CATTURATO DAGLI UCRAINI IL SOLDATO CHE ERA STATO “AUTORIZZATO” DALLA MOGLIE A STUPRARE LE DONNE UCRAINE
ROMAN BYKOVSKY ORA RIDERA’ DI MENO
«Vai e stupra le ucraine, ma non dirmi nulla e usa i condom». In una telefonata intercettata dal servizio di sicurezza ucraino una donna giorni fa invitava il marito al fronte con l’esercito russo a stuprare le donne ucraine. Oggi quel soldato è stato catturato vicino a Izyum, come comunica l’ex deputato del consiglio comunale Ilia Ponomarev.
Due giornalisti del team investigativo del servizio russo di Radio Free Europe/Radio Liberty circa una settimana fa si erano messi a indagare su alcuni dispacci d’agenzia che riportavano la conversazione di una coppia di russi, moglie e marito, in cui lei rassicurava lui e anzi lo incitava a usare violenza sulle donne che avrebbe incontrato in Ucraina purchè non le raccontasse poi i particolari delle sue imprese e si accertasse di indossare le adeguate protezioni.
«Vai, stupra le donne ucraine, te lo permetto, ma non dirmi niente: però non ti dimenticare delle protezioni». Era una certa Olga a parlare, in un audio al marito, Roman Bykovsky, arruolato nella cosiddetta «operazione speciale» di Putin in Ucraina.
La surreale conversazione durava circa 30 secondi e sarebbe stata registrata nella regione di Kherson dai servizi segreti ucraini. Poi, in un secondo momento, poi sarebbe finita nella mani dei due giornalisti dell’emittente finanziata dal governo americano.
Lo scorso 12 aprile, lo Sluzhba bezpeky Ukrayiny (Sbu) ha reso noto il contenuto dell’audio e i giornalisti sarebbero entrati in possesso dei numeri di telefono della coppia. Poi grazie ai loro profili sui social russi era stato possibile ricostruire la storia di chi fossero i due al telefono.
Lui era Roman Bykovsky, 27 anni, originario di Orel, cittadina a 350 chilometri da Mosca. E sarebbe proprio l’uomo catturato oggi vicino a Izyum.
Si era arruolato nella divisione di Dzerzhinsky della Guardia nazionale, prima di finire nel 108esimo reggimento aereo d’assalto basato a Novorossiysk, che ha partecipato all’annessione della Crimea nel 2014.
A Feodosia si sarebbe trasferito insieme alla moglie Olga, anche lei originaria di Orel, e qui avrebbero avuto il loro bimbo, che oggi ha quattro anni.
Nell’audio in cui lei lo autorizza a stuprare le ucraine, si sente anche lui rispondere: «Ah, quindi dovrei stuprarle e non dirti niente: posso davvero?». La moglie rimarca: «Sì, hai il mio permesso, ma usa le protezioni». I due poi ridono, come fosse un argomento di cui scherzare.
(da agenzie)
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