Destra di Popolo.net

COME E’ NATA E A CHI CONVIENE LA GUERRA ALLE ONG

LO SPIN DOCTOR DI REAGAN: “PER VINCERE LE ELEZIONI SERVE AVERE UN NEMICO; CHI MEGLIO DEI MIGRANTI?”

Per Viktor Orban era semplicemente Finkie. Stratega geniale, con decenni di esperienza alle spalle. E tanti amici in comune.
L’ambiente repubblicano più estremista, prima di tutto, quella destra dura e pura neoliberista, cresciuta con il mito del cowboy Ronald Reagan. E poi l’inossidabile Benjamin Netanyahu, protagonista del partito Likud, la parte più reazionaria della politica di Tel Aviv, che tanto piace ai nazionalisti Usa ed europei.
Finkie, ovvero Arthur J. Finkelstein, lo specialista in elezioni, sondaggi e messaggi politici che prendono le viscere dell’elettore, morto nel 2017 dopo una brillante carriera di spin doctor.
Fin dall’epoca di Nixon aveva capito che il trucco per vincere le elezioni era, alla fine, uno solo: la paura. Demonizzare l’avversario e, soprattutto, polarizzare l’elettorato. Radicalizzare lo scontro su temi sensibili e divisivi. Un vero mago nello spargere veleno.
Finkie sbarca in Ungheria nel 2008 con il curriculum di stratega per i repubblicani più estremisti Barry Goldwater, Richard Nixon e Ronald Reagan.
Quel «Rendiamo di nuovo grande l’America», il Make America Great Again, in sigla “Maga”, ovvero l’acronimo della fazione trumpiana, era nato con lui già nel 1980, proprio durante la campagna del cowboy hollywoodiano diventato presidente degli Stati Uniti e simbolo della destra mondiale.
Negli anni Novanta, insieme al suo allievo George Birnbaum, aveva creato l’ascesa di un allora semi sconosciuto dirigente di azienda israeliano, Benjamin Netanyahu, portandolo a vincere contro Shimon Peres. Nel 2003 Finkelstein e Birnbaum – come si legge nel sito web archiviato nel 2010 della loro società di consulenza – puntano sull’Europa orientale: Romania, Bulgaria, Kossovo e Serbia.
Nel 2008 arrivano a Budapest, dove iniziano a lavorare per Viktor Orban. Le elezioni del 2010 sono un vero trionfo per l’autocrate di Budapest, ma la battaglia per la conquista piena del potere non era finita. Finkie sapeva perfettamente cosa mancava, un nemico. Anzi, il nemico. Chi meglio di George Soros?
L’ultima risata
Come ha ricostruito minuziosamente un’inchiesta di Buzzfeed, Finkelstein e Birnbaum dal 2003 hanno iniziato a contribuire al successo elettorale della destra nell’Europa orientale, affrontando sul campo un “avversario” presente dagli anni Novanta nell’ex blocco sovietico: la democrazia liberale promossa dalla Open Society di Soros.
A Budapest il finanziere aveva realizzato la migliore università del Paese, la stessa dove peraltro aveva studiato Orban. Soros era nel frattempo divenuto il nemico numero uno di Vladimir Putin, che temeva l’ondata delle rivoluzioni arancioni, autentico spauracchio per il sistema illiberale della Russia contemporanea.
L’esordio della campagna contro Soros – il nemico costruito abilmente dai consulenti Usa – avviene nel 2013, su un tema ben preciso, le organizzazioni non governative. Molte Ong in Ungheria erano finanziate dalla Open Society e per Orban rappresentavano il vero avversario da abbattere, dopo il crollo elettorale dell’opposizione socialista.
Incarnavano la visione democratica e liberale della politica, la tutela dei diritti umani, della libertà di stampa, la difesa dei diritti civili, delle famiglie non tradizionali, della sessualità liberata. E, non ultimo, la tutela dei migranti.
Come trasformare tutto questo nel male assoluto? Mettendo davanti all’opinione pubblica il volto e la storia di George Soros. Un finanziere che nel 1992 guadagnò un miliardo di dollari speculando sulla crisi valutaria, attaccato per anni dalla sinistra, odiato dalla destra. Ebreo ungherese, in grado, dunque, di stimolare anche il mai archiviato antisemitismo dei Paesi dell’Europa orientale. Perfetto come nemico.
L’escalation della campagna anti-democrazia liberale in Ungheria sarà devastante. La Central European University della Open Society – fondata da Soros nel 1991 – nel 2018 è costretta ad annunciare il trasferimento delle principali attività a Vienna, mentre il governo Orban elabora una durissima legislazione contro le Ong, arrivando ad organizzare un referendum con lo slogan «Stop Soros».
Budapest era ricoperta dai manifesti con il volto del fondatore dell’Open Society e la frase «Non lasciare che George Soros faccia l’ultima risata!». L’accelerazione era iniziata nel 2015, con la crisi migratoria lungo la rotta balcanica. I confini ungheresi vengono coperti dal filo spinato, mentre la retorica contro la società civile pronta ad aiutare chi fugge dalla guerra in Siria diventa sempre più aggressiva.
Nel referendum del 2017 il governo Orban, nella sua propaganda, affermava che era necessario fermare «piano Soros» per evitare che «milioni di africani invadessero l’Europa». La tattica della paura dei consulenti arrivati dagli Usa funzionava.
Dichiarazione di guerra
Il 20 ottobre 2012 a Poiters, in Francia, un gruppo giovanile fino ad allora sconosciuto sale sul tetto di una moschea in costruzione, occupando il cantiere. Il luogo e la data sono simbolici: il 10 ottobre del 732, Carlo Martello aveva fermato nella città della Nuova Aquitania l’avanzata delle truppe del califfato Omayyad. Un simbolo, dunque. «Oggi la scelta è la stessa di allora», scrivono sul comunicato stampa diffuso dopo l’azione, richiamando la battaglia di Carlo Martello. «Vivere liberi o morire».
Poi aggiungono: «Non vogliamo più immigrazione extra-europea, né la costruzione di moschee sul suolo francese». Il gruppo si chiama Generation Identitaire, costola giovanile del Bloc Identitaire, nato nel 2002. «Voi siete SOS Razzismo, la “diversità”, il ricongiungimento famigliare, la libertà sessuale e i sacchi di riso di Bernard Kouchner (fondatore di Medici senza frontiere, ndr). Noi siamo il 25% di disoccupazione, il debito sociale, l’esplosione della società multiculturale, il razzismo anti-bianco, le famiglie disgregate, ed un giovane soldato francese che muore in Afghanistan», recitava il manifesto video dell’organizzazione diffuso nei giorni dell’azione a Poitiers.
La conclusione era tagliente: «Non vi sbagliate: questo testo non è un semplice manifesto, è una dichiarazione di guerra». Di nuovo i diritti – come la diversità, l’accoglienza, la libertà sessuale – diventano il nemico, questa volta nel cuore dell’Europa occidentale. Il riferimento a Kouchner, tra i fondatori dell’organizzazione umanitaria francese più nota, non era assolutamente casuale.
Cinque anni dopo, nel 2017, la sigla diviene nota in tutta Europa grazie ad un’azione lanciata nel Mediterraneo centrale: una nave inviata a bloccare i salvataggi dei naufraghi da parte delle organizzazioni umanitarie. Nel mirino finiscono le Ong impegnate nella flotta della società civile, che aveva iniziato a salvare chi fuggiva dalla Libia naufragando davanti alle nostre coste, dopo la chiusura, da parte del Governo Renzi, dell’operazione Mare Nostrum. Era appena un pezzo di una strategia molto più ampia.
Il nome di Soros appare in una ventina di tweet di Giorgia Meloni, dal 2018 in poi, associato direttamente con il «pericolo invasione» e le teorie del complotto: è il «finanziere che sostiene e finanzia in tutto il mondo l’immigrazione di massa e il disegno di sostituzione etnica», «impone col denaro l’immigrazione di massa e la distruzione degli Stati nazionali per fare dell’Europa il suo parco giochi», «fa gli interessi della grande speculazione, per questo usa anche le vite umane di chi muore in mare», sono alcune delle frasi pubblicate negli ultimi quattro anni dall’attuale presidente del Consiglio.
Tanto livore ha ancora una volta un obiettivo ben chiaro: fermare le organizzazioni non governative usando la retorica contro il fondatore di Open Society. Fratelli d’Italia, la Lega e, per un breve periodo, il Movimento 5 Stelle, tra il 2016 e il 2018 hanno inondato social, giornali e pubblicazioni di think tank con questa retorica, facendo da contraltare istituzionale alla guerra navale (un’operazione tra il cialtronesco e lo sgangherato richiamo all’azione di Fiume di D’Annunzio) di Generazione Identitaria. Due piani che si sono incrociati più e più volte, per alla fine incontrarsi.
Oggi il leader della sezione italiana dell’organizzazione identitaria francese – che nel frattempo è stata sciolta dal ministro dell’Interno di Parigi per istigazione al razzismo e per aver organizzato milizie private – Lorenzo Fiato, salito anche lui a bordo della nave anti Ong, milita nella Lega di Matteo Salvini, apparendo in tantissime foto di iniziative dei giovani padani.
Uno dei leader francesi, Damien Rieu, è oggi vicino all’area guidata da Éric Zemmmour, il candidato dell’estrema destra alla presidenza della Repubblica lo scorso anno. I fascisti di mare hanno messo la giacca e la cravatta, ma la retorica è sempre la stessa.
L’inchiesta di Trapani
È il 2015, l’anno della chiusura della missione navale Mare Nostrum, partita dopo il naufragio di Lampedusa schierando nel Mediterraneo centrale le unità navali italiane per salvare le migliaia di naufraghi partiti su barchini precari dalle coste libiche.
A Berlino un gruppo di ragazzi ventenni guarda le immagini delle tragedie in mare. Nessuno interviene più a sud di Lampedusa, le acque tra la Libia e l’Italia tornano a diventare un immenso cimitero. «Se non interviene l’Europa lo facciamo noi», ragionano i ragazzi tedeschi. Creano una Ong, Jugend Rettet, “la gioventù che salva”. Raccolgono i soldi e dopo pochi mesi, nel 2016, partono con una nave, la Iuventa.
Non sono i soli. Medici Senza Frontiere (nemico giurato degli identitari francesi), il Moas (Migrant Offshore Aid Station), il colosso Save the Children: la flotta umanitaria si va componendo. In quegli stessi mesi al Viminale alcuni funzionari preparano una nota: «Le Ong sono diventate una piattaforma in attesa dei gommoni provenienti dalla Libia (…) Tale modalità di pattugliamento potrebbe costituire un indice rivelatore di un preventivo accordo tra le organizzazioni criminali e l’equipaggio delle imbarcazioni». Dietro lo slancio dei ventenni tedeschi c’è ben altro, scrivono.
Ottobre 2016, Trapani. Due ex poliziotti si presentano alla Squadra mobile. Fanno parte di una società di security, la Imi, che opera a bordo della nave di Save the Children. Si sono presentati per denunciare una banale lite a bordo, ma approfittano per dire altro. Indicano una nave “sospetta”, la Iuventa, raccontano di un prete eritreo troppo amico di quei naufraghi partiti dalla Libia.
Pochi giorni prima avevano messo nero su bianco in alcune e-mail quella che per loro era una trama oscura. I destinatari diverranno noti mesi dopo: l’Aise (ossia l’Agenzia dei Servizi segreti), Alessandro Di Battista (che non ha mai risposto a quella comunicazione) e Matteo Salvini (che invece riceverà a braccia aperte una ex poliziotta assoldata dalla Imi, pronta a fornire video e documenti contro le Ong per la campagna elettorale della Lega).
La Procura di Trapani decide di dare corda a quella denuncia: apre un fascicolo, manda un agente undercover a bordo della nave di Save the Children. Alla fine, dopo quattro anni di indagini e migliaia di ore di intercettazioni, la “gioventù che salva” finisce indagata. I ragazzi di Berlino rischiano pene pesantissime.
L’udienza preliminare oggi stenta a decollare, tra errori procedurali, mancate traduzioni degli atti ed un senso generale di inconsistenza delle accuse.
Le azioni di salvataggio che finiranno nelle informative di polizia come prove di una presunta connivenza con i trafficanti libici sono nel frattempo state smontate pezzo dopo pezzo dall’inchiesta del gruppo Forensic Architecture dell’Università di Londra.
Al di là dell’esito giudiziario che avrà il processo, le accuse nate da un gruppo di agenti privati sono diventate ulteriore benzina sul fuoco dell’attacco alle Ong e alla difesa dei diritti dei migranti.
La Iuventa, è bene ricordare, era anche uno dei principali obiettivi della missione navale di Generazione Identitaria, definita dal ministero dell’Interno francese come una delle «diverse azioni intraprese che dimostrano la volontà di agire come milizia privata», tentando di impedire «i salvataggi delle imbarcazioni dei migranti». Accuse riprese da un esposto presentato nei mesi scorsi alla magistratura francese contro l’equipaggio della nave dell’estrema destra, con l’accusa di associazione criminale e tentato sequestro di persona.
Destra di lotta al governo
Dal 2016 diversi piani si sono incrociati. Chi salva le vite dei migranti viene indicato come una sorta di traditore, finanziato da oscuri poteri finanziari, strumento di chi vorrebbe una «sostituzione etnica», l’eterno complotto sempre presente nella cosmogonia post fascista. La retorica anti-Ong della destra – divenuta, dopo anni di “lotta”, di governo – che ha preso ispirazione dalla campagna di Orban anti-Soros come simbolo della difesa dei diritti, in fondo nasconde altro.
La necessità del nemico, insegnano Finkelstein e Birnbaum, è la chiave del successo elettorale per il modello illiberale. Non solo per conquistare il potere, ma soprattutto per mantenerlo, come insegna l’Ungheria, dove la guerra contro le organizzazioni non governative e la difesa dei diritti ha raggiunto il culmine con il referendum del 2017, anni dopo la prima elezione di Orban. Una strategia che va di pari passo con la costruzione della paura. Chi meglio del migrante?
Da anni influencer della destra radicale – come la militante di Casapound Francesca Totolo – amplificano quotidianamente tutti gli episodi di cronaca nera che vedono coinvolti immigrati, con una particolare predilezione per le persone provenienti dall’Africa. Una strategia comunicativa ripresa anche da Matteo Salvini e da tanti esponenti di Fratelli d’Italia. E, alla fine, appare chiaro il vero obiettivo: non tanto – o non solo – bloccare la migrazione.
Chi salva in mare, chi difende i diritti, chi si oppone allo Stato illiberale è il vero nemico. La prova è, ancora una volta, nel Mediterraneo centrale: allontanare le Ong è la vera ossessione del nuovo governo.
(da Fanpage)

This entry was posted on sabato, Novembre 19th, 2022 at 15:36 and is filed under Politica. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

« SONDAGGIO SEGRETERIA PD: TESTA A TESTA TRA BONACCINI E SCHLEIN
“CANNIBALI, ASSASSINI E STUPRATORI”: TUTTI GLI ORRORI DELLA WAGNER, LA BRIGATA RUSSA DELLA MORTE »

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.222)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.591)
    • criminalità (1.403)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.535)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.079)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.793)
    • governo (5.804)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.395)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.414)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (543)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (35.257)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.689)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Ottobre 2025 (555)
    • Settembre 2025 (662)
    • Agosto 2025 (669)
    • Luglio 2025 (671)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (641)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (307)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (436)
    • Giugno 2014 (391)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (233)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Ottobre 2025
    L M M G V S D
     12345
    6789101112
    13141516171819
    20212223242526
    2728293031  
    « Set    
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • LA LEGA AL CONTRARIO: SALVINI AVEVA ASSICURATO CHE I MEMBRI DEI TEAM DI VANNACCI NON SAREBBERO ENTRATI NELLE LISTE DEL CARROCCIO PER LE REGIONALI. MA IN VENETO È ACCADUTO CHE QUATTRO CANDIDATI LEGHISTI SI SONO ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE “IL MONDO AL CONTRARIO”, AGGIRANDO COSÌ IL DIVIETO DEL SEGRETARIO
    • INTERVISTA ALL’EX PROCURATORE MENDITTO: “VIOLENZA SULLE DONNE E’ COME LA MAFIA, SERVE INTRODURRE UN NUOVO REATO”
    • VIOLENZA SULLE DONNE, NEI GUAI IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLZANO DI FRATELLI D’ITALIA
    • BEATRICE VENEZI, IL TEATRO COLON DI BUENOS AIRES NON RINNOVA IL SUO INCARICO A DIRETTRICE OSPITE
    • GENOVA, 40 ESTREMISTI ASSALTANO NELLA NOTTE IL LICEO LEONARDO GRIDANDO “VIVA IL DUCE”, SPRANGHE E SVASTICHE SUI MURI, STUDENTI AGGREDITI DURANTE L’OCCUPAZIONE
    • “I VESCOVI SOSTENGONO I GAY PRIDE”, LA SVOLTA DEL SINODO SU DONNE E MONDO LGBT
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA