CHE FINE HA FATTO IL BOTTINO DEGLI SCAFISTI DI CUTRO?SUL CAICCO NAUFRAGATO C’ERA UNO ZAINO NERO CHE CONTENEVA L’INCASSO DEL VIAGGIO, MA IL RITARDO DEGLI INTERVENTI HA PERMESSO CHE SI VOLATIZZASSE
NEI VERBALI SUL MATERIALE RITROVATO SULLA SPIAGGIA, NON C’È TRACCIA DELLO ZAINO… IL “MALLOPPO” POTREBBE ESSERE NELLE MANI DELL’UNICO SCAFISTA RIUSCITO A SCAPPARE
Il tragico viaggio dei profughi, da Smirne verso le coste calabresi, è costato oltre alla vita (88 di loro sono morti annegati nel naufragio di Steccato di Cutro), 4.000 euro per ogni minore e 8.000 per gli adulti. Sul «Summer Love» il caicco spezzatosi in due a 150 metri dalla riva, viaggiavano 180 persone(il numero esatto ancora non è stato accertato), di cui 30 minori
L’organizzazione che cura le traversate di questi sventurati avrebbe quindi incassato 1.560.000 euro. Una cifra esorbitante che, come riferito da alcuni superstiti del naufragio, gli scafisti si sarebbero portati dietro, durante il viaggio.
«Erano in uno zainetto nero – hanno detto al magistrato – sistemato sotto il divano dove era seduto uno degli scafisti. Tra di noi si diceva potessero essere più di un milione». Lo zainetto, però, non è mai stato trovato, né c’è traccia nei verbali di sequestro del materiale rinvenuto sulla spiaggia.
L’ingente somma, infatti, potrebbe essere nelle mani dell’unico scafista riuscito a scappare subito dopo la tragedia. È un siriano e su di lui pende un mandato di cattura europeo. Gli altri quattro, di cui un minore, sono stati arrestati. Un quinto è morto annegato. Lo scafista in fuga, così com’è stato per Gun Ufuk, rintracciato in Austria dopo otto giorni, potrebbe aver raggiunto la Germania o i Paesi Bassi.
Così come è accaduto in passato l’organizzazione dei trafficanti di uomini potrebbe averlo aiutato a lasciare l’Italia con mezzi di fortuna. Ed è probabile che ciò sia avvenuto, con la complicità di qualcuno che era in attesa del loro arrivo, sulla spiaggia di Cutro.
(da Corriere della Sera)
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