COMMENTI VIETATI E ZERO SCADENZE: IL NUOVO SITO (PER ORA) ZOPPICA
LA COMUNICAZIONE SENZA POTER REPLICARE O FARE DOMANDE E UNA SPECIALITA’ DI RENZI
«Uno spazio di azione per i cittadini: chiunque potrà partecipare, coinvolgersi, giudicarci». Eppure non c’è alcuna possibilità di commentare o interagire.
«Verificabilità dei risultati». Ma la sezione che mette a confronto annunci e provvedimenti effettivamente realizzati non esiste
«Rispondiamo a chi ci accusa di “annuncite” con un elenco di date». Dello scadenzario, però non c’è traccia, solo un banale countdown che segna lo scorrere dei giorni da uno a mille.
Matteo Renzi ha presentato ieri il nuovo sito «Passo dopo passo» (passodopopasso.italia. it), quello che dovrebbe essere «il diario di bordo» dell’azione del governo nei prossimi mille giorni.
Qualche infografica con le riforme completate (con i link alla fonte che non sono link), alcune news (rigorosamente «good»), un solo video (del ministro Boschi, al Tg1) e poco altro. Tutto qui.
Forse un giorno diventerà un vero strumento di «monitoraggio, trasparenza, accountability e disintermediazione» (copyright di Francesco Nicodemo, responsabile comunicazione del Pd che presto potrebbe traslocare a Palazzo Chigi), ma nel giorno del suo battesimo il nuovo portale appare un po’ «leggerino».
E proprio sul concetto di «accountability», sottolineato anche dal premier come «l’idea che ciascuno debba rendere conto di ciò che fa», la strada da fare è ancora lunga.
Tra le cinque sezioni del sito (Home, Mille Giorni, Passo dopo Passo, News, Infografiche e Video) non trova spazio l’elenco delle cose da fare nè il relativo scadenzario.
Forse bisognerà attendere le prossime settimane per avere un’idea più chiara della tabella di marcia, quando ci sarà l’annunciato «passaggio parlamentare sul programma».
Resta il fatto che il sito non sembra strutturato per consentire questo tipo di verifica. E, cosa ancor più curiosa, non è indicata nemmeno la data di pubblicazione delle singole notizie.
A monitorare la situazione per ora ci pensa «Il Mattinale», il foglio politico di Forza Italia che ha dedicato una edizione straordinaria per fare «il fact checking» al portale e ha annunciato che giorno dopo giorno, «passo dopo passo», farà le pulci al sito di Palazzo Chigi.
Un esempio: nella sezione News, Renzi mette alcuni dati Istat per dire che «da febbraio a luglio gli occupati in Italia sono aumentati dello 0,2%».
«Quei dati — ribatte il Mattinale — sono analizzati in modo scorretto e banale, da principianti. Il confronto va fatto mese per mese rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente». E così il Mattinale dimostra che i posti di lavoro sono calati.
Chi ha ragione? Tutti e due, perchè entrambi i metodi sono corretti. Solo che, come è ovvio, i dati cambiano in base a come vengono fatti leggere.
È il prezzo della tanto decantata «disintermediazione», di quando la politica (e il governo) cerca di parlare direttamente ai cittadini, senza intermediari. Una pratica sempre più diffusa, ma che mette in evidenza il netto confine che separa l’informazione dalla propaganda.
Giudicheranno i cittadini, si dirà . Ma al momento il visitatore del sito non trova uno spazio in cui dire la sua.
Non c’è un forum, nemmeno la possibilità di iscriversi per inserire commenti alle notizie o fare domande. Niente di tutto questo.
Il cittadino-utente del sito può limitarsi solo a leggere. Al massimo può mandare una mail all’indirizzo passodopopasso@governo.it e sperare che qualcuno, prima o poi, risponda.
La comunicazione senza intermediari è un «must» di Renzi.
Sui social network (Facebook e soprattutto Twitter) e sul suo sito Internet, anche se quest’ultimo è ormai abbandonato a se stesso. Negli ultimi tre mesi solo una notizia pubblicata, la sua newsletter del 30 luglio.
Ora resta da capire se il nuovo portale diventerà più completo e più dinamico di come si presenta oggi oppure se, passo dopo passo, farà la fine del sito personale del premier.
Marco Bresolin
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