“CALENDA NON METTA VETI, HA I NOSTRI STESSI VOTI. OCCORRE UN FRONTE AMPIO PER BATTERE I SOVRANISTI”
INTERVISTA A BONELLI DI EUROPA VERDE: “NON PERMETTIAMO AL CENTRODESTRA DI CAMBIARE DA SOLI LA COSTITUZIONE”
Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, Carlo Calenda sta attaccando lei e Sinistra Italia, con cui siete federati, da stamattina. Come gli risponde?
Calenda sta facendo una guerra agli ambientalisti. Proprio lui che sulle politiche climatiche ed energetiche ha la stessa linea politica dei sovranisti, cioè quella di Trump, il quale pensa che non importa se si sciolgono i ghiacciai del Polo nord, perché così si possono fare più ville vista mare. Mi viene da dire che il leader di Azione soffre di bulimia da dichiarazione e spero che i suoi compagni di viaggio abbiano cura di lui. Ci accusa di essere quelli del “no a tutto”, e siamo stanchi di ciò, perché non è così. Noi vogliamo parlare dei temi, lui parla per slogan. Ad ogni modo, siccome non è un professore, non penso di dover rispondere a lui.
In uno dei suoi tanti tweet di oggi Calenda – che entro domani dirà se si allea o no con i dem – ha mandato al Pd un messaggio che suona come: “In coalizione o noi o loro”. Alla luce di questo voi, Europa verde e Sinistra italiana, come vi collocate?
Nella prossima settimana comunicheremo la nostra decisione ufficiale. Non ci è indifferente, però, il fatto che dall’altra parte c’è la destra estrema, quella di Salvini, Meloni e Berlusconi, quella che nega il cambiamento climatico e che a noi preoccupa anche perché, se avesse una maggioranza notevole, potrebbe cambiare la Costituzione da sola. Siamo disponibili, quindi, a un fronte aperto a tutti, anche ai 5 stelle però. Lavoreremo fino alla fine per verificare se ci sono le condizioni
Campo aperto quindi anche a Calenda, nonostante tutto quello che vi ha mandato a dire oggi?
Calenda con i suoi veti finisce per essere il miglior alleato della destra. Ho capito che non gli piacciamo, ma non per questo ci può mettere condizioni. Faccio notare che scrive sempre su Twitter, sta in televisione dalla mattina alla sera, a differenza nostra, eppure ha i nostri stessi voti. Non può mettere veti, così come noi, pur ribadendo i nostri temi, non ne abbiamo messi. Io continuo a sperare che abbia un sussulto di saggezza.
Ma se non si dovesse arrivare a una sintesi, sareste anche disposti a guardare più a sinistra? Da de Magistris e Acerbo qualche invito vi è arrivato…
Ripeto, scioglieremo la riserva nei prossimi giorni. Ma, più che spostarci verso quell’ala, ci interessa costruire il fronte ampio di cui parlavo prima. Faccio notare che negli ultimi giorni siamo stati silenti, cercando di parlare più di contenuti che di alleanze. Chissà perché se si parla dei contenuti nessuno ti si fila.
A proposito di contenuti, voi avete una linea molto chiara su ambiente, clima, energia. Diversa, e mi scusi se torno su di lui, da quella di Calenda.
Mi hanno detto che mi ha accusato di essere anti-Ilva.
Anti Ilva, termovalorizzatori e rigassificatori, per l’esattezza. Ma partiamo dall’Ilva..
Vorrei ricordare che quando Calenda era al Mise è arrivato l’accordo con Arcelo-Mittal. La stessa Arcelor Mittal che dal 2018 al 2020 ha cambiato tre volte il piano industriale, sempre al ribasso, fino a quando non è dovuto intervenire lo Stato. Ad ogni modo io sono dalla parte di quelle famiglie che a causa dell’Ilva hanno vissuto un dramma. E sono orgoglioso di aver presentato l’esposto nel 2010 che ha portato all’inchiesta Ambiente svenduto (il processo, in primo grado, ha portato a condanne per un totale di 300 anni di carcere per disastro ambientale, ndr). Quando parla di Ilva, Calenda faccia qualche minuto di silenzio.
A proposito di rigassificatore, invece, oggi su Twitter è andato in scena un botta e risposta tra il leader di Azione e Paolo Fedeli, storico portavoce di Sinistra italiana, proprio su Piombino. Ci spiega perché voi e SI siete contrari?
Il problema non è il rigassificatore in sé. Siamo per le rinnovabili, proponiamo un piano strategico per fare in modo che entro il 2030 l’80% dell’energia elettrica sia prodotta con l’eolico e il solare, dopodiché però lo sappiamo che per il momento non si può che usare il gas (certo, poi bisogna anche farlo sapere che il gas che arriva dagli Usa lo paghiamo il 40% in più e che i profitti dell’Eni sono aumentati del 670% negli ultimi sei mesi..). In quest’ottica, quindi, il problema è dove hanno deciso di mettere ilrigassificatore: lo collocano in un porto, praticamente davanti a una città. Se serve, deve stare al largo, di modo che in caso di emergenza, di qualche problema, la popolazione non corra rischi.
Altri temi su cui puntate?
Sempre nell’ottica dell’attenzione all’ambiente e delle politiche energetiche, siamo favorevoli a un largo uso dello smart working. Mica come Brunetta, che chiamava fannulloni quelli che ne usufruivano. E, sul solco della Spagna, siamo per delle forti agevolazioni sul trasporto pubblico. Vediamo di buon occhio anche l’idea di renderlo gratuito, almeno in alcuni casi e per uno spazio temporale limitato.
C’è poi la questione del nucleare. Su questa, voi e Azione siete agli antipodi.
Io non capisco perché Calenda parla sempre di competenza, se poi non sa i numeri. Prendiamo l’esempio della Francia: il Paese ha una tecnologia all’avanguardia, ma in questo momento ha gran parte delle centrali nucleari ferme, per vari motivi, tra cui la siccità. Il governo è stato costretto alla nazionalizzazione, e questo significa aumento di costi pubblici. Senza contare che i lavori per la costruzione del terzo reattore della centrale di Flamanville sono iniziati nel 2007 e avrebbero dovuto costare 3,5 milioni. Bene: l’opera ancora non è finita e i costi sono quadruplicati, con la conseguenza che il costo dell’energia in Francia è di molto superiore a quello di Germania e Italia. Calenda, insomma, ci vuole costringere a progetti che sono assolutamente onerosi per le casse dello stato. A proposito di nucleare, vorrei aggiungere una cosa.
Prego.
Non capisco il silenzio di +Europa. Con i radicali sia negli anni ’80 che nel 2011 abbiamo fatto insieme battaglie contro il nucleare. Ricordo benissimo quando, 2011, siamo stati fianco a fianco con Pannella in questa lotta. Ora che Azione propugna il nucleare come soluzione ai problemi energetici non dicono nulla. Perché?
(da agenzie)
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