CICCHITTO CAPISCE POCO: “DA NAPOLITANO APERTURA SIGNIFICATIVA”, PER UNA VOLTA CI AZZECCA SALVINI: “SENTO ARIA DI FREGATURA”
IL PDL SI RITROVA CON UN PUGNO DI MOSCHE IN MANO E SI ACCONTENTA DEL “RICONOSCIMENTO DEL RUOLO POLITICO DEL CAVALIERE”… PER LA GRAZIA OCCORRE CHE QUALCUNO LA CHIEDA: MA L’ESAME “RIGOROSO” PORTEREBBE A RESPINGERLA…E POI LA GRAZIA NON CANCELLA LA CONDANNA, L’INTERDIZIONE E IL DECADERE DA SENATORE: A CHE SERVE?
Le frasi importanti del messaggio di Napolitano
“Di qualsiasi sentenza definitiva, e del conseguente obbligo di applicarla, non può che prendersi atto”.
«Fatale sarebbe una crisi del governo faticosamente formatosi da poco più di 100 giorni; il ricadere del paese nell’instabilità e nell’incertezza ci impedirebbe di cogliere e consolidare le possibilità di ripresa economica»
«In quanto ad attese alimentate nei miei confronti, va chiarito che nessuna domanda mi è stata indirizzata cui dovessi dare risposta”
“Ad ogni domanda in tal senso, tocca al Presidente della Repubblica far corrispondere un esame obbiettivo e rigoroso — sulla base dell’istruttoria condotta dal Ministro della Giustizia — per verificare se emergano valutazioni e sussistano condizioni che senza toccare la sostanza e la legittimità della sentenza passata in giudicato, possono motivare un eventuale atto di clemenza individuale che incida sull’esecuzione della pena principale.”
«A proposito della sentenza passata in giudicato va ribadito che la normativa vigente esclude che Silvio Berlusconi debba espiare in carcere la pena detentiva irrogatagli e sancisce precise alternative, che possono essere modulate tenendo conto delle esigenze del caso concreto»
“Toccherà a Silvio Berlusconi e al suo partito decidere circa l’ulteriore svolgimento – nei modi che risulteranno legittimamente possibili – della funzione di guida finora a lui attribuita, preminente per tutti dovrà essere la considerazione della prospettiva di cui l’Italia ha bisogno”
“Non è accettabile che vengano ventilate forme di ritorsione ai danni del funzionamento delle istituzioni democratiche».
Le reazioni di chi non ha capito nulla o fa finta di non capire
Cicchitto
“Quella del Presidente Napolitano è una prima riflessione sul tema drammatico costituito dalla condanna di Silvio Berlusconi e lascia aperti spazi significativi per quello che riguarda il futuro. C’è un esplicito riconoscimento del ruolo politico di Berlusconi . Di conseguenza reputo che bisogna misurarsi con questa prima presa di posizione del Presidente della Repubblica con senso di responsabilità e spirito costruttivo”
Gelmini
“Ci riconosciamo nella nota del Presidente della Repubblica che dimostra come il problema da noi posto dell’agibilità politica di Berlusconi non sia un fatto personale di Silvio Berlusconi ma una questione schiettamente politica. ”
Gasparri
“Il Capo dello Stato dimostra ua grande sapienza politico giuridica. Non a caso è un presidente della Repubblica che è stato eletto due volte. Dal suo comunicato emergono spiragli per un prosieguo positivo della vicenda. Non è una nota di chiusura”.
La reazione di chi ha capito abbastanza
Pittella Pd
“Il presidente Napolitano respinge al mittente ogni indebita pressione escludendo a priori fantasiose quanto incostituzionali azioni dopo il pronunciamento della Cassazione: di una sentenza definitiva non si può che prendere atto e applicarla. Berlusconi se ne faccia quindi una ragione”
La reazione di chi ha capito
Matteo Salvini Lega
“Sento puzza di fregatura”, scrive sul suo profilo Facebook Matteo Salvini, vice-segretario federale del Carroccio.
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Commento del ns. direttore
La nota del presidente Napolitano è un documento di sottile arte politica e nel Pdl solo degli incolti possono dichiararsene soddisfatti.
In pratica Napolitano chiede a Berlusconi di accettare la sentenza (e come conseguenza dimettersi da senatore prima di venire estromesso di autorità ), di non generare alcuna crisi di governo, di rivedere il suo ruolo all’interno del Pdl.
In cambio, a parte il riconoscimento della leadership del partito, non offre un bel nulla: la grazia va chiesta, ma non vuol dire che venga concessa.
Piccolo dettaglio: per ottenere la grazia uno deve assumere l’atteggiamento di chi ammette il reato e cominciare ad espiare la pena, così dice la legge.
Quindi se ne parla a novembre, quando ormai il Cavaliere sarà dichiarato decaduto da senatore e non avrà più alcun scudo contro un eventuale mandato di arresto da parte di altre procure.
Perchè la grazia, fosse anche concessa domani (e Napolitano non lo farà mai) incide sulla espiazione della pena, ma non cancella la condanna e tanto meno l’interdizione o impedisce la decadenza da senatore.
E se si volesse andare subito al voto, Napolitano lo impedirebbe per non creare turbative al Paese e fin quando non verrà cancellato il Porcellum.
Fino all’ultima minaccia: dimettersi e impedire di fatto nuove elezioni.
Gioverebbe al Pdl andare poi al voto con il peso di aver fatto cadere il governo per difendere un condannato in tre gradi di giudizio?
Un partito normale avrebbe già nominato un nuovo Presidente o segretario, ma il Pdl non è notoriamente un partito normale.
In tal senso avranno buon gioco i falchi, a breve, a denunciare la nota di Napolitano come un tentativo di prendere tempo e far rosolare il Cavaliere a fuoco lento.
Ma alternative non ne esistono, salvo la più logica: indire un congresso ed eleggere un nuovo Presidente come accadrebbe in qualsiasi altro partito europeo dove non sono ammessi leader pregiudicati.
E le future sentenze sul caso Ruby e De Gregorio potrebbero prolungare i domiciliari per altri dieci anni ( in caso di condanna infatti verrebbe meno lo sconto di tre anni sul processo Mediaset e andrebbero aggiunti gli attuali sette del caso Ruby e almeno un tre anni per il caso corruzione deputati).
Il Pdl pensa di andare avanti dieci anni così?
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