CHI HA SPARATO ALLA FESTA DI CAPODANNO CON DELMASTRO A ROSAZZA? IL DEPUTATO DI FRATELLI D’ITALIA, EMANUELE POZZOLO, PRIMA DICE “NON SONO STATO IO”. POI, DOPO QUALCHE ORA, CAMBIA VERSIONE: “HO TIRATO FUORI L’ARMA PER FARLA VEDERE A QUEL RAGAZZO ED È PARTITO UN COLPO”
POZZOLO ERA ARRIVATO DOPO MEZZANOTTE, PER FARE GLI AUGURI A DELMASTRO, E SI ERA PORTATO CON SÉ IL MINI-REVOLVER (PERCHÉ?)… IL VECCHIO POST DI POZZOLO DOPO LA STRAGE IN OREGON, NEL 2015: “NON HO MAI VISTO UNA PISTOLA SPARARE DA SOLA”. LA PRIMA POTREBBE ESSERE LA SUA NORTH AMERICAN ARMS CALIBRO 22
Ci sono molte domande senza risposte. Che ci fa un parlamentare
con la pistola alla festa di Capodanno? Come è partito un colpo all’improvviso? E perché dice “non sono stato io a sparare” senza spiegarci chi ha sparato con la sua pistola?
Poteva essere una tragedia, è andata bene. Un uomo di 31 anni, il genero di un agente penitenziario della scorta della sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro di Fratelli d’italia, è rimasto ferito di striscio alla gamba sinistra da un colpo d’arma da fuoco.
Dieci giorni di prognosi, niente di grave. Bastava qualche centimetro perché il proiettile colpisse l’arteria femorale. La pistola da cui è partito il colpo è un revolver miniaturizzato North American Arms calibro 22, una delle armi più piccole in circolazione, regolarmente detenuta per difesa personale da Emanuele Pozzolo, deputato 38enne vercellese di Fratelli d’italia, già segretario locale di Azione Giovani, molto legato a Delmastro che è anche lui del Vercellese.
E infatti erano entrambi alla festa di Capodanno organizzata nella sede della Pro Loco di Rosazza, un paese della provincia di Biella dove è sindaca la sorella del sottosegretario, Francesca Delmastro.
Era Quasi L’una di notte, Pozzolo aveva festeggiato la mezzanotte in un’abitazione vicina e dopo il brindisi era andato alla festa. Qui non si capisce bene cosa sia accaduto, la Procura di Biella ha vietato ai carabinieri di parlare e i presenti sono abbottonati.
Da quel poco che trapela il colpo potrebbe essere partito quando Pozzolo ha tirato fuori l’arma per farla vedere a qualcuno, forse nell’atto stesso in cui la estraeva dalla giacca. Secondo alcune fonti, in una festa con diversi agenti di polizia penitenziaria, sarebbero state mostrate anche altre pistole. Ad ogni modo è partito il colpo che ha ferito il 31enne, marito della figlia di uno dei poliziotti della scorta di Delmastro.
Non è chiaro cosa abbia voluto dire Pozzolo, che con il Fatto ha preferito non parlare: “Confermo che il colpo di pistola, da me detenuta regolarmente, che ha ferito uno dei partecipanti alla festa è partito accidentalmente, ma non sono stato io a sparare”, si legge in una nota.
Chi ha sparato, allora? Viene anche un po’ da ridere nel pensare che il parlamentare di FDI è un deciso sostenitore delle leggi statunitensi sulle armi. Così infatti Pozzolo commentava su Twitter una strage negli Usa nel 2015: “Per Obama è sempre colpa delle armi, eppure io non ho mai visto una pistola sparare da sola”.
La prima potrebbe essere la sua.
Il sottosegretario Delmastro, molto colpito dall’accaduto e forse anche per i risvolti sull’immagine di chi ci governa, non ha visto nulla: “Mi trovavo fuori nel piazzale quando è avvenuto il fatto. Stavo ritirando alcune borse con generi alimentari che ci eravamo divisi. Quando sono tornato mi hanno raccontato.mi sono sincerato che fossero stati chiamati i soccorsi, la mia scorta mi ha consigliato di andare, ma non correvo alcun pericolo e sono rimasto”.
Nella prima annotazione i carabinieri hanno attribuito l’incidente all’“incauto maneggio” dell’arma, non è chiaro quale sia l’ipotesi di reato formulata dalla Procurai. Pozzolo è stato ascoltato a lungo dai carabineri, “dall’una alle 9 del mattino”, ha detto a chi ci ha parlato, “non mi lasciavano da solo neanche per pisciare”, ha precisato con eleganza. È stato sottoposto allo stub, la ricerca dei residui di sparo sulla mano. Ha invece opposto l’immunità parlamentare, che lo protegge da perquisizioni personali, quando gli hanno chiesto di consegnare i vestiti allo stesso scopo.
(da Il Fatto Quotidiano)
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