CRESCITA, ITALIA MAGLIA NERA NELLE PREVISIONI DELL’UNIONE EUROPEA
CRESCE L’EUROPA CENTRALE E ORIENTALE, RALLENTA LA GERMANIA, FORTE CALO DELL’ITALIA … BOCCIATA QUOTA 100, MEGLIO LA RIFORMA FORNERO, POSITIVO IL REDDITO DI CITTADINANZA
Nessuna novità . L’Italia resta affetta da anemia economica, e la crescita rimane ferma allo 0,1% quest’anno e allo 0,7% nel 2020.
Le previsioni economiche d’estate confermano le performance tutt’altro che maiuscole già evidenziate dalla Commissione europea a maggio, in occasione delle precedenti stime sull’andamento economico dei Paesi membri dell’Unione europea.
L’Italia resta dunque all’ultimo posto dell’Unione europea e della zona euro per crescita.
«La crescita robusta nell’Europa centrale e orientale contrasta con il rallentamento in Germania e il forte calo in Italia». L’esecutivo certifica che «l’Italia ha lasciato la recessione tecnica in cui era stata la seconda metà del 2018», ed è forse questa la vera buona notizia per il sistema Paese, che rispetto agli altri Stati membri arranca.
«Nel mese di marzo, la produzione manifatturiera è scivolata di nuovo in contrazione e ha continuato a ridursi in aprile, mentre le indagini di aziende e consumatori indicano attività economiche modeste nel breve periodo».
A venire incontro all’Italia ci pensa la Brexit, che traina al domanda favorendo le vendite all’estero. «La costituzione di scorte su larga scala da parte di società con sede nel Regno Unito ha contribuito a stabilizzare le esportazioni», rileva l’esecutivo comunitario.
Proprio l’export gioca un ruolo fondamentale per l’economia italiana. A fronte di consumi interni non pronunciati, la domanda esterna traina l’economia tricolore. La Commissione rileva che «la crescita delle esportazioni dovrebbe perdere slancio nel 2019, ma rafforzarsi gradualmente nel 2020 sulla scia di una crescente domanda esterna».
Lo scetticismo iniziale di Bruxelles per il reddito di cittadinanza sembra essere stato superato. La Commissione europea ritiene che, almeno per quanto riguarda il periodo considerato nelle previsioni pubblicate oggi, «la crescita del PIL in termini reali si baserà principalmente sui consumi privati, sostenuta da prezzi dell’energia più bassi e dal nuovo schema di reddito della cittadinanza per i redditi a basso reddito».
Politicamente parlando, la fiducia mostrata alla misura cara al Movimento 5 Stelle contrasta con la bocciatura del cavallo di battaglia dell’altro partito al governo, la Lega. La riforma delle pensioni basata su «quota cento» proprio ieri è stata respinta dal consiglio Ecofin. I ministri economici, approvando le raccomandazioni specifiche per Paese, hanno chiesto di «attuare pienamente le riforme passate». Meglio la riforma Fornero di quella di Salvini.
L’Italia resterà un sorvegliato speciale. La Commissione rileva che «i rischi per il le prospettive di crescita rimangono pronunciate, soprattutto nel 2020, quando la politica di bilancio affronterà sfide particolari». Tra le altre cose si prevede, per il prossimo anno, un calo negli investimenti in Italia.
(da agenzie)
Leave a Reply