COME PREVISTO, A RENZI ARRIVA AL SENATO L’AIUTINO DAL CENTRODESTRA: GLI EX PDL DI GAL HANNO “SENSAZIONI POSITIVE”
IL PIANO VERDINI PREVEDEVA, SENZA COMPROMETTERSI, QUALCHE PRESTITO DAL GRUPPO GAL
Alla fine l’allargamento della maggioranza potrebbe arrivare da dove …te lo aspetti (vedi strategia di Verdini).
Si è parlato per giorni di un possibile ingresso nel governo di Matteo Renzi di Sel, o di una pattuglia di senatori del Movimento 5 stelle.
Ma la serenità (nei numeri) a Palazzo Madama potrebbe arrivare da destra, dal gruppo Grandi Autonomie e Libertà composto da undici senatori pescati dal fu Pdl, da Grande sud e dalla Lega.
Quattro, forse cinque, sono orientati ad andare a vedere le proposte dell’ex rottamatore.
Ingrossando le fila di una maggioranza – quella che fino ha ieri ha sostenuto Enrico Letta – che al momento conta sette/otto voti di margine dalla parti di corso Rinascimento.
E andando a disinnescare la minaccia della pattuglia di senatori vicini a Pippo Civati che al momento sono indecisi nel dare disco verde al nuovo premier.
Uscendo dall’incontro con il presidente del Consiglio incaricato, il capogruppo Mario Ferrara ha usato una formula politichese per lasciare aperta qualunque opzione: “Abbiamo al nostro interno una certa dialettica, che sarà sviluppata con attenzione nei prossimi giorni, una volta letto il programma e sentita l’illustrazione che il governo farà nelle Aule del Parlamento”.
È Vincenzo D’Anna, alle spalle una legislatura alla Camera con il Pdl e oggi vicepresidente di Gal, a dettagliare la situazione all’Huffpost: “Abbiamo portato a Renzi alcune nostre proposte. Nello specifico sul mezzogiorno e sulla sanità , ma anche sulle politiche per gli enti locali e le riforme”.
Un dialogo che non sembra essere stato infruttuoso: “Il premier incaricato ci ha chiesto di fargli avere alcuni elementi scritti, così da poterli valutare”.
Per questo tra oggi e domani gli undici si riuniranno, ed elaboreranno un testo che “sarà condiviso con Renzi o con il suo staff, probabilmente nel weekend”.
I margini per raggiungere un’intesa sembrano ulteriormente dilatarsi: “Renzi ci ha fatto capire che abbiamo del tempo, probabilmente fino a lunedì”.
I tempi si allungano, sia per mettere a punto la squadra di governo, sia per permettere a tutte le forze politiche di metabolizzare l’ambizioso cronoprogramma di governo”.
Qualunque sia la decisione degli esponenti di Gal, nel gruppo non si consumerà uno psicodramma. “Data l’origine e la composizione del nostro gruppo, proveremo a votare tutti uniti, ma non ci sarà nessuna conseguenza sulla nostra tenuta anche se se le scelte si dovessero diversificare”, spiega D’Anna.
Che conclude: “Le mie sensazioni sono comunque positive, questo governo potrebbe realizzare quello che da tanti anni tutto il paese si aspetta”.
Insomma: saranno tre, quattro o cinque, ma la maggioranza di Renzi si avvia a incassare una manciata di senatori in più rispetto al predecessore.
Che di questi tempi e con questo Parlamento cascano a fagiolo.
(da “Huffingtonpost”)
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