E POLIZIOTTI
UN CENTINAIO DI DELINQUENTI LASCIATI LIBERI DI SCORAZZARE E POLIZIA INCAPACE DI INTERVENIRE
Violenza ultras che a Brescia non si vedeva da decenni con scontri corpo a corpo tra le opposte tifoserie. In un video di poco più di sei minuti è immortalato il tentativo di assalto alla curva del Cosenza da parte di un centinaio di tifosi del Brescia che prendendo in contropiede le forze dell’ordine, in quel momento impegnate a ricacciare sugli spalti gli ultras delle Rondinelle che poco prima avevano invaso il terreno di gioco del Mario Rigamonti, entrano nello “spazio calmo” del settore dello stadio destinato ai tifosi ospiti passando per un parcheggio e sfondando due cancelli lasciati sguarniti.
Con il volto travisato e armati di aste, spranghe e cinghie, gli ultras bresciani si sono così incredibilmente trovati a pochi metri di distanza dai rivali cosentini senza che le forze dell’ordine (l’accesso è presidiato solo da alcuni mezzi di polizia e carabinieri) abbiano avuto il tempo di riorganizzarsi e intervenire per contenere l’ondata.
Facendosi largo con lanci di fumogeni, gli ultras delle Rondinelle si sono guadagnati facilmente alcuni metri e i primi a fare le spese della violenza sono stati proprio poliziotti e carabinieri.
Nelle immagini si vede, infatti, un poliziotto preso ripetutamente a pugni da un ultras che apre la portiera del mezzo di servizio su cui è seduto e poi lo aggredisce.
Da quel momento è il caos assoluto. Minuti di botte, bastonate e cinghiate che fanno tornare alla mente quelle domeniche di trenta anni fa quando la cronaca sportiva lasciava spesso spazio a quella nera.
Gli ultras del Cosenza, che nel frattempo hanno abbandonato il loro posto in Curva, scendono nella cosiddetta area di filtraggio antistante al settore e danno vita a violenti corpo a corpo con i bresciani.
E’ solo dopo oltre due minuti di violenza che la polizia (arrivata con un paio di blindati fino a quel momento parcheggiati all’esterno dello stadio) riesce a “riconquistare” il campo a suon di manganellate e a ricacciare i tifosi del Brescia all’esterno dell’area facendoli indietreggiare fin nel parcheggio.
E’ nel corso di questa “ritirata” che l’auto di Mattieu Huard viene vandalizzata e data alle fiamme.
(da agenzie)
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