— DAILY MAIL CONTRO PORTOFINO: “BRUTALE REPRESSIONE L’ORDINANZA CON I DIVIETI PER I TURISTI”
IL POPOLARE GIORNALE INGLESE RITIENE GIUSTAMENTE ECCESSIVE LE NORME E QUASI INVITA A EVITARE IL BORGO: OTTIMO RISULTATO, SINDACO
“Brutal crackdown”, brutale repressione. Così il popolare giornale inglese Daily Mail definisce l’ordinanza del sindaco Matteo Viacava che oltre a vietare e sanzionare l’accattonaggio colpisce anche i tipici comportamenti dello sbracarsi estivo, come girare a torso nudo in paese, sedersi su gradini o muretti a mangiarsi un panino. Il turismo di massa, insomma.
Che il primo cittadino del comune più ricco d’Italia (ricchezza media dei residenti) abbia intrapreso da tempo una politica che premia un certo tipo di turisti – vedi l’affitto della piazzetta ai miliardari indiani per la loro festa di fidanzamento – è un dato di fatto ma la “repressione” in tempi di globalizzazione fa sentire i suoi effetti.
L’articolo del Daily Mail se non un invito a boicottare Portofino è comunque qualcosa che ci si avvicina
Scrive il giornale inglese «Una popolare meta turistica britannica ha vietato, tra le altre cose, di camminare a piedi nudi,
fare picnic e bere alcolici per strada, oltre a una serie di altri divieti in una brutale repressione. I turisti in visita a Portofino, una piccola città costiera sulla Riviera ligure, ora rischiano multe per aver compiuto una serie di azioni solitamente consentite all’estero».
I britannici sono sensibili a queste notizie perché se è vero che l’eleganza di aspetto e comportamenti è sicuramente made in England, lo è altrettanto che alcuni vacanzieri d’oltremanica, nelle loro gite, più che allo stile pensano alla comodità, al relax, al lasciarsi andare.
E queste restrizioni, questo brutal crackdown certo non li stimolerà a visitare la perla della Riviera. Il che paradossalmente, potrebbe convenire a Viacava sindaco e meno al Viacava imprenditore, visto che è titolare di una tabaccheria che vende molti souvenir.
Tra questi un paio di anni fa vennero scoperte anche false borse griffate. Un incidente di percorso non “brutale” ma spiacevole per il primo cittadino che non vuole gli accattoni.
(da agenzie)
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