CHI SONO I “PERSONAGGI FAMOSI” E VIP DI MEDIASET (FUNZIONARI, CONDUTTRICI E DIRIGENTI) CHE VENIVANO FAVORITI DAI CARABINIERI DI COLOGNO MONZESE?
L’APPUNTATO SCELTO È STATO CONDANNATO A 1 ANNO E 4 MESI DI RECLUSIONE PER FALSO E A 9 MESI PER OMISSIONE DI ATTI DI UFFICIO: AVEVA COMMESSO, CON “ATTEGGIAMENTO DI SERVILISMO”, UNA SERIE DI FALSI PER AGEVOLARE DIRIGENTI, FUNZIONARI E CONDUTTRICI DEL BISCIONE
Nei cassetti del suo ufficio in caserma aveva pratiche inevase e refurtiva da restituire mentre su computer e telefonino conservava scambi di messaggi per favorire personaggi famosi e vip di Mediaset per denunce o identificazioni.
Sulla carta tali denunce risultavano raccolte in presenza al Comando dei carabinieri e invece erano fatte a domicilio negli uffici dell’emittente televisiva o predisposte in anticipo, a volte anche non da un pubblico ufficiale, e firmate solo successivamente da chi di dovere.
Per questi fatti un appuntato scelto 48enne della Tenenza dei carabinieri di Cologno Monzese è stato condannato dal Tribunale di Monza a 1 anno e 4 mesi di reclusione per falso e a
9 mesi per omissione di atti di ufficio. Pena sospesa e non menzione della sentenza
A scoperchiare il pentolone nel 2019 era stato un furto avvenuto nell’abitazione del presidente di Mediaset Fedele Confalonieri a cui, dopo la denuncia, erano state fatte inviare alla Tenenza le chiavette con le videoregistrazioni, che però erano andate perse. Da lì la perquisizione a tappeto in tutta la caserma per ritrovarle.
Al processo la Procura di Monza ha parlato di “un atteggiamento di tale servilismo da indurre l’imputato a commettere sistematicamente tutta una serie di falsi per agevolare quel tale dirigente, quella tale funzionaria, quella tale conduttrice”. Mentre secondo l’avvocata Manuela Cacciuttolo, che difende l’appuntato scelto, il 48enne “non era al servizio di Mediaset, non esiste il dolo e si tratta di falso innocuo perché il contenuto delle denunce vuoi in caserma, vuoi fuori caserma, era vero”.
(da agenzie)
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