C’E’ LA GUERRA SPORCA DI TROLL E FAKE CONTRO IL GOVERNO PD-M5S: PROFILI FASULLI E LEGHISTI INFILTRATI
OGGI IL SONDAGGIO SOLE24ORE LI SMENTISCE: DUE TERZI DELL’ELETTORATO GRILLINO VUOLE L’ALLEANZA CON IL PD, UN TERZO LE URNE E SOLO IL 10% IL RITORNO CON LA LEGA
Ci sono profili social che rimediano un sacco di like che “hanno caratteristiche che li accomunano più a troll manovrati ad arte che a fan sinceramente delusi: lista degli amici nascosta, alti livelli di privacy, pochi messaggi e foto personali, bacheche piene di immagini di cani e gatti”.
Il dissenso di qualche grillino per il governo PD-M5S è legittimo, ma sotto alla cenere c’e’ qualcosa di più, una operazione di troll e fake per accreditare una “rivolta del popolo grillino contro l’intesa con il Pd” che in realtà è una bufala
La prima prova sono le reazione sulla pagina di Grillo quando “apre al Pd”: migliaia di commenti, il 70% sono favorevoli perchè l’operazioe tarocco non era stata ancora avviata.
Il 22 agosto Di Maio pubblica su Facebook il suo discorso al Quirinale, pronunciato dopo l’incontro con il Capo dello Stato.
In poche ore accumula 17 mila commenti.
Il più popolare (4.300 like) è quello di Ciccio M. («Voi dovevate essere il cambiamento, siete diventati esattamente come gli altri…»), che non è un profilo fake, anche se non è il grillino che ti aspetti, considerati i suoi interessi e il gradimento per un discorso dell’ex calciatore Paolo Di Canio sulla destra fascista.
C’è Michele G., sedicente sostenitore M5S, che scrive «Tassativo, come ha sempre detto Luigi: mai con il partito di Bibbiano, comunque fino a martedì perchè non consultate noi elettori?», guadagnandosi 1497 like: dal suo profilo (chiuso) si scopre che segue, oltre a quella di Di Maio, le pagine di Salvini e di “Nessuno tocchi Salvini”.
Poco sotto Anna B., a cui piace la Lega Giovani: «Stop Inciucio M5S/Pd» (1.503 like). Seguono altri commenti molto cliccati: quelli di Carmen C., profilo chiuso e sette amici appena, di Silvia C. che è fan di Salvini, di Luigi C., leghista e animalista.
Sono profili a volte privi della foto di presentazione dell’utente.
Scendendo in profondità nel dibattito della cosiddetta base grillina, dunque, si ha l’impressione che ci sia un grande “inquinamento” eterodiretto, con l’obiettivo di amplificare, si potrebbe dire “dopare”, la voce della dissidenza interna.
C’è la solita manina che vuole fermare l’alleanza di governo?
Non a caso il dato fasullo vien rilanciato nelle riunioni interne da Pietro Dettori, membro dell’associazione Rousseau, vicinissimo a Davide Casaleggio e tra i più stretti collaboratori e consiglieridi Di Maio
Nonchè uno dei principali fautori del ritorno del Movimento con la Lega, per cui spinge in silenzio anche l’erede di Gianroberto. L’asse milanese del M5S insomma tifa per una difficile riappacificazione con il Carroccio.
Il problema però è che, scrive Federico Capurso su La Stampa, i parlamentari del Movimento 5 stelle sono pronti a chiedere la testa di Luigi Di Maio, se il capo politico farà naufragare la trattativa con il Pd e porterà le truppe a nuove elezioni.
Ancora una volta, il gruppo parlamentare lancia un segnale al capo. Prima vengono attaccati i pochi che appoggiano la ricucitura con il Carroccio, tra cui Alessandro Di Battista, Max Bugani, Stefano Buffagni e soprattutto Gianluigi Paragone, che a una festa della Lega aveva detto «no al Pd, si voti o si torni con la Lega».
La deputata Guia Termini va giù dura: «Come abbiamo perso 6 milioni di voti? Quando abbiamo imbarcato camaleonti che a poco a poco hanno rivelato il loro vero colore. Anche se su certi, il colore era scritto sul loro curriculum», scrive su Facebook, riferendosi al passato da direttore della Padania di Paragone.
Ma non basta. Il gruppo, della Lega non ne vuole sentire più parlare e nel pomeriggio, con questo intento, inizia a rimbalzare la voce di parlamentari pronti a dare l’addio al Movimento qualora si tornasse tra le braccia di Salvini.
(da “NextQuotidiano”)
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