SONDAGGIO SEGRETERIA PD: TESTA A TESTA TRA BONACCINI E SCHLEIN
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE RACCOGLIE IL 25,9% DEI CONSENSI, LA SCHLEIN IL 21,4%, DE LUCA IL 5,9%
Faremo “un Congresso costituente aperto il più possibile alla società e a chiunque voglia contribuire alla rigenerazione” del Partito Democratico. Ci confrontiamo “per capire cos’è che non ha funzionato e cambiare. Non so se è sufficiente. So solo che non è tardi, che c’è la possibilità di rendere più solida l’alternativa al governo e alla destra a partire proprio dal Pd”. Agli intellettuali “non chiediamo sconti né misura” ma “suggeriamo di confrontarci nel rispetto reciproco e nell’interesse della sinistra italiana e dell’Italia. Interesse che so essere comune e sincero”. Lo scrive in una lettera a La Stampa il segretario del Pd Enrico Letta, nel giorno in cui si tiene l’Assemblea Nazionale che deciderà l’iter. Letta ribadisce l’importanza del ruolo dell’opposizione, che “cerchiamo di assolvere ogni giorno in Parlamento e nel Paese”. Per esempio sulla misura anti-rave agire era il “dovere di una forza politica che rappresenta oltre cinque milioni di italiani lontani, culturalmente e antropologicamente quasi, da questa destra. È il compito dell’opposizione a cui forse tutti quanti dobbiamo riabituarci”.
Enrico Letta apre l’Assemblea Nazionale: È il discorso dell’orgoglio. “Oggi vorrei fosse il giorno dell’orgoglio Pd. So le difficoltà che ci sono, ma questo è il giorno dell’orgoglio. La scelta politica di fare un Congresso costituente l’abbiamo già fatta. Applichiamo una decisione politica assunta alcune settimane fa, ora dobbiamo fare le modifiche statutarie. Questo atto è il più importante, quello che rende possibile il Congresso costituente”. Letta difende i candidati alle Regionali in Lazio (Alessio D’Amato) e Lombardia (Pierfrancesco Majorino), “candidature ambiziose, sono l’unica alternativa alla destra e possono vincere”, mentre “altri che sono all’opposizione sembrano interessati a fare l’alternativa a noi, più che alla destra. Per me orgoglio Pd significa respingere questa offensiva continua nei nostri confronti, pur stando all’opposizione con noi”. E ancora: “Siamo un partito che crede che si posa essere una comunità, un partito che decide colettivamente, non un partito personale. Per questo dico orgoglio Pd”. Enrico Letta rivolge un appello a contrastare le tentazioni scissioniste: “Tutti si devono sentire protagonisti. Non bisogna dare ascolto alle voci di chi dice che se vince uno questo non è più il suo partito e la stessa cosa se vince un altro. Dobbiamo fare un congresso in cui tutti sono protagonisti e che ci consente di allargare”.
Poi la proposta: “Oggi dobbiamo rendere possibile statutariamente il processo costituente” già deciso “politicamente”, un processo “che consentirà un allargamento, con delle regole più semplici e con tempi certi”. La proposta della data delle primarie “è il 19 febbraio”. Però, “ci sono le elezioni regionali, saranno fissate presumibilmente a febbraio, la data non è stata ancora identificata. Nella proposta abbiamo previsto una flessibilità necessaria per gestire le cose al meglio perchè non sappiamo la data del voto regionale”.
L’ordine del giorno contro le correnti. “Oggi in questa assemblea presentiamo un ordine del giorno per sciogliere le correnti” annuncia Lia Quartapelle intervenendo all’assemblea del Pd. “Questo non basta ma è un inizio parlarne. Siamo stati criticati per questo e una delle critiche è arrivata da Dario Franceschini. Ma Dario, noi non siamo contrari al sistema di correnti ma a questo sistema di correnti. In tutti i partiti ci sono posizioni diverse, ma non un sistema di potere per far partecipare solo alcuni e che sta facendo male al partito”, ha aggiunto. L’odg, ha spiegato la presidente dem Valentina Cuppi, verrà votato al termine della riunione.
Sulle colonne della Stampa, Alessandra Ghisleri fornisce i primi dati delle rilevazioni sulle primarie dem. “Emerge un buon 34,3% di elettorato Pd ancora indeciso ad andare a votare e quale candidato scegliere”. Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna, è davanti con il 25,9%, seguito a breve distanza dalla sua vice Elly Schlein (21,4).
Più distanti Vincenzo De Luca (5,9%), Francesco Boccia (4,5%), Paola De Micheli (3,3%, Dario Nardella (2,5%), Peppe Provenzano (1,5%) e Matteo Ricci (0,6%).
Ghisleri segna anche che per il 47,3% l’esito è scontato, vincerà Bonaccini, e “questo rischia di vanificare gli sforzi del partito” sul coinvolgimento dell’elettorato alle primarie. S
(da agenzie)
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