Destra di Popolo.net

COSI’ I SIGNORI DEI FURTI VENUTI DALL’EST LA FANNO SEMPRE FRANCA

ULTIME VITTIME I GENITORI DI SALVINI CHE POTRANNO RINGRAZIARE PUTIN PER AVER FATTO UNA LEGGE CHE VIETA L’ESTRADIZIONE DEI CRIMINALI

Veloci e leggeri come gatti e con le fedine penali rigorosamente immacolate. Quando li hanno arrestati, ieri mattina all’alba, avevano i bagagli già  pronti per partire dopo il loro ennesimo colpo.
Stavolta, un colpo eccellente: in cinque avevano svaligiato la casa dei genitori del ministro dell’Interno Matteo Salvini, a Milano.
E così anche Salvini – sempre solerte nel denunciare i presunti crimini commessi dai migranti – si è accorto dell’esistenza della silenziosa mafia georgiana, organizzazione criminale in continua ascesa, che gestisce il business milionario dei furti in abitazione in tutta Europa.
Eserciti criminali capeggiati da boss con il passaporto russo, protetti da una legge nazionalista voluta da Vladimir Putin, che impedisce le estrazioni nei Paesi stranieri in caso di mandato di cattura internazionale
Anche in questo caso i ladri arrestati dalla Questura di Milano fanno parte – secondo gli inquirenti – della criminalità  organizzata georgiana. I loro nomi sono finiti in un ampio fascicolo coordinato dai pubblici ministeri milanesi David Monti e Laura Pedia, che da tempo si stanno occupando di questo ancora poco conosciuto fenomeno criminale ormai radicato in tutta Europa e soprattutto in Italia.
Chi sono i ladri dell’Est
Si fanno chiamare “i russi”, ma i loro passaporti sono quasi sempre falsi, proprio come i loro modi cortesi. Entrano ed escono dalle prigioni italiane, dove sono accolti con timore e deferenza, e dove non restano mai a lungo.
Per regolare i conti non usano il piombo: bastano i pestaggi, feroci e silenziosi, interrotti un attimo prima che la vittima perda i sensi. Quando la vendetta lo richiede, però, sguinzagliano i loro cecchini migliori. Mirano dritti alla testa e poi svaniscono nel nulla.
Sono “vory v zakone”, ladri nella legge, padrini della mafia russa devoti a un codice criminale nato nei gulag sovietici e sopravvissuto fino a oggi
In Italia alcuni di loro hanno trovato una patria d’adozione. E soprattutto, terreno fertile per costruire un impero che si finanzia grazie a un settore immune alla crisi: quello dei furti.
Una volta monopolio della piccola delinquenza comune, ora l’industria dei furti è stata conquistata dalle mafie straniere, che con il rigore di organizzazioni militari gestiscono eserciti di ladri sparpagliati in tutta Europa.
A contendersi il mercato – come ricostruito dall’Espresso – ci sono in particolare tre mafie internazionali. Nel nostro Paese i “signori dei furti” acquistano ville, riciclano i soldi, programmano summit criminali.
Si calcola che il giro d’affari delle razzie dei beni di lusso – oro, gioielli e oggetti preziosi – solo in Italia ammonti a decine di miliardi di euro all’anno.
Un business redditizio e dai rischi contenuti: quando i ladri vengono catturati, spesso scontano nelle prigioni italiane pochi mesi di detenzione e poi vengono rimpatriati nei Paesi d’origine, dove il reato associativo non viene quasi mai riconosciuto. E dunque tornano subito liberi.
Chi è il “generale Jango”
«Siamo ladri, noi! Siamo una piccola forza. Ci facciamo sentire solo se abbiamo qualcosa di importante da dire. La verità  è dalla nostra parte». Così parlava – intercettato – un affiliato del clan di Kutaisi, potente organizzazione criminale della Georgia che oggi conta in Italia una delle sue più influenti succursali. La provincia pugliese, per esempio, è il regno di Merab Dzhangveladze, detto Jango, ritenuto il generale della mafia georgiana a capo di una holding dedita a furti e riciclaggio. Entra ed esce dal carcere, oppure sconta i domiciliari nella sua villa di Bari. Però le sue detenzioni sono sempre molto brevi. Perchè per i tribunali italiani, a dispetto della sua fama internazionale, “Jango” continua a rimanere un semplice ladro.
Eppure le forze dell’ordine ne sono sicure: il suo esercito è sterminato. Sotto di lui i luogotenenti impartiscono ordini ai soldati semplici, detti “bravi ragazzi”, batterie di ladri attive in tutta Italia e nel resto d’Europa. Spesso per la polizia italiana sono fantasmi, mimetizzati fra decine di alias indecifrabili e protetti da uno stile di vita irreprensibile. Parlano poco, ma le loro storie sono impresse sulla pelle.
Quattro lettere tatuate con inchiostro blu significano “ho ucciso un poliziotto”. Le rose dei venti indicano la gerarchia criminale dei ladri. Una stella vuol dire “vendetta compiuta”.
«Per i “vory”» spiega all’Espresso Alfredo Fabbroncini, dirigente della II Divisione della direzione centrale anticrimine del Servizio Centrale Operativo, «l’attività  illecita è considerata sacra: rimanere per più di un anno a piede libero è un disonore».
Non attirare l’attenzione delle forze dell’ordine, invece, è una delle regole auree. E sarà  per questo che l’unico fatto di sangue di cui i clan georgiani si sono macchiati in territorio italiano rimane l’omicidio del connazionale Revas Tchuradze, assassinato a Bari sei anni fa per aver incautamente cercato di scalzare un clan rivale. Da allora, i “bravi ragazzi” sono rimasti in silenzio, ma il loro disegno criminale si è allungato come la tela di un ragno. Altre centrali operative della mafia georgiana risultano attive a Catanzaro, Roma, Reggio Emilia, Torino. In Piemonte, in particolare, sono state scoperte palestre dello scasso dove i ladri si allenano a forzare serrature senza lasciare tracce.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Novara – i primi ad aver intuito la portata del fenomeno criminale – sotto la guida del pubblico ministero milanese Luigi Luzi si sono spinti ancora più in là : negli ultimi cinque anni hanno arrestato oltre 200 persone e recuperato refurtiva per 10 milioni di euro per un giro d’affari di quasi 100 mila euro al giorno. Soldi che finiscono direttamente nella cassa comune della cupola georgiana, la “obshak”, che a sua volta va a finanziare la “Organizacija”, la mafia russo-georgiana. Se la manovalanza criminale mantiene il profilo basso, infatti, i loro capi hanno ambizioni sfrenate. E vogliono proteggere l’impero con ogni mezzo.
Il boss Djemo vive protetto in Lettonia
Negli ultimi anni i poliziotti dell’Interpol hanno notato per esempio una strana coincidenza: molti “vory georgiani stanno acquisendo la cittadinanza russa. Uno stratagemma che avrebbe un unico scopo: evitare l’estradizione in caso di mandato di cattura internazionale. Il Paese governato da Vladimir Putin per norma costituzionale ha reso quasi impossibile la consegna dei criminali russi alle autorità  straniere. E così, quando la polizia italiana fa scattare gli arresti, loro sanno dove andarsi a rifugiare.
Aveva cercato di ottenere con mezzi illeciti il passaporto russo anche Dzhemal Mikeladze, detto Djemo, origini georgiane, considerato dalla polizia internazionale uno dei ladri nella legge più pericolosi in circolazione, sospettato di essere fra i mandanti dell’esecuzione del capo dei capi della mafia russa Aslan Usoyan, detto “nonno Assan”, assassinato a Mosca 5 anni fa. Secondo le carte dei magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia, il padrino venuto dall’Est «è riuscito con successo a mettere radici anche nel mondo criminale italiano, costituendo un’associazione per delinquere di stampo mafioso transnazionale senza precedenti nel nostro Paese». Il core business di Djemo e dei suoi uomini sono – neanche a dirlo – i furti, le estorsioni e il riciclaggio.
Un anno fa, con fatica, la Russia ne ha consentito l’estradizione in Italia. Ha atteso il processo dal carcere di Bari, assistito da un pool di avvocati internazionale. I giudici, però, non considerando sufficienti le prove a suo carico, lo hanno condannato soltanto a pene minori.
E così oggi, secondo quanto risulta all’Espresso, dopo meno di 9 mesi di detenzione, Djemo è già  volato via dall’Italia. Ora vive in Lettonia protetto da una scorta privata: su di lui incombe la vendetta per la morte di nonno Assan.
A piede libero, in questo momento, si trova anche quello che l’Interpol considera uno degli astri nascenti della mafia georgiana: Besik Kuprashvili, detto Beso, 38 anni, finito in carcere per la prima volta in Puglia quando era un semplice “soldato”, liberato dopo pochi mesi e poi catturato ancora in Lombardia, stavolta nelle vesti di capo mafia. Condannato a 2 anni e 3 mesi dal Tribunale di Milano per il solo reato di furto, è stato rimpatriato a Tbilisi quasi subito. Qui, sottoposto a un nuovo processo, è stato dichiarato non colpevole per insufficienza di prove. Immediatamente scarcerato, oggi Beso è tornato a essere un fantasma.
Manovalanza da Tirana e Durazzo
A spartirsi con i georgiani il redditizio business dei furti, poi, ecco il ritorno dei padrini di Tirana. La mafia albanese – al momento è considerata la cupola straniera più potente e radicata in Italia – insieme al narcotraffico e alla tratta di esseri umani di recente è tornata ad occuparsi proprio dei reati predatori, soprattutto nel Centro Nord.
La manovalanza criminale viene fatta arrivare da Tirana, Durazzo e dalla piccola città  di Milot, dove fanno base le cosche più attive in Italia. Onorano tre capisaldi: rispetto, lealtà  e famiglia. Per questo il “kanun”, il codice della malavita albanese, prevede l’omicidio come forma di vendetta per la morte di un familiare. Non a caso, i ladri che fanno parte delle organizzazioni albanesi sono quasi sempre legati da vincoli di sangue. A Terni, è stata smantellata un’organizzazione composta esclusivamente da fratelli e cugini.
«Agiscono in piccoli gruppi, spesso slegati fra di loro — spiega all’Espresso il tenente colonnello della Direzione Investigativa Antimafia Marcello Manca. «Non di rado per via dei loro introiti attirano l’attenzione di famiglie più potenti, che cercano a loro volta di controllarli».
L’enorme disponibilità  economica dei clan, del resto, permette alle batterie di ladri di sfoggiare equipaggiamenti all’avanguardia: nel Nord Italia gli investigatori dell’Arma hanno scoperto che prima di ogni colpo i professionisti del furto preparano il terreno attraverso “jammer”, disturbatori di frequenze che mandano in tilt gli allarmi e impediscono ai telefoni di ricevere o trasmettere onde radio. E poi non parlano mai ai cellulari, ma utilizzano potenti ricetrasmittenti.
Le intercettazioni telefoniche che li riguardano si contano sulle dita di una mano: fra queste ci sono quelle effettuate dalla Procura di Milano. «Abbiamo la fila di ragazzi che vogliono venire a rubare in Italia», diceva uno dei ladri intercettati su richiesta del pubblico ministero David Monti, «tanto ti fai 24 ore di galera e poi sei già  fuori».
L’esercito delle Pink Panther
Il carcere non trattiene mai a lungo neppure le “pantere dei Balcani”, un’organizzazione transnazionale fondata nei primi anni Novanta da ex combattenti di origine serba e oggi composta da circa 200 affiliati.
Secondo le stime della polizia, negli ultimi 10 anni hanno fatturato oltre 360 milioni di euro. Parlano fluentemente diverse lingue, hanno passaporti di tutti i Paesi e non si sporcano mai le mani di sangue.
Per anni i Pink Panthers – soprannominati così in onore del celebre film di Blake Edwards – sono stati considerati soltanto una leggenda del crimine. Ma i loro colpi sono reali. Agiscono in maniera velocissima: blitz che durano dai 30 ai 60 secondi. Le loro specialità  sono i furti nelle località  di lusso.
Sono sospettati, per esempio, dello “storico” raid al Festival di Cannes dove furono rubati circa 100 milioni di euro di pietre preziose. Per individuare le prede usano spesso i social network: prendono di mira chi sfoggia in rete i propri gioielli, come la star di Instagram Kim Kardashian, rapinata a Parigi nella suite di un hotel forse proprio da alcuni membri della gang. Ai vertici della piramide c’è una primula rossa: Ivan Milovanovic, serbo di 43 anni. In Italia il gruppo criminale gode di coperture importanti: a Roma vive il loro luogotenente Mitar Marijanovic, 68 anni, arrestato nel marzo 2012 dopo aver svaligiato due gioiellerie nel centro storico della Capitale e finito di nuovo in manette poche settimane fa. Stavolta – con la complicità  di due pregiudicati italiani – progettava una rapina in villa nella zona della Camilluccia. Secondo gli investigatori, questo indicherebbe che le “pantere” stanno diversificando i loro affari, tessendo legami con la malavita locale.
«Oggi», fanno sapere dal Servizio Centrale Operativo «l’esercito delle Pink Panthers si sta riorganizzando ed è più attivo che mai».
Da Nord a Sud, del resto, mentre tutti gli altri reati risultano in calo, i furti continuano a rimanere una nota dolente per il Viminale. Dati alla mano, nell’ultimo anno le denunce ammontano a quota un milione e 261mila. Quasi stazionarie rispetto a un anno fa. I furti in abitazione, in particolare, sono stati 194.880. In pratica, 534 episodi al giorno. E così l’Italia si conferma terreno di caccia per i re dei ladri.

(da “L’Espresso”)

This entry was posted on venerdì, Agosto 31st, 2018 at 14:10 and is filed under criminalità. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can leave a response, or trackback from your own site.

« FICO: “ORBAN? QUANTO PIU’ LONTANO CI SIA DA ME”
PONTE MORANDI, COSI’ I GRILLINI SI RIMANGIANO LA REVOCA AD AUTOSTRADE »

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.

  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.598)
    • criminalità (1.406)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.538)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.333)
    • elezioni (3.304)
    • emergenza (3.081)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (825)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (517)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (546)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.810)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.397)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.417)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (31.697)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.693)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.522)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Maggio 2025 (156)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (548)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (336)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (403)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (394)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (448)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (219)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (260)
    • Dicembre 2011 (227)
    • Novembre 2011 (270)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (157)
    • Luglio 2011 (213)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Maggio 2025
    L M M G V S D
     1234
    567891011
    12131415161718
    19202122232425
    262728293031  
    « Apr    
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • “VOGLIAMO ESSERE UNA CHIESA SINODALE, UNA CHIESA CHE CAMMINA, UNA CHIESA CHE CERCA SEMPRE LA PACE E LA CARITÀ”: IL DISCORSO INTEGRALE DI PAPA LEONE XIV ALLA LOGGIA DELLA BASILICA DI SAN PIETRO DOPO L’ELEZIONE
    • CHI SONO GLI AGOSTINIANI, I FRATI DELLA “CARITA’ E POVERTA” DELL’ORDINE A CUI APPARTIENE PAPA LEONE XIV
    • CHI E’ ROBERT PREVOST, IL PRIMO PAPA AMERICANO SCELTO DAL CONCLAVE
    • ALBANIA, RIMPATRI, LISTE D’ATTESA: TUTTE LE BALLE DI MELONI IERI AL SENATO
    • SALVINI È COSTRETTO A FARE RETROMARCIA SUL NUOVO CODICE DELLA STRADA; UNA CIRCOLARE DEL MINISTERO DELLA SALUTE E DELL’INTERNO RIPORTA CHE CHI È AL VOLANTE POTRÀ ESSERE ACCUSATO DI GUIDA SOTTO L’EFFETTO DI DROGHE SOLO SE HA ASSUNTO LE SOSTANZE POCO PRIMA DI SALIRE A BORDO DEL VEICOLO
    • GIORGIA CON UNA MANO DA’, CON L’ALTRA TOGLIE, UNA PARTE DEI PENSIONATI DOVRÀ RESTITUIRE I SOLDI RICEVUTI NEL 2022 GRAZIE AL BONUS ENERGIA
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA