CORSARO LASCIA FRATELLI D’ITALIA: “COMPRIMARI DI SALVINI E CASA POUND? NO GRAZIE”
IL DEPUTATO MILANESE: “IN UN ANNO QUESTA LINEA PERDENTE CI PORTERA’ ALL’ESTINZIONE”… “MANCA UNA LINEA POLITICA, SI VA ALLA PESCA DELLE OCCASIONI”… “LINEA NO EURO SUPERFICIALE”
Con una lunga lettera, Massimo Corsaro, deputato milanese di Fratelli d’Italia, per l’elezione del quale Ignazio La Russa rinunciò al seggio conquistato in prima battuta in Lombardia, si è dimesso dal gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale.
La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso della sua personale pazienza, l’aver visto, sabato scorso, Giorgia Meloni ridotta a un ruolo di comprimario di CasaPound nella manifestazione dominata dal leader leghista Matteo Salvini.
Ed è proprio Salvini un’altra delle ragioni che indurrebbero Corsaro a lasciare il partito: secondo lui, nel contesto attuale, l’alleanza col Carroccio porterebbe la Destra italiana all’estinzione nel giro di un anno.
Tra gli altri motivi, la mancanza di una chiara linea politica e di una lucida strategia che, secondo il deputato dimissionario, Fratelli d’Italia maschererebbe con una pesca delle occasioni che, però, non è in grado di far decollare i consensi intorno al movimento. Mancanza di strategia che, sempre secondo Corsaro, sarebbe la causa dell’allontanamento volontario dalla leadership e dal partito anche di Guido Crosetto.
Infine, Corsaro — che si ripropone di continuare a lavorare su questa strada — denuncia il sostanziale fallimento dell’azione tesa al ricompattamento delle diverse anime in cui è divisa oggi la Destra italiana, fallimento che sarebbe dovuto a <livori e veti incrociati tra ex-colonnelli>
Il j’accuse del deputato, a lungo segretario regionale ed assessore lombardo di AN, alla Camera dal 2008, vicepresidente vicario del gruppo PDL nella scorsa legislatura, va anche alla “scelta di sostenere la linea ‘No Euro’, che svilisce una più seria contestazione all’Europa dei banchieri e dei massoni”
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