CONFINDUSTRIA: “SOLO 4 MILIARDI PER LA CRESCITA, IL RESTO TAGLI O TASSE”
BOCCIA: “LA DIGNITA’ DI UN POPOLO NON SI MISURA CON I SUSSIDI”
Vincenzo Boccia, presidente Confinfustria, parla a Mezz’ora in più su Rai3 ad una settimana dalla valutazione del def da parte del governo italiano in Europa: “Più che spaventato dal reddito di cittadinanza in sè, sono spaventato dal fatto che dei circa 37 miliardi di euro della manovra in provvedimenti sulla crescita ci sono 4 miliardi. Questa è la parte che a noi di Confindustria preoccupa. Dei 37 miliardi della manovra, 18 li avrei destinati allo sviluppo e 18 ad altre cose”.
“Il governo sta cavalcando ansie, senza investire davvero sulla crescita. E quelle ansie vengono testimoniate dal fatto che in Italia il risparmio sta aumentando, quindi c’è paura del futuro”, ha aggiunto il presidente di Confindustria.
Boccia ha continuato esortando il governo ad essere più chiaro sull’analisi d’impatto, cioè a speigare meglio all’Europa quali potranno essere le ricadute positive, per risolvere il problema di credibilità dell’Italia in Europa: “Se avremmo più crescita ed occupazione, avrà avuto ragione il governo. La crescita dovrà sostenere le promesse elettorali”.
“Il nostro paese è un grande esportatore: quello è uno degli elementi che potrebbe portare davvero ricchezza, risolvendo anche la questione sociale. Non mi convincono le misure puramente assistenzialiste. Bisogna insistere sulla crescita”, ha affermato il capo degli industriali italiani.
Il presidente degli industriali italiani, che ha incontrato due volte Di Maio nelle passate settimane, è convinto che “aboliamo la povertà “, annuncio sbandierato dal vicepremier pentastellato riguardo al reddito di cittadinanza, afferma che non basteranno i 780 euro a far ripartire i consumi.
“La prospettiva deve essere di medio termine e bisogna spingere occupazione e sviluppo”, ha detto Boccia.
Sulla manovra del governo giallo-verde: “Questa manovra ha due fondamentali: il primo, alla base del contratto di governo, con pensioni, flat tax e reddito di cittadinanza; il secondo pilastro è la crescita. C’è un secondo pilastro in grado di sostenere il primo? Se non c’è crescita, devi fare ricorso al taglio della spesa pubblica o all’aumento delle tasse”.
E alla domanda se, come i sindacati, anche Confindustria scenderà in piazza per protestare contro il governo, Boccia risponde: “Non lo escludo. Dipenderà dai toni, soprattutto se continuerà la mancanza di confronto”.
(da “Huffingtonpost”)
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