CONTE ATTACCA: “GRAVE CHE LA MELONI ALZI LA CONFLITTUALITA’ CON LA MAGISTRATURA”
“VUOLE GARANTIRE L’IMPUNITA’ ALLA SUA CRICCA”
“Meloni ci ha precipitato nell’ennesima conflittualità con la magistratura. Vuole garantire l’impunità ai suoi sodali e alla sua cricca”.
Ad accusare la premier è Giuseppe Conte che, intervenendo a SkyTg24, si inserisce nelle polemiche suscitate dal ministro Carlo Nordio e dalla sua riforma della giustizia, nonché dalle accuse contro le toghe sulle inchieste in corso riguardanti esponenti del governo che ha suscitato l’immediata e sdegnata reazione dell’Anm. Per non parlare della nota di Palazzo Chigi (rivendicata nei giorni scorsi da Meloni e dallo stesso Guardasigilli) contro i magistrati che indagano sui casi Santanchè e Delmastro, accusati di “di svolgere un ruolo attivo di opposizione” con le loro inchieste.
“Qualcuno si è illuso che ci fosse una svolta, che si potesse impostare un discorso nuovo, di corretta ripartizione di poteri tra legislativo, esecutivo, giudiziario, superato il conflitto d’interessi che faceva capo”, spiega il leader del Movimento 5 Stelle.
“Meloni – ha proseguito – ci ha precipitato nell’era di massima conflittualitàcon la magistratura. La magistratura che sta indagando su Santanchè e Delmastro è stata tacciata di fare le indagini perchè si sarebbe aperta la campagna per le Europee”. Parole, quelle della premier, che per Conte sono inaccettabili, così come “è inaccettabile la presidente alzi questa soglia di conflittualità massima per garantire un regime di impunità ai suoi sodali e alla sua cricca”.
Poi attacca Nordio rispetto alla sua volontà di rimodulare il reato di concorso esterno in associazione mafiosa: Il ministro – dice – va a smantellare i regimi di legalità e di contrasto alla mafia. Addirittura, vuole cancellare il concorso esterno. Ma stiamo scherzando?”.
Salario minimo
Conte, che ieri non ha partecipato all’iniziativa del Pd a Napoli sul salario minimo, ha poi parlato della proposta di legge delle opposizioni per la retribuzione di 9 euro l’euro che la maggioranza in settimana si prepara ad archiviare. “Al governo non daremo mai tregua sul salario minimo legale – avverte il 5S – E se adesso si macchieranno di questa grave responsabilità, noi persevereremo e ne faremo un cavallo di battaglia per il futuro del nostro Paese”. Il leader dei pentastellati ha manifestato il suo “rimpianto per non essere riuscito a fare approvare la norma sul salario minimo” nei due governi di cui è stato premier. “Non c’è stato mai il consenso necessario in Parlamento, e oggi che le opposizioni su questa battaglia ci sono, non c’è il governo, che avrebbe la prima responsabilità’ di rispondere alle esigenze del Paese e invece taglia il reddito di cittadinanza per poi introdurre una social card, a lavoratori sottopagati che hanno buste paga di due, tre, quattro euro lordi l’ora risponde che vuole ragionare sulla contrattazione collettiva e vedere il welfare nel suo complesso. Li prende in giro”.
(da agenzie)
Leave a Reply